– È incredibile constatare che a distanza di millenni dalla Grande guerra cosmica esistono ancora creature senzienti pronte ad abbracciare patetiche illusioni sinaptiche –  aggiunse il soldato Balk nel ricordare il sanguinoso conflitto che vide contrapporsi la civiltà Krake ai  popoli seguaci di strambe ideologie che assicuravano loro una vita eterna del tutto inesistente. Un conflitto che perdurò per migliaia di ksecondi e che ebbe termine solo quando il sacerdote Amunier, in rappresentanza dell'impero selenita (l'ultimo ad arrendersi), firmò il trattato di sottomissione a bordo di una cannoniera, alla fonda al largo dell’equatore celeste lunare. – In ogni caso ho ricevuto  tutte le informazioni necessarie, quindi piantatela di divagare e continuate a strisciare! – li zittì il generaleL’ammonimento dell’ufficiale fu compreso all’istante dai soldati, che da quel preciso momento se ne restarono debitamente in silenzio.Al sorgere di un’ennesima alba aliena, i polipoidi raggiunsero l’orlo di un alto dirupo.– Oblati … – sussurrò il generale, osservando dall’alto un nutrito gruppo di antropoidi sul fondo della gola.– Come facciamo a sapere quale di loro è il prestigiatore? –  sibilò il leggendario cecchino Balk, il solo ad aver ucciso con un solo getto esofageo un esemplare adulto di Neophoorax, sfuggevole organismo citoplasmatico del pianeta Mu Agadestodi.– Ad una prima scansione strutturale sembrano tutti uguali – aggiunse il soldato Hibernicus abbassando il tentacolo adibito a quel tipo di analisi. – Per quanto riguarda la scansione molecolare mi occorre altro tempo.

Sul fondo della gola, centinaia di antropoidi si erano radunati in prossimità di una parete di roccia intenti ad osservare un punto preciso alla sua base dove, due di loro,  attendevano ai lati di un pesante macigno che ostruiva l’entrata di una caverna. Poi, al solo cenno di un antropoide maschio vestito di una bizzarra tunica bianca, i due iniziarono a spostare il macigno; infine, ad operazione avvenuta, si allontanarono velocemente.

– Chi devo colpire? –  chiese nuovamente il soldato Balk.

– Aspetta e vedrai – rispose il Generale Agum Ier,  già pregustando una nuova onorificenza alla quale sarebbe seguita la tanto agognata promozione. –  Se i dati in nostro possesso sono corretti,  il prestigio non tarderà a mostrarsi…

– In ogni caso sono pronto – affermò il soldato Balk, manifestando la sicurezza di un Krake che sapeva il fatto suo. – Lei mi dia l’ordine e io le risolvo il problema!

In quel preciso istante l’oblato prestigiatore, un antropoide dai fluenti capelli neri che sembrava riscuotere un certo fascino tra i suoi simili, alzò le braccia al cielo e con enfasi  pronunciò una serie di parole – all’inizio del tutto incomprensibili ai polipoidi – ma che il traslagel, la sostanza vischiosa che ricopre le pareti dei trentasei labirinti auricolari Krake e che permette la corretta ricezione degli oltre ottanta idiomi diffusi tra le popolazioni senzienti della cinta coloniale esterna, tradusse pressappoco così: “Lazzaro vieni fuori!”

Un istante dopo sul fondo della gola calò un silenzio glaciale. Poi, dalle tenebre della montagna, emerse la figura di un antropoide oblato avvolto in bende e sudari. La creatura bipede uscì alla luce del sole muovendosi con fare claudicante mentre gli astanti si gettarono in ginocchio, alcuni di loro unendo le mani in preghiera, altri alzando i volti al cielo come se nella vastità celeste essi vi potessero scoprire la verità sul grande mistero della cessazione molecolare.

– Sei certo di colpirlo con un singolo getto?

L’esitazione del generale infastidì oltremodo il soldato Balk che, stizzito, rispose a tono:– è solo un antropoide oblato, signore: esiste forse bersaglio più facile?

– Allora, in nome di nostra Unicità Galattica, fallo adesso!–  dichiarò pomposamente l’ufficiale, visibilmente eccitato.

Senza attendere oltre, il soldato Balk dispiegò il tentacolo arma e, dopo averlo orientato sul fondo della gola, attese che il soldato Hibernicus terminasse l’analisi molecolare dell’antropoide. Poi, quando Hibernicus gli confermò l’identità dell’obiettivo, il soldato Balk diede sfoggio del suo innato talento. Il getto esofageo che ne seguì (un flusso organico ad alto potenziale corrosivo spinto all’esterno da violente contrazioni del primordiale apparato respiratorio Krake) centrò in pieno l’oblato prestigiatore, dissolvendolo all’istante.

– Bel colpo! – esultò il generale, mentre sotto di loro si scatenava il panico. – Il prestigiatore possedeva il dono di resuscitare antropoidi ormai privi di una qualsiasi attività vitale, lo sapevate? – svelò al resto dell’unità. – Pensate a cosa sarebbe accaduto se la sua discendenza avesse mantenuto un potere di tale portata! Ora, grazie alla lungimiranza Krake, nostra Unicità Galattica coronerà il sogno di possedere il tredicesimo pianeta senziente assurgendo così ad Imperatore Maximo, io sarò insignito della Brava Centauri2 mentre i nostri soldati scenderanno in battaglia con la certezza di sapere che ogni antropoide morto lo resterà in eterno! – infine, rivolgendosi al soldato Thrix, soggiunse:– contatta la nave e avverti i medici che quaggiù siamo pronti per la liquefazione…