Nella serie televisiva Heroes un gruppo di persone assolutamente normali scopre di avere dei poteri speciali. Nel corso delle storie siamo testimoni di come imparano a convivere con i loro super poteri e di come li usano per il bene o per il male.

Il problema è che questi eroi sono in gran parte uomini: tra i personaggi fissi ci sono i due fratelli Petrelli, Hiro Nakamura, Mohinder Suresh, Mr Bennett o anche HRG cioè il padre di Claire la cheerleader,  il poliziotto telepatico, il marito di Niki, DL Hawkins, il figlio di Niki, Micah, il maniaco omicida Sylar; tra i personaggi  ricorrenti abbiamo Isaac Mendez il pittore che muore per mano di Sylar a metà stagione, l'haitiano, l'uomo invisibile, l'uomo nucleare, George Takei, Roberts e Malcolm McDowell.

Tra le donne abbiamo solo due protagoniste fisse cioè Claire la cheerleader e Niki/Jessica; c'è poi Angela Petrelli che è un personaggio ricorrente ma fondamentale per la storia e altre donne che vanno e vengono come le due madri di Claire, e Simone l'amica del pittore uccisa in un incidente; infine alcune vittime di Sylar come  Eden che muore suicida a metà serie, Charlie Andrews che impara il giapponese, Hana la ragazza tecnologica e la donna meccanico che ha l'udito fine. Tirando le somme possiamo dire che ci sono otto uomini protagonisti più un bambino contro solo due donne protagoniste. In compenso la maggior parte delle vittime di Sylar è composta da donne. Non sottoscrivo certo l'idea che i personaggi debbano essere distribuiti equamente tra uomini, donne e minoranze etniche ma la maggioranza di personaggi maschili è davvero schiacciante e le donne oltretutto non sono rappresentate da personaggi forti e interessanti come possono essere Hiro o Peter Petrelli.

Claire è una ragazza adolescente che va al liceo ed è una cheerleader della sua scuola. Il suo potere è la capacità di rigenerarsi, quindi è indistruttibile perché le ferite si rimarginano istantaneamente anche se sono mortali. L'inizio della prima stagione ha come motto “save the cheerleader, save the world” perché Sylar la vuole uccidere per assorbire i suoi poteri. Tutti cercano di sottrarla alle grinfie del maniaco omicida e alla fine ci riescono. Quindi tutta questa parte della serie è una missione di soccorso dei cavalieri per la damigella minacciata dal drago. Un cliché narrativo millenario. Poco importa che la damigella abbia una delle abilità più potenti della serie (altrimenti perché il drago le vorrebbe per se?) e con un minimo d'aiuto sarebbe in grado di salvarsi da sola. Un minimo d'aiuto rappresentato da consigli su come accettare i suoi poteri e come conviverci, perché malgrado gli “eroi” siano quasi tutti entusiasti dei propri super poteri e imparino ad usarli, Claire non riesce ad accettare questa sua nuova situazione. Vuole solo condurre una vita normale da adolescente e teme che i super poteri le impediscano di farlo. Il problema, in realtà, è anche più profondo di quanto Claire possa immaginare. Claire teme di non rientrare in una delle categorie di donna stabilite dalla società, nel suo caso “cheerleader vincente”, in opposizione a “bruttina sfigata”, che sembrano essere le due categorie di ragazze che popolano i licei americani. I suoi poteri invece la posizionerebbero in una categoria di donna socialmente inaccettabile, ovvero “donna forte e indipendente” magari anche bella e intelligente, una categoria vista raramente in TV e purtroppo anche nella vita reale. Le ci vorrà molto tempo per metabolizzare i cambiamenti nella sua vita e per accettare una forza di carattere e una capacità di leadership che mai vengono coltivate nelle ragazze, anzi vengono vivamente scoraggiate dai media, dalla scuola e dai compagni di sesso maschile (se sei una virago è difficile trovare un fidanzato). Nel frattempo Claire deve affrontare un tentativo di stupro e il proprio omicidio, da cui si riprende solo sul tavolo delle autopsie. Questo momento della vita di Claire è emblematico delle sue difficoltà a essere se stessa in un mondo in cui da una ragazza ci si aspetta sottomissione e auto-repressione. Chiaramente per un  ragazzo/uomo all'antica una donna forte che dice di no merita solo di essere uccisa. Claire è quindi il prototipo della donna (adolescente) nemica dell'uomo e che si merita di tutto.