Non è nuovo il termine "blook", un neologismo che indica la fusione tra la forma più antica di diffusione della cultura, il libro (book) e quella più moderna, il blog, il giornale-diario autoprodotto che rappresenta uno degli aspetti più vitali e interessanti del cosiddetto "web 2.0". E' però probabilmente la prima volta che un autore decide di usare un blog per pubblicare un vero e proprio romanzo di narrativa, un'opera compiuta da ogni punto di vista.

L'autrice è Elisabetta Vernier, già autrice di un romanzo - Clipart - che nel 2004 ha vinto il premio Italia come miglior romanzo di fantascienza e che era stato uno dei primi a essere diffuso, prima di essere dato alle stampe, come ebook da scaricare, e che di recente è diventato anche un audiolibro in podcast.

Questa volta l'esperimento utilizza lo strumento del blog. All'indirizzo www.eliver.it/abbanilani/ ogni settimana l'autrice mette online un nuovo capitolo del romanzo (in tutto saranno trentaquattro). Il capitolo è un file in formato pdf, già ottimizzato per essere stampato o letto a video. Al blog ci si può naturalmente abbonare anche tramite RSS attraverso il quale è anche possibile ricevere automaticamente il file pdf. Sono già diversi i capitoli online e tantissimi i lettori che si stanno appassionando alla storia, scaricando i file a migliaia. Tra le iniziative collegate è già prevista una presentazione del libro nel mondo virtuale di Second Life.

L'autrice naturalmente spera soprattutto di ricevere commenti al proprio lavoro, che possono essere inseriti direttamente sul blog.

Il romanzo si intitola Abba Nilani - I monasteri della collera e racconta di una missione italiana di pace in un ipotetico paese del terzo mondo, dove si confrontano le logiche dell'imperialismo economico con la lotta per la sopravvivenza di un'antica cultura. Non sono casuali le similitudini e i parallelismi con il nostro passato coloniale, del quale vengono anche riproposti in chiave attualizzata alcuni eventi drammatici come il massacro dei monaci di Debre Libanos in Etiopia da parte delle truppe coloniali fasciste. Questi accenni portano il lettore a porsi qualche domanda sugli interventi militari attuali, che spesso vengono chiamati "missioni di pace", e quali siano le differenze dal colonialismo del secolo scorso.

Ma il libro può essere letto in varie chiavi: il confronto tra culture diverse dove un uomo italiano di trentasei anni si considera un ragazzo mentre una giovane africana di ventiquattro è già una donna matura, la difficoltà dei laureati italiani a realizzarsi in patria e la necessità di trovare sbocchi altrove, e non ultima anche una sottile vena fantastica, seguendo le orme di una giovane archeologa che indaga i misteri dell'antichissima cultura dell'isola.

Insieme all'archeologa protagonisti della storia sono un goffo ingegnere della protezione civile in missione con la cooperazione italiana e un tormentato tenente della Brigata Sassari, omaggio alle radici regionali dell'autrice.