Ricorre quest'anno l'ottantesimo anniversario di uno dei più efferati crimini di guerra della storia italiana recente, la strage del monastero di Debre Libanos, in Etiopia.

I crimini di guerra italiani si tendono a dimenticare, purtroppo, alimentando il mito secondo cui l'Italia durante la Seconda guerra mondiale si comportò tutto sommato bene; non fu affatto così, basti ricordare i campi di concentramento in Libia, dove furoni lasciate morire di stenti centinaia di migliaia di persone, o l'uso del terribile gas iprite, vietato da tutte le convenzioni internazionali, durante la guerra d'Etiopia.

Nel 1937, dopo aver subito un attentato, il viceré dell'Etiopia generale Rodolfo Graziani, dopo aver fatto uccidere decine di persone ad Addib Abeba, convintosi che gli attentatori dovessero essersi rifugiati nel monastero di Debre Libanos, fece sterminare tutta la popolazione del monastero. 297 monaci e 23 laici. Vennero risparmiati i diaconi più giovani e altro personale, ma dopo qualche giorno Graziani cambiò idea e ordinò di fucilare anche loro. Il conto finale dei morti, a seconda delle fonti, varia da circa cinquecento a oltre duemila.

A questo episodio è ispirato il romanzo di Elisabetta Vernier Abba Nila'ni, in uscita oggi nella collana Odissea Digital Fantascienza. Elisabetta Vernier, già autrice del romanzo Clipart vincitore del premio Italia, ha vissuto diversi anni in Etiopia e conosce bene la vicenda. L'ha voluta però trasporre in un contesto di fantascienza, su un pianeta sotto il dominio di una potenza coloniale, per poter trattare anche altri temi, come quello della cooperazione e dell'interposizione. Il romanzo è stato scritto non molto dopo gli attentati di Nāṣiriya.

Abba Nila'ni

Il libro

Cha’ar è un piccolo pianeta agricolo in un angolo periferico della galassia, la cui unica ricchezza sono i resti archeologici di una gloriosa civiltà scomparsa. Syrius è la decadente e corrotta repubblica spaziale che lo ha occupato e che governa la popolazione con mano pesante, cercando di sopprimere la loro cultura millenaria. In mezzo una forza civile-militare Terrestre di interposizione e cooperazione, i cui uomini e donne lavorano ogni giorno per portare il pianeta fuori dal sottosviluppo.

Quando un attentato mette in moto una reazione a catena che distrugge la quiete apparente della capitale Victoria, scatenando una guerra civile e una violenta repressione, i protagonisti sono costretti a rifugiarsi sulle montagne, protetti dai monaci cha'ari; insieme, tra armi leggendarie, macabre scoperte, fughe precipitose e scontri a fuoco, essi dovranno trovare una soluzione per evitare che la Repubblica di Syrius faccia strage della popolazione per sedare la rivolta. Sarà un’esperienza che cambierà la loro vita.

L'autore

Elisabetta Vernier, nata a Cagliari, laureata in ingegneria, vive a Milano dove lavora per una multinazionale IT.

Scrittrice, traduttrice e giornalista, ha collaborato a lungo con la Delos Books, soprattutto nel campo della fantascienza televisiva, scrivendo su Delos Science Fiction e Fantascienza.com, e traducendo per Robot. Il suo primo romanzo ClipArt ha vinto il Premio Italia 2004. La sua più recente traduzione è il romanzo Angelo Vendicatore di Trevor O. Munson, che ha ispirato la serie tv Moonlight.

Ha pubblicato numerosi racconti, tra cui Embargo su Urania, Origami nell’antologia I nuovi mondi di Delos, I custodi del passato sull’antologia Donne al Futuro e la serie della Kranio Enterprises.

Grande appassionata di serie TV, dedica il poco tempo libero che le rimane al disegno e al cake design.

Elisabetta Vernier, Abba Nila'ni , Delos Digital, Odissea Fantascienza 31, isbn: 9788825401141, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store) con social drm (watermark) dove disponibile , Euro 3,99 iva inclusa

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