Cha’ar è un piccolo pianeta agricolo in un angolo periferico della galassia, la cui unica ricchezza sono i resti archeologici di una gloriosa civiltà scomparsa. Syrius è la decadente e corrotta repubblica spaziale che lo ha occupato e che governa la popolazione con mano pesante, cercando di sopprimere la loro cultura millenaria. In mezzo una forza civile-militare Terrestre di interposizione e cooperazione, i cui uomini e donne lavorano ogni giorno per portare il pianeta fuori dal sottosviluppo.

È l’ambientazione del nuovo romanzo di Elisabetta Vernier, Abba Nila'ni - I monasteri della collera, e se scenario e titolo – come anche alcuni eventi chiave – ricordano in qualche modo l’avventura coloniale italiana in Etiopia non è un caso, anche se l’epoca scelta dall’autrice non è il passato ma il futuro. 

I personaggi

Sono tre i protagonisti principali della storia: Phil Ferrari, un mite ingegnere della Cooperazione Terrestre che ha lasciato la Terra per tagliare il cordone ombelicale e mettersi alla prova sul campo; il suo amico ichnosiano Steven Bay, giovane tenente della Fanteria Terrestre, nato sulla prima Colonia e veterano delle missioni di pace extra-mondo; e Georgia Kingston, caparbia xeno-archeologa britannica che ha fatto dello studio della cultura Cha’ari la propria ragione di vita.

L’ambientazione

Il pianeta Cha’ar è abitato da una mite quanto sparuta popolazione umanoide dedita all’agricoltura e alla pastorizia. Il suo sistema sociale è basato sull’autorità del Ki’ar, un leader spirituale che dall’antico monastero di Abba Nila’ni “governa” gli Cha’ari, più attraverso gli insegnamenti di vita che con la politica vera e propria. In questo quadro si inseriscono l'oppressione della Repubblica di Syrius e la guerra non dichiarata tra il console terrestre - uomo ambiguo e crudele con una personale fissazione per i misteri archeologici - e la popolazione locale, portata avanti dal suo braccio destro, il capitano Leòn – donna soldato dura e senza scrupoli - e il manipolo di contractor da lei comandati.

La trama

Un tragico attentato mette in moto una reazione a catena che distrugge la quiete apparente della capitale Victoria, scatenando una guerra civile. Nella repressione violenta scatenata dal console per scoprire colpevoli e mandanti, i protagonisti sono costretti a rifugiarsi sulle montagne, protetti dai monaci cha'ari; insieme, tra armi leggendarie, macabre scoperte, fughe precipitose e scontri a fuoco, essi dovranno trovare una soluzione per evitare che la Repubblica di Syrius faccia strage della popolazione per sedare la rivolta. E alla fine sarà un’esperienza che cambierà la loro vita.

L’autrice

Elisabetta Vernier, nata a Cagliari, laureata in Ingegneria, vive a Milano dove lavora come digital marketing manager per una società multinazionale. Nei primi anni ottanta ha vissuto alcuni anni in Etiopia.

Scrittrice e traduttrice, ha vinto il Premio Italia 2004 con Clipart, il suo primo romanzo, tradotto anche in altri paesi e ha pubblicato numerosi racconti, tra cui Embargo su Urania e I custodi del passato nell’antologia Donne al futuro. Ha tradotto opere di Robert J. Sawyer, Trevor Munson e altri, ha collaborato con le riviste Robot e Fantascienza.com. Ha fondato la Galleria di Fantaiku, che ospita migliaia di minipoesie fantascientifiche e il Delos BookClub, primo circolo culturale italiano su Second Life. 

Il suo sito web è www.eliver.it

Un libro emozionante ma ricco di spunti di riflessione dall’autrice tre volte vincitrice del Premio Italia, ebook in vendita su Amazon a 3,08 euro.