È uno dei cambiamenti di casting più celebri di Hollywood: dopo sei settimane di riprese di Ritorno al futuro, Eric Stoltz venne sostituito da Michael J. Fox nel ruolo di Marty McFly.
A distanza di anni, Fox ricostruisce l’episodio nella sua autobiografia Future Boy: Back to the Future and My Journey Through the Space-Time Continuum, scritta con Nelle Fortenberry, offrendo una versione meno sensazionalistica di quanto si sia raccontato.
In un’intervista a Entertainment Weekly, Fox spiega:
Non credo che il pubblico ne fosse a conoscenza fino a quando non l’abbiamo fatto. Sono stato messo sotto pressione, dopo sei settimane, e non ho avuto il tempo di parlarne.
Fortenberry aggiunge che lo studio cercò inizialmente di mantenere il segreto:
Sono riusciti a mantenere segreto il fatto che Eric avesse lasciato il film e che Michael fosse entrato nel cast fino a quando Michael non ha iniziato.
Quando la notizia emerse, però, la stampa parlò di una produzione in crisi:
Annunciando che era successo, hanno definito il film ‘problematico’. ‘La produzione problematica di Ritorno al futuro’. Quindi penso che molte persone nel settore abbiano pensato: ‘Oh, deve essere un disastro. Questo film è solo un gran casino’.
Fox ricorda il disagio di entrare in un set già avviato, con scene girate insieme a un altro attore:
Avevano girato tutti per sei settimane. Quindi avevano già delle scene in cui recitavano con [un altro] attore. Io non avevo alcun legame con il film. Non avevo alcun legame con esso, ma mi ci sono buttato a capofitto e l’ho fatto.
Nel libro racconta anche come la transizione fu gestita con cautela dal team creativo:
Fino a quando il mio contratto non è stato definito, Bob Zemeckis e il suo co-sceneggiatore e produttore, Bob Gale, hanno continuato a girare con Eric Stoltz, che non era a conoscenza dell’imminente cambiamento. [Il produttore Steven Spielberg] temeva che se lo avessero lasciato andare prematuramente e la produzione fosse stata interrotta, l’intero film avrebbe potuto implodere. La Universal aveva bisogno della garanzia che fosse in atto un piano per una transizione senza intoppi verso un nuovo attore protagonista.
Alla base della scelta ci fu il “tono” del personaggio. Spiega Fox:
Quello che ha fatto Eric era semplicemente un approccio diverso. Era un po’ più shakespeariano, un po’ più tragico. E io stavo facendo tutto quello che sapevo fare, non avevo quella tragicità. Quindi ho recitato quello che sapevo.
Infine, Fox smentisce qualsiasi rivalità con Stoltz:
Quello che è successo in Ritorno al futuro non ci ha resi nemici o rivali predestinati; eravamo solo due attori dediti al proprio lavoro che avevano investito la stessa energia nello stesso ruolo. Il resto non aveva nulla a che fare con noi. A conti fatti, avevamo molto più in comune che la nostra interpretazione di Marty.
Con Future Boy, Fox rilegge così una pagina fondamentale della storia del cinema, a lungo semplificata e fraintesa.













Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID