Il giro del mondo in ottanta check-in (parte seconda)

Oh quale tristo destino sembrava averci riservato l'avversa fortuna! Io, il chiarissimo professor Aronnax, ordinario di Paleotrombologia Comparata alla Sorbona di Parigi, e il nobilissimo gentiluomo Phileas Fogg di Hereford Castle, contea di Birmingham, ci eravamo rinvenuti ospiti forzati di un manipolo di manigoldi ai comandi di un aeromobile sospinto tra le nubi in un viaggio periglioso verso siti sconosciuti. Oh come il mio intimo essere si ribellava a cotanta costrizione!

Il mio fido servitore Consiglio, nonché il solerte Passepartout, domestico di mister Fogg, si erano assopiti, nel placido sonno tipico delle classi inferiori, sugli incomodi sedili dell'aeromobile. Io, invero, non riuscivo a chiudere occhio dalla preoccupazione.

Dall'oblò circolare, il cui diametro doveva misurare non meno di undici pollici ovvero trentatré centimetri ovvero due virgola quattro cubiti, tentavo di discernere quali terre l'aeromobile stesse sorvolando in quel momento. La sagoma sinuosa e imponente di un fiume si stagliava sulla pianura. Cercai di associare a quella forma azzurra i connotati geografici dei principali fiumi del mondo, che come si sa sono la Senna e la Loira, e anche... come si chiama... ah, il Nilo, che sarebbe loro pari se attraversasse anch'esso Paesi Civili, piuttosto che selvaggi... Ma non riuscii a giungere ad alcuna conclusione.

Il signor Fogg, che doveva condividere con me tali inquietanti interrogativi, aveva deciso invece di rivolgersi per ragguagli agli altri passeggeri dell'aeromobile. Oh quale mirabile intuizione, ovviamente frutto di una affinata mente bianca e anglosassone! Lo raggiunsi mentre conferiva con una coppia di fanciulli ancora in giovine età.

- Professor Aronnax - mi disse, vedendomi arrivare - ...vi presento i figli del capitano Glen Grant.

I fanciulli mi salutarono con ammirevole deferenza.

- Vi conosciamo di fama, professore. Abbiamo letto tutte le vostre opere.

Inarcai un sopracciglio. - Davvero? Anche la Nuova Classificazione Gerarchico-Zoomorfica Degli Invertebrati Plurisegmentati Ingrommofiti Meglio Noti Come Piattole?

- Ehm... - balbettò arrossendo il più piccolo dei fanciulli - Devo ammettere che questo particolare trattato non...

Oh quale mirabile opportunità per esternare la mia erudizione a vantaggio della entusiastica gioventù! Oh come potevo esimermi!

- Ordunque, dovete sapere che, nella classe degli Invertebrati, sottoclasse degli Artropodi, gruppo degli Schiforidi, ordine dei Zelloidi, famiglia dei...

- No, professore, mio fratello voleva dire che non abbiamo il vostro esimio trattato con noi. - intervenne il secondo fanciullo assestando, chissà perché, una feroce gomitata tra le costole del congiunto - Ovviamente lo abbiamo già letto.

- Certo, è così. - confermò l'altro, ansimando.

Provai un tocco di delusione. Purtuttavia, quei bravi giovani meritavano l'onore della mia indagine.

- Qual è lo scopo del vostro viaggio? - chiesi.

- Sono alla ricerca del padre, lo scomparso capitano Glent Grant. - spiegò compunto mister Fogg.

Oh quale trista vicenda le sue parole dovevano sottintendere! Oh quanto mi commossi!

- Ha fatto naufragio, non è vero? Si trova imprigionato su un'isola deserta, a pugnare indomito contro l'avversa Natura per affermare ancora una volta l'innata superiorità dell'Uomo esploratore, tecnologico, occidentale e bianco.

- Ehm... non proprio. - balbettò il fanciullo.

- E allora?