Il curatore degli effetti speciali John Rosengrant, degli Stan Winston Studios, ha confidato a SCI FI Wire di aver avuto recentemente un incontro con il regista Jonathan Mostow sulla possibilità di un nuovo capitolo dedicato a Terminator, la celebre icona del cinema fantascientifico ideata ormai oltre vent’anni fa da James Cameron. “È [però] ancora troppo presto per immaginare come potrebbe essere un nuovo Terminator” ha detto Rosengrant, reduce dalla lavorazione dell'ormai imminente Doom, interpretato da Dwayne “The Rock” Johnson.

 

I primi tre film di Terminator hanno potuto fare affidamento sulla granitica presenza di Arnold Schwatzenegger, attuale governatore della California. Il film originale, che impose la figura del cyborg nell’immaginario comune, fu nel 1984 uno dei primi progetti per il curatore degli effetti speciali Stan Winston, il cui studio ha poi collaborato alla riuscita di altre pietre miliari del moderno cinema di fantascienza, da Aliens Scontro Finale ai successivi episodi di Terminator, passando per il Jurassic Park di Steven Spielberg.

 

Rosengrant si è detto entusiasta dell’eventualità di continuare la serie, ma senza uno script su cui lavorare è ancora prematuro parlare del progetto. Lo stesso Mostow, che ha diretto il terzo capitolo della serie, ha rivelato di essere interessato ad un quarto episodio e per questo ha commissionato una storia a John D. Brancato e Michael Ferris, già sceneggiatori di Terminator 3: Le macchine ribelli. Nick Stahl, che nell'ultima incursione cinematografica del cyborg del futuro ha vestito i panni di John Connor, futuro leader della resistenza umana contro le armate robotiche di Skynet, avrebbe già dato la sua disponibilità ufficiale per altri due sequel. In attesa che il progetto si definisca ulteriormente, restano solo le voci, come sempre inaffidabili, dei corridoi hollywoodiani, sufficienti comunque ad alimentare la speranza delle nutrite schiere dei fans.

 

Quello che è certo è che per via dei suoi impegni politici Schwarzenegger sarà impossibilitato a prendere parte alle danze. E d'altronde già diverse volte, in passato, i produttori hanno espresso il parere che la figura del governator, pur importante, non fosse centrale nell'idea del futuro della saga, plausibilmente incentrata invece sul conflitto più volte accennato che opporrà i ribelli umani al dominio delle macchine. Chissà quindi che questa non sia un’occasione per rinnovare definitivamente il franchise, volgendo a suo vantaggio la perdita del grugno impassibile di Schwarzie, da ormai un ventennio identificato con l’(anti)eroe eponimo della saga…