Un mondo futuro in decadenza, con un'umanità asservita a despoti in carne e ossa o a macchine evolute.

La distopia è uno dei filoni più frequentati dagli scrittori e dalle scrittrici di fantascienza. Non di rado è capitato che la narrazione distopica sia stata accompagnata da chitarre elettriche, basso, tastiere e batteria. Canzoni rock, in qualche caso interi album, a tema distopico. La narrazione è ispirata a romanzi (1984 di George Orwell e Il mondo nuovo di Aldous Huxley le fonti più frequentate) oppure è costituita da un tema originale.

Abbiamo selezionato alcuni dischi, quelli che secondo noi costituiscono gli incontri più significativi tra musica rock e distopia. 

L'uomo schizoide del XXI secolo: le prime distopie in musica e gli anni settanta 

Il nostro viaggio verso la distopia comincia nel 1969. Il primo artista che incontriamo è, ça va sans dire, quello che meglio di tutti è riuscito a portare i temi della fantascienza nella musica rock: David Bowie. Il suo secondo album si apre con la canzone fantascientifica per antonomasia (Space Oddity) e contiene anche Cygnet Committee, un lungo e complesso racconto, della durata di quasi dieci minuti, in cui, nel pieno del movimento hippy e dei suoi ideali utopici, il timore per il futuro diventa distopia. Nella canzone di Bowie si racconta della fondazione di un nuovo ordine, con i rivoluzionari che "open doors that would have blocked their way". Ma il mondo che si realizza non è quello sperato poiché a instaurarsi è una nuova dittatura: "A love machine lumbers through desolation rows/Ploughing down man, woman, listening to its command".

Dopo varie avventure fantascientifiche (su tutte quella di Ziggy Stardust), Bowie torna a raccontare la distopia nel suo ottavo album in studio: Diamond Dogs (1974). Il tema è evidente già dalla copertina, che presenta l'artista come un essere mutante, in parte uomo, in parte cane. L'ispirazione deriva da Ragazzi selvaggi di William Burroughs e da 1984 di George Orwell: i “diamond dogs” sono gli unici superstiti di una catastrofe atomica in un mondo degradato e fatiscente, soggiogato dal Grande Fratello. Le canzoni attraverso cui si snoda il racconto distopico sono: Future Legend, Diamond Dogs, We Are The Dead, 1984 e Big Brother. Il tour di supporto dell'album riprende il tema del disco e si basa su una scenografia post-apocalittica, tra grattacieli in rovina e navi spaziali.

Torniamo a cinquant'anni fa per raccontare gli scenari inquietanti che i King Crimson prefiguravano nel ventunesimo secolo: il brano iniziale del loro straordinario disco d'esordio In the Court of the Crimson King è 21st Century Schizoid Man. La voce gridata e distorta (in tema con l'inquietante copertina dell'album disegnata dall'artista Barry Godber) del cantante Greg Lake racconta in versi l'umanità del futuro, estrapolazione di quella che negli stessi giorni bombardava il Vietnam.

L'album dei King Crimson è considerato l'antesignano del progressive rock, movimento musicale nel quale non mancano i riferimenti alla fantascienza e, in qualche caso, alla distopia. Come in Karn Evil 9, lunga suite di Emerson Lake & Palmer che occupa buona parte del disco Brain Salad Surgery (1973). Il brano è suddiviso in tre parti (First Impression, Second Impression, Third Impression) della durata complessiva di circa trenta minuti. In un mondo freddo e malsano l'umanità è sprofondata in una condizione di decadenza e indolenza. Specchio della decadenza è lo spettacolo circense introdotto da un bizzarro imbonitore che presenta oggetti divenuti rari (un vero filo d'erba) e perversioni (sette vergini e un mulo). Second Impression è interamente strumentale. In Third Impression troviamo l'umanità in conflitto con i computer che si sono ribellati contro i loro artefici e hanno preso il sopravvento.

Il racconto della storia del rock dell'inizio degli anni settanta sfocia talvolta nell'ucronia. Dischi concepiti, realizzati in parte o addirittura del tutto ma non pubblicati e che, se avessero visto la luce, avrebbero potuto, chissà, modificare il corso della musica rock. Smile dei Beach Boys è l'esempio più emblematico della musica degli anni sessanta, Lifehouse dei The Who quello degli anni settanta. E su Lifehouse vale la pena soffermarsi poiché, nelle intenzioni del suo compositore Pete Townshend, le canzoni avrebbero dovuto costituire un concept album basato su un racconto distopico. Le varie interviste a Pete Townshend e le risorse disponibili in rete permettono di ricostruire il tema del disco e le canzoni previste.

Dopo aver pubblicato l'opera rock Tommy, Townshend ha in mente un nuovo concept album. Così, alla fine del 1970, elabora una storia ambientata in un futuro distopico. Un disastro ambientale ha obbligato buona parte dell'umanità a vivere in "bozzoli", collegati tra loro e gestiti da un complesso computer chiamato "The Grid". Buona parte delle attività ricreative sono bandite, tra queste la musica. Allo status quo prova a ribellarsi il protagonista della vicenda, che lavora in una radio e prova a organizzare, in un luogo chiamato "Lifehouse", un concerto di musica rock, nel corso del quale sarà creata, grazie all'interazione tra la band e il pubblico, la "sola nota perfetta", in grado di liberare gli esseri umani dai bozzoli e condurli a una nuova vita.

Per incomprensioni e divergenze con il manager e con il resto della band, il disco non vede mai la luce; tuttavia molte delle canzoni vengono utilizzate per Who's Next, considerato unanimemente uno dei capolavori della musica rock.

Il tema della musica come elemento destabilizzante di una società distopica è comune a 2112, la suite in sette parti dei Rush che occupa per intero il lato A dell'omonimo album pubblicato nel 1976. L'ispirazione deriva dal romanzo distopico La vita è nostra (Anthem, 1938) di Ayn Rand, scrittrice statunitense di origine russa. Nell'anno 2112 le arti, le scienze, la letteratura degli abitanti della Federazione Solare sono controllate dai computer governati dai preti del Tempio di Syrinx. Un giorno un uomo, obbligato fino a quel momento dalle ferree regole imposte dai preti a condurre una vita anonima e monotona, trova in una grotta un oggetto ormai estinto: una chitarra. Riscopre così l'arte perduta della musica. Quando porta l'antico oggetto al tempio per mostrarne la bellezza e le proprietà, l'uomo viene mandato via dai preti che distruggono anche lo strumento. Sconfortato, torna alla grotta in cui aveva trovato la chitarra. L'uomo si addormenta e sogna che gli antichi abitanti del pianeta (la Razza Antica), in precedenza sconfitti e scacciati dai preti, ne hanno ripreso il controllo. Al risveglio l'uomo decide di suicidarsi, deluso dai recenti avvenimenti e dall'aver constatato che il riscatto dei suoi simili era stato solo un sogno. Dopo il suicidio dell'uomo scoppia una rivolta.

I Pink Floyd
I Pink Floyd

Anche i Pink Floyd hanno introdotto la distopia nei loro dischi. Con il concept album Animals (1977), ad esempio. Il riferimento letterario è La fattoria degli animali (Animal Farm, 1945) di George Orwell. Ciascuna classe sociale inglese è identificata da un animale: i maiali dispotici e spietati, i cani arrampicatori sociali, la remissiva mandria di pecore. Orwell e Waters partono dallo stesso presupposto: la mancanza di democrazia riduce gli essere umani ad animali. Ma mentre in Orwell si attua una rivoluzione degli animali contro gli umani che sfocia in una nuova forma di dominazione peggiore della precedente (e simile allo stalinismo), Waters descrive un mondo privo di esseri umani in cui la dominazione dei maiali ricorda nei modi e nelle forme quello del capitalismo britannico.

Distopia anche nel successivo The Wall (1978), una delle opere rock più celebri. In un mondo dominato da un regime neofascista, il protagonista (un alter ego di Waters di nome Pink) costruisce mattone dopo mattone un muro di isolamento verso il mondo esterno, a causa degli eventi negativi che scandiscono la sua vita: la morte del padre durante la Seconda Guerra Mondiale, un'educazione scolastica troppo rigida, una madre oppressiva, il fallimento del matrimonio. L'isolamento dal mondo è compiuto e sfocia nella depressione. Per risollevarlo e per consentire alla rockstar Pink di salire sul palco per un concerto, un dottore gli inietta un farmaco che ha, come effetto, quello di fargli credere di essere un dittatore fascista impegnato in un comizio: il pubblico del concerto diventa la folla da arringare. Divenuto consapevole dei propri errori, Pink sottopone se stesso a un processo che ha come verdetto l'abbattimento del muro.

Gli anni settanta della distopia si concludono con uno dei dischi più noti di Frank Zappa: Joe's Garage (1979). Si tratta di un'opera rock in tre atti, pubblicati inizialmente come lavori separati (un album singolo e uno doppio) e successivamente riproposti come album triplo. Il protagonista della storia è Joe, un ragazzo che suona in un garage con la sua band. Le intemperanze che seguono l'abbandono da parte della fidanzata e le ripetute proteste dei vicini per il rumore assordante della sua musica conducono all'arresto di Joe, che viene portato in un centro di rieducazione, nel quale vive varie peripezie, molte delle quali a sfondo sessuale. Quando viene liberato scopre che la musica è stata bandita: questa consapevolezza lo conduce alla pazzia e lo spinge a rinchiudersi in se stesso. A raccontare la trama è il "Central Scrutinizer" che avverte che chi continuerà ad ascoltare musica potrà fare la stessa fine di Joe.

L'occhio nel cielo: distopie in musica negli anni ottanta 

Nel mese di giugno del 1981 escono, curiosamente, due dischi dal titolo 1984. A firmarli due artisti protagonisti, sebbene in misura diversa, della stagione d'oro del progressive rock degli anni settanta e ora alla ricerca di nuove forme espressive: Anthony Phillips, primo chitarrista dei Genesis (poi sostituito da Steve Hackett) e Rick Wakeman, storico tastierista degli Yes. Entrambi gli album sono ovviamente ispirati all'omonimo romanzo di George Orwell.

Ispirato allo stesso romanzo è anche Fact and Fiction, il secondo e di gran lunga il miglior disco dei Twelfth Night, gruppo che prova a far rivivere i fasti del progressive rock. L'album, visto nella sua interezza, contiene i temi tipici della distopia orwelliana di 1984: manipolazione delle masse, aggressività, instabilità mentale, alienazione. Si tratta di uno dei pochi dischi di rock progressivo con una connotazione politica: un generale rifiuto delle azioni messe in pratica dalla "lady di ferro" Margaret Thatcher.

L'avvicinarsi dell'anno 1984 deve essere stato una fonte d'ispirazione non trascurabile per molti musicisti. Eye in the Sky, canzone del 1982 degli Alan Parsons Project e brano di punta del disco omonimo, si ispira al romanzo di Philip K. Dick solo nel titolo: la canzone fa riferimento invece a un futuro distopico "orwelliano" caratterizzato da un'umanità controllata in ogni momento della propria vita.

Nel 1983 gli Styx, rock band di Chicago, pubblicano Kilroy Was Here, concept album in cui viene raccontata la storia di un futuro in cui la musica rock è bandita ed è controllata dal MMM ("Majority for Musical Morality"). Il protagonista della storia, Robert Kilroy, è una ex rockstar, imprigionata dal MMM. Riesce a fuggire grazie a un travestimento (raccontato in Mr. Roboto, il brano più noto del disco) e scopre che anche altri stanno cospirando per far tornare legale la musica. Il titolo del disco riprende una frase che veniva scritta nella Seconda Guerra Mondiale dai soldati statunitensi sui muri dei luoghi in cui si fermavano.

La lunghissima (oltre 16 minuti) Brother Where You Bound, contenuta nell'omonimo album dei Supertramp (1985), si apre con alcune frasi prese da 1984 e ha un testo che racconta le paure della Guerra Fredda.

Nel 1988 gli americani Queensrÿche pubblicano il loro terzo e più famoso disco: Operation: Mindcrime. Si tratta di uno dei più famosi concept album della storia del rock. Il protagonista Nikki viene manipolato, grazie all'eroina, da un gruppo di ribelli che stanno tramando per assassinare i leader corrotti. Il leader dei ribelli, Doctor X, riesce a convincere Nikki a commettere vari omicidi. A far rinsavire il protagonista è l'incontro con una suora di nome Mary. Doctor X scopre l'ascendente che la suora ha su Nikki e ordina a questi di ucciderla. Quando si reca dalla suora, Nikki la trova già morta. Sopraggiunge la polizia che, trovandolo sul luogo del delitto, lo arresta. Il racconto si conclude nello stesso modo in cui comincia: con Nikki che, in un letto d'ospedale, ricorda le sue vicende recenti.

OK Computer e altre distopie di fine millennio 

Nel 1995 viene pubblicata un'opera distopica firmata da David Bowie. Il disco 1. Outside narra di un futuro (ambientato nel 1999) in cui il detective Nathan Adler indaga su alcuni omicidi commessi come "forma d'arte". The Hearts Filthy Lesson, Strangers When We Meet e Hallo Spaceboy sono i brani che meglio rappresentano l'album.

L'album distopico più conosciuto degli anni novanta è OK Computer (1997), terzo disco in studio dei Radiohead. Non è un vero e proprio concept album, tuttavia il tema centrale è la distopia e, più in generale, la frustrazione di un'umanità alienata, ossessionata dalle macchine e dalla dipendenza da queste. Il fulcro della distopia orwelliana di OK Computer è nella parte centrale del disco, con l'accoppiata Karma Police / Fitter Happier.

La "karma police" rimanda alla "thought police", la Psicopolizia che in 1984 è incaricata di prevenire gli "psicoreati". Alla karma police viene denunciato chiunque abbia comportamenti ritenuti non convenzionali. Il videoclip rende alla perfezione il senso d'angoscia di una delle canzoni più note e più belle dei Radiohead. In Fitter Happier una voce computerizzata scandisce le istruzioni per una vita felice e di successo. Ma diventa subito chiaro che l'ideale che viene imposto è quello di un'esistenza piatta e allineata alla massa. La stessa forma di rassegnazione e di conformità a uno stile di vita che altri hanno modellato per noi è alla base della splendida No Surprises. Il senso di claustrofobia dei versi della canzone contrasta con la musica quasi infantile, mentre è perfettamente assecondato dal videoclip: un unico piano sequenza sulla testa di Thom Yorke chiusa in una boccia di vetro che si riempie progressivamente d'acqua.

Un'occhiata al mondo dell'hard rock e dell'heavy metal. I Fear Factory, band heavy metal californiana, hanno prodotto una serie di dischi basati sull'idea del rapporto conflittuale uomo-macchina con una chiara influenza dei film della serie Terminator. L'album d'esordio è Soul of a New Machine, del 1992, ed è un concept che descrive un mondo in cui l'umanità ha creato una società iper-tecnologica con le macchine che prendono progressivamente il sopravvento. Il connubio fra uomini e macchine diviene quindi una costante. Il disco successivo, Demanufacture (1995), prosegue la storia del precedente e ottiene anche un discreto successo commerciale. L'umanità è stata soggiogata dalle macchine cibernetiche, ogni canzone rappresenta un capitolo di questa nuova condizione di vita. In Obsolete (1997), l'umanità, che ha creato le macchine per semplificare la propria vita, è divenuta obsoleta: la Terra è governata dalle macchine, l'Uomo non è più il principale abitante del pianeta. Solo un uomo trova il coraggio di ribellarsi a questa condizione di servitù e di provare a soggiogare le macchine. La serie si conclude nel 2001 con Digimortal, in cui Uomo e Macchina, consapevoli della reciproca dipendenza, si fondono l'uno nell'altra diventando un'unica Entità: il titolo del disco fonde le due parole "digital", relativa alle macchine, e "mortal" relativa all'umanità.

Nel 2000 gli Iron Maiden, dopo svariati album di successo, pubblicano Brave New World. La fantascienza è nel titolo, che riprende l'omonimo capolavoro di Aldous Huxley (1932), e nella copertina che presenta una Londra del futuro. La title track riprende la visione distopica del libro immaginando un futuro decadente e caratterizzato da paura e solitudine.

Distopie in rock del XXI secolo

Il quinto album degli inglesi Coldplay si intitola Mylo Xyloto (2011) ed è un concept album ambientato in un mondo distopico. La storia d'amore di Mylo e Xyloto si svolge in un mondo di nome Silencia, in cui vige un regime oppressivo, guidato dal dittatore Major Minus che tramite i mezzi d’informazione e la propaganda controlla la popolazione. A essere banditi sono i colori e i suoni: Mylo è uno dei soldati incaricati di ricercare e arrestare i ribelli che utilizzano colori e suoni per creare dei graffiti che denunciano gli inganni del governo. Nel corso della missione Mylo incontra Xyloto, una delle leader dei ribelli, e grazie a lei scopre di essere in realtà discendente dei fondatori del movimento di rivolta e di averne ereditato il talento. I due si innamorano e si aiutano a vicenda per fuggire.

I Muse sono una delle rock band di successo che più ha introdotto la fantascienza come tema delle proprie composizioni. Tra i vari dischi, va ricordato per il tema distopico Drones, pubblicato nel 2015. Ambientato nel 2025, è incentrato sulla storia di un uomo che smarrisce la fiducia in se stesso fino a diventare, consapevolmente, manipolabile da forze ignote che hanno preso il sopravvento sull'umanità. Il racconto si conclude con la decisione del protagonista di diventare un dittatore pronto a distruggere l'umanità mediante l'utilizzo di droni.

Nel 2016 esce Dystopia, quindicesimo album dei Megadeth, band heavy metal americana. Il titolo e la copertina lasciano intendere il tema del disco: undici canzoni ambientate in uno scenario urbano e post-apocalittico. In particolare, la title track è stata ispirata, per ammissione del leader Dave Mustaine, dalla visione di film come L'esercito delle dodici scimmie, Atto di forza e Terminator.

Sempre nel 2016 viene pubblicato uno dei dischi a sfondo distopico più ambiziosi degli ultimi anni: The Astonishing, tredicesimo album in studio dei Dream Theater. Si tratta di una vera e propria opera rock della durata di oltre centotrenta minuti e con una storia caratterizzata da vari personaggi e da vicende complesse. Nel 2285 si è instaurato negli Stati Uniti un regime totalitario, governato dalla dinastia dell'Imperatore Nafaryus. Nella famiglia reale ci sono anche l'Imperatrice Arabelle, il Principe Daryus e la Principessa Faythe. Sono vietate tutte le forme di svago, compresa la musica che viene eseguita solo da complesse macchine chiamate NOMACS ("Noise Machines"). Tra i sudditi serpeggia ovviamente il malcontento e il desiderio di ribellione, organizzato dalla Milizia Ribelle alla cui guida c'è Arhys che vive nel villaggio di Ravenskill. Suo fratello Gabriel scopre di possedere il dono del canto con cui delizia gli abitanti del villaggio. La Principessa Faythe assiste a un'esibizione di Gabriel e se ne innamora. Nafaryus, vedendo in Gabriel una minaccia per il proprio potere, ordina alla gente del villaggio di consegnargli l'uomo entro tre giorni con la minaccia di radere al suolo il villaggio. Arhys nasconde il fratello mentre Faythe, ricondotta al Palazzo dell'Imperatore, si rimette di nascosto in viaggio verso Ravenskill per rivedere Gabriel. La madre Arabelle, consapevole delle intenzioni della figlia, la fa seguire da Daryus. Questi, da sempre sottovalutato dal padre, si rende conto di avere un'occasione per guadagnare la sua fiducia. Daryus trova la casa di Arhys, cattura il figlio Xander e uccide il comandante della Milizia Ribelle al termine di un duello. Poco dopo Daryus vede un'ombra che gli si avvicina furtivamente. Convinto che sia Gabriel, sferra un colpo mortale e si rende conto troppo tardi che si tratta di Faythe. Gabriel giunge sulla scena e vede il fratello morto e l'amata in fin di vita. Copre le orecchie di Xander ed emette un grido disperato che rende Daryus sordo ed è udito da tutto il villaggio. Nafaryus e Arabelle supplicano Gabriel di usare il suo canto per risvegliare Faythe ma l'uomo, dopo avere emesso quel grido, è diventato praticamente muto. Gabriel ritrova la voce grazie agli abitanti del villaggio che cominciano a cantare tutti insieme: Faythe torna in vita e Nafaryus decide, per ringraziarlo, di mettere fine al conflitto e di spegnere le NOMACS, dando così a tutti la possibilità di ascoltare liberamente la musica.

L'opera è stata concepita dal chitarrista John Petrucci ed è così complessa che lo scrittore statunitense Peter Orullian ha utilizzato la trama per scrivere un romanzo che ha lo stesso titolo e che è stato pubblicato (solo negli Stati Uniti) nella primavera del 2018.