Uno dopo l'altro, i grandi autori della fantascienza continuano a lasciarci. Raphael Aloysius Lafferty è morto lunedì 18 marzo dopo una lunga malattia.

Lafferty era nato in Iowa, ma fin dall'età di quattro anni aveva vissuto a Perry, in Oklahoma. Era arrivato alla scrittura abbastanza tardi, dopo i quarant'anni, esordendo col racconto Day of the Glacier apparso su The original Science Fiction Stories nel 1960. Ha scritto molto fino al 1980, soprattutto racconti brevi (oltre 200), ma anche una ventina di romanzi dei quali sono qualcuno è stato tradotto in italiano.

Smise di scrivere nel 1980 in seguito a un infarto, e cessò ogni attività dopo un secondo infarto nel 1994. Gli ultimi anni della sua vita li ha trascorsi al Franciscan Villa Health Care Center a Broken Arrow, Oklahoma.

Lafferty ha vinto nella sua carriera diversi premi, tra i quali un premio Hugo, per il racconto La madre di Eurema (1972) e un premio World Fantasy alla carriera.

In Italia sono state pubblicate alcune antologie da Urania (Associazione genitori e insegnanti, Come si chiamava quella città?) e molti racconti sparsi. Nei primi anni ottanta Lafferty fu un collaboratore fisso della rivista Aliens per la quale scriveva una rubrica fissa.