Delos 21: Matrix: First Contact Matrix

di Silvio Sosio

FIRST CONTACT
Il 4 di luglio, il giorno dell'indipendenza degli Stati Uniti, è stato testimone dell'arrivo sugli schermi di uno dei film più controversi del cinema di fantascienza: Independence Day di Roland Emmerich, una produzione carica di effetti speciali ma molto povera dal punto di vista cinematografico.
Il 22 novembre è un'altra data importante per gli Stati Uniti: l'anniversario dell'assassinio di Kennedy. E questa volta l'evento è duplice: da una parte l'uscita della videocassetta di ID4, dall'uscita l'esordio nei cinema di un'altro grande colossal di fantascienza: First Contact. Ma questa volta le premesse lasciano sperare in un prodotto decisamente migliore.
Non lasciatevi ingannare dal titolo: nulla a che fare con la riduzione cinematografica del famoso romanzo di Carl Sagan Contact, che vede impegnata nelle riprese Jodie Foster proprio in questo periodo. Stiamo parlando invece dell'ottavo episodio di una serie collaudatissima: Star Trek.
Il 1996 è l'anno in cui questo serial festeggia il suo trentennale: era infatti l'8 settembre 1966 quando Gene Roddenberry, creatore della serie, vide i suoi sforzi culminare con la messa in onda sul network NBC del primo episodio Where no man has gone before. Da allora Star Trek è entrato nella cultura americana: come dice lo scienziato Lawrence M. Krauss, autore del best seller La fisica di Star Trek, "la percentuale di persone che non conoscono la frase Scotty, mi faccia risalire è analoga alla percentuale delle persone che non conoscono il ketchup".
Ma dopo tre stagioni e sei film, il famoso equipaggio originale di Kirk, Spock e McCoy è andato ormai in pensione. Un altro equipaggio ha preso il suo posto nel 1987, quello di Next Generation, e nel 1994 anche questa nuova serie ha dovuto lasciare lo spazio televisivo a nuove generazioni, quelle di Deep Space Nine e di Voyager, e trasferirsi sui grandi schermi del cinema.

Il primo film col nuovo equipaggio, Generazioni, ha un po' deluso i fan. Nonostante gli incassi siano stati comunque generosi, l'eccessiva semplificazione delle situazioni e dei personaggi a quanto pare necessaria per spostare un prodotto dalla propria nicchia televisiva al grande palcoscenico cinematografico ha rovinato la festa. Ma sono passati meno di due anni, e la Paramount torna all'attacco. E questa volta pare che il colpo sia davvero vincente.
Rick Berman, produttore esecutivo di Star Trek, ha dato carta bianca ai suoi sceneggiatori Brannon Braga e Ronald Moore, e loro si sono affidati ai cavalli di battaglia che hanno decretato il successo dei migliori episodi della serie nella sua era televisiva. I viaggi nel tempo, e i Borg.
"Immaginate una razza di esseri dominati da una sola mente, guidati da una sola volontà, impegnati in un solo scopo: cambiare il nostro passato, e controllare il nostro futuro". Così inizia il trailer di First Contact introducendo i Borg, una razza di esseri in parte umani e in parte macchine guidati da un'unica mente collettiva. La potenza tecnologica, la capacità di adattarsi con rapidità sconcertante a ogni nuova iniziativa del nemico ne fanno uno dei più grandi pericoli per la Federazione.
I Borg sono stati protagonisti di diversi episodi della serie televisiva, dal bellissimo The best of both worlds al famoso episodio Descent nel quale ebbe una parte anche il grande astrofico (e trekker) Stephen Hawking. Le sconfitte riportate hanno convinto i Borg ad adottare una nuova strategia: viaggiare nel tempo e attaccare la Terra nel passato, prima della nascita della Federazione.
Per controbattere a questo attacco scende in campo una nuova astronave Enterprise. E Picard col suo equipaggio segue i Borg nel ventunesimo secolo per impedire che il corso del tempo venga cambiato.
Le riprese di First Contact hanno avuto inizio al Titan Missile Museum, nella base dell'aviazione nella Green Valley, Arizona, dove è esposto il primo vettore che ha portato gli esseri umani sulla Luna. Dietro la macchina da presa, questa volta, c'è Jonathan Frakes, l'attore che interpreta il primo ufficiale Riker, già regista di diversi episodi di Next Generation e delle nuove serie. Gli effetti speciali sono stati affidati alla collaudata ditta Industrial Light & Magic, mentre la colonna sonora è firmata da uno dei migliori compositori hollywoodiani, Jerry Goldsmith. Il premio Oscar Michael Westmore ha curato il nuovo look dei Borg, ispirandosi in parte anche all'Alien di Giger.
Nel cast naturalmente ritorna tutto l'equipaggio della serie televisiva, da Picard (Patrick Stewart) al comandante Riker (Jonathan Frakes), dall'amatissimo androide Data (Brent Spiner) al capo ingegnere La Forge (LeVar Burton), con un nuovo paio di occhi a sostituire il vecchio "Visor". Non mancano la bionda dottoressa Crusher (Gates McFadden) e la betazoide Deanna Troi (Marina Sirtis), così come il klingon Worf (Michael Dorn) per l'occasione recuperato dalla stazione spaziale Deep Space Nine. Non c'è, questa volta, Woopy Goldberg, ma si aggiungono al cast per l'occasione Alfre Woodard e James Cromwell (già visto in Babe). Quest'ultimo nella parte di Zefrem Cochrane, lo scienziato che (nel nostro futuro, ma nel passato di Star Trek) inventerà il motore a curvatura permettendo alle astronavi di superare la velocità della luce.
Nell'attesa, che per gli appassionati italiani si protrarrà ben oltre il 22 novembre (probabilmente fino a primavera) si può gustare qualche assaggio di questa nuova produzione al sito internet allestito dalla Paramount con grande dispendio di mezzi, all'indirizzo http://startrek.first-contact.com. Il sito è molto spettacolare, e fa largo uso di frame, Java, animazioni e grafica, perciò bisogna munirsi di un browser dell'ultima generazione e magari collegarsi al mattino, quando lo scarso traffico sulla rete permette un'accesso più scorrevole. Dopo una schermata di apertura ci si trova di fronte alla tipica interfaccia dei computer di Star Trek (quella che i fan più tecnici chiamano LCARS). Ampio spazio è dedicato alla presentazione del film, con molte fotografie di scena, completisime schede tecniche che illustrano la carriera (reale) degli attori e (immaginaria) dei personaggi. Per chi ha più pazienza, c'è anche la possibilità di scaricare il trailer che viene trasmesso in questi giorni dalla TV americana: ben sei megabyte, ovvero più di un'ora di download.
Oltre alla documentazione sul film, il sito offre anche la possibilità di giocare una battaglia stellare, immedesimandosi in un personaggio a scelta.
Un altro sito internet, questa volta non ufficiale, si trova all'indirizzo http://www.stfcweb.com. Anche qui troviamo moltissime foto e immagini del film, ma ahimè, anche questo sito è drammaticamente lento. Da questo sito è possibile scaricare, in formato MIDI, il tema principale della colonna sonora del film.
Insomma, per ora i trekker italiani sono costretti a lasciare le stelle e a navigare nel cyberspazio. Almeno fino alla prossima primavera.

Le vostre caratteristiche biologiche e tecnologiche saranno assimilate. La vostra cultura si adatterà per servirci. Resistere è inutile. Noi siamo i Borg.