Non vi aspettate grandi rivelazioni prima dell'arrivo di Colony su Usa Network, questa non sarà la classica storia di una invasione aliena.
A dire il vero, il segreto è così fitto che non è nemmeno certo che ci siano alieni coinvolti e non potrebbe essere diversamente, visto che la mente dietro la creazione della serie è quella di Carlton Cuse, uno degli showrunner della mitica Lost e attualmente anche al comando di Bates Motel, il quale ha voluto con sé un volto non indifferente: l'ex Sawyer di Lost Josh Holloway.
Il nemico invisibile

"Una immagine che mi aveva sempre colpito era quella della Parigi durante l'occupazione nazista: queste donne vestite di tutto punto, sedute a bere un cappuccino a un caffè mentre le truppe naziste marciavano in città. Trovavo straordinario che queste persone cercassero di mantenere una parvenza di normalità in circostanze così terribili."
Il muro
"Così ci siamo immaginati una versione moderna, con una svolta fantascientifica: Los Angeles è occupata da una misteriosa forma di invasione, quasi completamente circondata da un muro altissimo che segrega gli abitanti della città dal resto del mondo."
Le domande

I protagonisti si chiedono "Cosa è rimasto degli altri posti? Cosa c'è dietro il muro? Cos'è questa misteriosa forza aliena e cosa vuole? Il tutto mentre cercano di sopravvivere giorno per giorno, chiedendosi come riuscire ad andare avanti."
Cuse aggiunge: "È un'idea ricca di spunti, perché anche la nostra realtà è fatta di colonizzatori e colonizzati, per cui volevamo scoprire a quali compromessi sarebbero scesi i protagonisti per sopravvivere. È un mondo che vale la pena di esplorare."
Un po' di Lost ma niente Falling Skies
"Ci sono delle somiglianze: i nostri eroi hanno davanti un sipario chiuso, non sanno cosa può esserci dietro l'angolo. Anche qui la storia va svelandosi un pò per volta, attraverso gli occhi dei personaggi."
"Questo non è Falling skies, non ci sono umani che combattano gli alieni con le armi. Volevamo che fosse una storia umana avvolta in un contesto fantascientifico, evitando tutti gli archetipi visti finora."
Ci saranno risposte
Vista la controversia nata dal finale di Lost, Cuse ci tiene a precisare: "Ci saranno delle risposte e verrano date nel corso della storia." E il co-creatore Ryan Condal aggiunge: "la prima stagione è una storia autoconclusiva, che contiene molti elementi di una mitologia più ampia."
Colony è previsto in arrivo in un punto imprecisato del prossimo autunno, vi lasciamo con il panel e il primo trailer, mentre se volete essere tenuti al corrente sull'occupazione di Los Angeles, potete andare al sito riportato nelle risorse di rete:
4 commenti
Aggiungi un commentoInteressante.
Interessante sembra essere.
speriamo solo che poi non si rivela essere banale, come ad esempio la Los Angeles non sia altro che un esperimento socio-psicologico fatto in un lontano futuro, o che non sia altro che una simulazione di un supercomputer, o ancora, che non sia stata ricostruita Los Angeles in un lontano pianeta, da una razza aliena, che ha recuperato tutte le informazioni da una terra ormai distrutta.
Mah... a me sembra un remake della serie V-Visitors, quella originale degli anni 80, dove gli alieni erano militarizzati e giravano per Los Angeles con le divise rosse. Aggiungeteci qualche spizzico di Under the Dome, per creare l'atmosfera di città esclusa dal resto del mondo, ed ecco The Colony.
Ma spingersi un po' più in là con la fantasia, no??
Mi sembra un'alternativa ad Under the Dome, se però ben sfruttata potrebbe essere interessante... come è sempre interessante il tema dell'ultima città rimasta sulla Terra (come forse è), mi piacerebbe una serie sulle atmosfere di Aeon Flux...
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