Oltre ai segni della Forza, Anakin si rivela incapace di provare odio o compiere cattive azioni: la madre Shmi lo descrive come un bambino che fa del bene senza chiedere nulla in cambio. Nella piccola casa di Mos Esley, Anakin passa il tempo nell’officina dove si diletta a costruire macchine; la tradizione di famiglia 

di Gesù, quella di falegnami e carpentieri, rappresentata dal padre ‘putativo’ Giuseppe, viene così ripresa e aggiornata al remoto futuro. In realtà, la figura del padre di Anakin sarà assunta proprio da Qui-Gon, che ottiene da Shmi il suo affidamento per addestrarlo nella disciplina Jedi. L’arrivo di Anakin a Coruscant e la successiva prova di fronte al Consiglio si rifà direttamente ed esplicitamente all’episodio di Gesù nel Tempio, raccontato nel Vangelo di Luca. A differenza della maggior parte degli episodi evangelici, quello del Tempio di Gerusalemme si verifica quando il fanciullo ha appena dodici anni. Un Gesù ancora bambino quindi, come Anakin. Recatosi a Gerusalemme insieme alla famiglia per la Pasqua ebraica, Gesù s’intrattiene per tre giorni con i dottori della Legge rabbinica nel Tempio di Gerusalemme. Al di là degli evidenti parallelismi ‘materiali’ – Gesù, proveniente da una città periferica di Israele, Nazareth, si reca nella capitale Gerusalemme, come Anakin da Tatooine a Coruscant; il Tempio ebraico e il Tempio Jedi, in entrambi i casi epicentri di una tradizione plurimillenaria – l’episodio starwarsiano mette in scena la ‘presentazione’ del Prescelto di fronte al supremo organo decisionale degli Jedi. I Maestri del Consiglio, come i Dottori del Tempio ebraico, sono i custodi dell’ortodossia; come tali, esaminano accuratamente le straordinarie capacità del bambino (Gesù, Anakin) ma evitano di pronunciarsi in maniera esplicita riguardo il riconoscimento del Messia, o del Prescelto. Se i rabbini ebraici prenderanno le distanze dalla successiva predicazione di Gesù, i Maestri Jedi accoglieranno Anakin solo forzatamente dopo la morte di Qui-Gon (“Il ragazzo il Prescelto forse è”, ammette Yoda) e non accetteranno di riconoscerlo come Prescelto se non, forse, nell’estremo momento precedente la Caduta, con l’eccezione rilevante di Obi-Wan che invece, da scettico, si converte nel più fervente sostenitore della messianicità di Anakin.L’iconografia paleo-cristiana raffigurava spesso la scena di Gesù nel Tempio con l’immagine del bambino assiso su uno scranno e circondato dai Dottori. La stessa scena è ripresa ne La minaccia fantasma, con Anakin al centro della sala del Consiglio e i Maestri Jedi disposti in circolo intorno a lui. Il simbolismo non proviene tutto dall’episodio evangelico: la disposizione dei Maestri sottolinea l’assenza di una figura centrale all’interno del Consiglio, nonostante l’evidente maggiore venerabilità accordata a Yoda e, secondariamente, a Mace Windu, come nell’immagine della Tavola Rotonda. Anakin viene strappato alla sua infanzia da Qui-Gon, che decide di farlo diventare uno Jedi; una forzatura relativa, dato che i padawan – cioè gli apprendisti Jedi – iniziano tradizionalmente l’addestramento dopo pochi anni dalla nascita. Dopo il drammatico addio alla madre, Anakin accetta rapidamente il suo destino segnato dalla volontà della Forza. Né Gesù si scompone di fronte alla missione assegnatagli dal Padre: a Maria e Giuseppe che lo ritrovano nel Tempio a discutere con i Dottori, risponde impassibile “non sapete che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. In realtà Gesù non abbandonerà mai la sua famiglia nel corso della predicazione in Galilea, e nemmeno durante la breve permanenza a Gerusalemme precedente alla condanna a morte: la madre Maria assisterà al suo supplizio sul Calvario. Anakin invece assiste alla morte della madre Shmi sottoposta al drammatico supplizio dei predoni Tusken su Tatooine. Le ferite di Shmi sono quelle di Cristo sulla croce: Anakin assiste alla passione della madre, a cui però non fa seguito la resurrezione. Questo passaggio drammatico scuote profondamente le sue convinzioni: Anakin, che sa di essere il Prescelto, inizia a bramare quel potere che era di Cristo, ossia la resurrezione dei morti.