Il fatto che sia un pelino morta nel finale del film non deve essere un impedimento poi così definitivo. Parliamo della dottoressa Grace Augustine, specialista e ideatrice del procedimento di trasferimento della mente degli esseri umani in un corpo biologicamente Na'vi; alias Sigourney Weaver, attrice di culto della fantascienza cinematografica in tutta la saga di Alien, e che dopo aver partecipato nei panni della suddetta Augustine in Avatar sembra che diventerà volto di culto anche di questa nuova saga.

È noto infatti che James Cameron sta preparando ben tre seguiti a quello che finora è il suo film di maggior successo commerciale, e da tempo si inseguono voci sulla presenza o meno dell'intero cast del primo film, Weaver compresa. Ora la stessa attrice l'ha confermato al sito vulture.com durante un evento tenutosi nei giorni scorsi: "Sta iniziando una nuova avventura. Sarà fantastico, non oso nemmeno immaginare come faremo, e come farà James Cameron a girare tre Avatar tutti in una volta. Ma abbiamo l'esempio di Peter Jackson con Lo Hobbit." E sulla sua partecipazione ha aggiunto: "Sarà una sfida per me. Non posso parlarne, ma la mia parte sarà leggermente diversa in ogni film. Mi trasformerò in qualche modo. Dovremo parlarne ancora, se sopravviverò a tutto questo."

Perché in effetti l'idea di Cameron è di girare i tre film tutti di seguito, come è ormai diventato costume per le megaproduzioni dai tempi del Signore degli Anelli in poi (in questo senso Jackson ha davvero aperto la strada), ripresentando quasi per intero il cast del primo fortunato film. Ovviamente l'uscita nelle sale sarà distanziata per ogni film, con periodo di uscita previsto per Avatar 2 nel 2016, mentre per gli altri è tutto ancora da definire.

La sessantaquattrenne attrice newyorchese è abituata ad apparizioni improbabili: già in Alien - La clonazione era ricomparsa sotto forma di clone sviluppato dalle cellule della Ripley morta in Alien3. Chi ha visto Avatar ricorderà che il corpo del personaggio di Augustine era defunto mentre la sua mente confluiva in quella specie di coscienza biologica collettiva che permea tutte le forme di vita del pianeta Pandora, il che può lasciar intuire in che modo possa ripresentarsi. Persino il personaggio del cattivissimo colonnello Quaritch (un ironico Stephen Lang) è destinato a tornare nei sequel; e lui sì che era morto sul serio, schiacciato nel suo mech da combattimento. Si attendono notizie per i personaggi di Michelle Rodriguez (precipitata con il suo velivolo) e di Giovanni Ribisi (ma lui era ancora vivo). Insomma, pare che nel mondo di Pandora, come nella mente di Cameron, tutto sia davvero possibile.