Tutto comincia con il secondo episodio, intitolato 0-8-4 e andato in onda la settimana scorsa. Nei giorni precedenti mamma Marvel aveva ripetuto a tutti gli spettatori di aspettare dopo la fine dell'episodio, perché ci sarebbe stata una grande sorpresa. Per rispetto nei confronti di chi questa serie la seguirà in italiano, non sveleremo di cosa si tratta, ma in questi giorni, abbiamo scoperto che non si è trattato solo di una trovata per trattenere il pubblico dopo la premiere.

Infatti il sito Comic Book Resources ha pensato bene di andare dietro le quinte del telefilm e intervistare Jeffrey Bell, produttore esecutivo e sceneggiatore della serie insieme al duo Maurissa Tancharoen e Jed Whedon, rispettivamente moglie e fratello di Joss Whedon.

Bell ha un lungo curriculum alla spalle, in cui trovano posto X-Files, Angel, Alias e Spartacus e aveva ricevuto la chiamata dalla famiglia Whedon per aiutarli a costruire il mondo degli Agents of SHIELD. "La sfida, fin dall'inizio, era creare storie che anche in non-fan della Marvel avrebbero potuto capire e godersi tranquillamente, ma nel contempo coinvolgere anche i fan dei fumetti."

Come si può arrivare a un risultato del genere? "Citando i Chitauri, girando la scena nascosta alla fine del secondo episodio, raccontando le conseguenze della battaglia di New York attraverso materiale specifico Marvel e soprattutto, facendo in modo che tutti possano capirlo."

Non solo: "Abbiamo anche esplorato gli angoli del mondo Marvel. Avendo bisogno di un dottore (nell'episodio tre), ci siamo chiesti C'è un personaggio del genere che se nominato farebbe la gioia dei fan? Oppure c'è un arma o una tecnologia affascinante di suo ma che farebbe esclamare Oh santo cielo lo hanno fatto! agli appassionati dei fumetti?"

Uno degli aspetti da controllare accuratamente era la presenza di superpoteri: "Per noi avere superpoteri ogni settimana voleva dire far esplodere il mondo cinematografico, una cosa che volevamo evitare. Dobbiamo essere giudiziosi, altrimenti ci ritroveremmo con venti nuovi supereroi in giro alla fine della prima stagione e The Avengers - Age of Ultron diventerebbe un film molto diverso."

Motivo per cui "siamo sempre in contatto con la Marvel Studios, presentiamo le nostre idee per la serie e loro ci rispondono Ottima idea oppure Meglio di no, è il plot del nostro prossimo film."

Per quanto riguarda la prima scena nascosta, Bell ammette che "la vera sfida erano tweets e spoiler, è riuscire a tenere nascosta la notizia fino al momento della rivelazione. È nostra intenzione trovare il modo di inserire altre sorprese, per quanto difficile sia."

agents 6
agents 6

E per quanto riguarda ulteriori scene dopo la fine degli episodi: "Parte della nostra struttura narrativa è basata sull'idea di inserire queste scene in ogni episodio, tutte le settimane e ora abbiamo bisogno che il pubblico lo sappia. L'episodio finisce, compare l'aquila dello SHIELD, ci sono nove ore di pubblicità perchè è pur sempre televisione e poi, prima dell'inizio del secondo telefilm, compare il nostro minuto/minuto e mezzo, che cambierà ogni settimana".

Bell sa che il pubblico vuole quel piccolo omaggio extra: "Quando venne fatto per la prima volta con Iron Man la gente non lo sapeva e se ne andò prima della fine dei titoli di coda, ora sanno che devono rimanere e anche noi vogliamo offrire qualcosa: a volte sarà divertente, altre volte legato alla mitologia del telefilm, qualcosa di autoconclusivo o che svela un dettaglio in più sull'episodio".

L'espediente si è già ripetuto con l'episodio tre, intitolato The Asset, di cui trovate il promo qui sotto e sicuramente comparirà anche in fondo all'episodio quattro Eye Spy, che andrà in onda la settimana prossima.

Anche in questo caso trovate il trailer in fondo, ma attenzione, guardateli a vostro rischio e pericolo.