Da quanti anni va avanti la saga del film-che-non esiste dedicato a Wonder Woman? Qualche anno fa sembrava stesse per accadere, un Joss Whedon pre-Marvel aveva anche scritto una sceneggiatura, ma Warner aveva poi messo il progetto sotto ghiaccio e da quel giorno non se ne seppe più nulla. In tv? dopo lunghi e penosi affanni, era stato girato un pilot, scritto da David Kelley (Ally McBeal) per la NBC e, sorpresa sorpresa, era finito sotto ghiaccio anche lui.

A questo punto il sito ETonline ha deciso di andare a chiedere lumi all'unica Wonder Woman in carica, sebbene abbia deposto il costume molto tempo fa, ovvero Lynda Carter, in questi giorni impegnata nella campagna We can be heroes, organizzata dalla DC Comics per raccogliere fondi destinati ad affrontare la piaga della fame in Africa.

E per la Carter il problema è semplice: "Io penso che vogliano solo realizzare la versione femminile di un supereroe maschile. Ma lei è una principessa amazzone e la sorellanza ha un grande valore per lei. È intelligente e sveglia, il fatto che sia anche bellissima e superforte è un di più. Inoltre dispone di armi non letali come i bracciali e i boomerang che affrontare i cattivi, che sono molto diversi da ciò che il pubblico si aspetta".

La soluzione? "Forse abbiamo bisogno di una sceneggiatrice, invece di un uomo. È una cosa che ho sempre cercato di non dire, ma è la verita: prendete una donna che sia in grado di capire il personaggio. Prendiamo le società in cui le donne sono oppresse: sono mondi violenti, mancano di umanità. Ci deve essere della gentilezza e del buono nel personaggio, il resto poi verrà da sé."

Sono poi passati a chiedere il parere a Gail Simone, la scrittrice che è stata più a lungo al comando della testata Wonder Woman, la quale ha un'idea chiara: il motivo per cui Diana viene vista come un personaggio difficile da realizzare è che chi è al comando ha una mentalità vecchia: "Io mi chiedo se non abbiamo raggiunto un cambiamento generazionale e nessuno se ne sia accorto perché tutte le persone che parlano sono dei baby boomer (le generazioni tra il '46 e il '64) che hanno dei riferimenti mentali completamente diversi di Wonder Woman".

E aggiunge: "Rinnovano Superman ogni pochi anni. Permettono dozzine di interpretazioni di Batman contemporaneamente, ma continuo a sentire che Wonder Woman è problematica cinematograficamente, malgrado non esista da decenni. Ma lei si è evoluta, come le altre icone".

Una nota positiva arriva dal mondo Marvel e dalla voce di Natalie Portman, che in un'intervista con Scifinow ha risposto alla domanda sulle voci relative a un possibile film su Captain Marvel (che dovrebbe vedere come protagonista Katee Sackhoff): "Ci sono personaggi femminili forti nel mondo Marvel, ma è entusiasmante quando un personaggio centrale femminile, che io penso stia per arrivare, che ho sentito essere in cantiere, prende la strada del cinema. Così come un personaggio femminile centrale e non bianco è anche più entusiasmante".

Se quanto detto dalla Portman verrà ufficializzato, presto avremo una supereroina Marvel al cinema, senza contare come le co-protagoniste della saga siano tutt'altro che fanciulle indifese, quando non diventano (brevemente) supereroine come accaduto in Iron Man 3.

Quindi, la domanda è: cosa aspetta la Warner Bros? Forse il miglior suggerimento arriva da un fan film della Rainfall Films, che in 2 minuti e 34 ha colto tutta l'essenza del personaggio e ha registrato in soli 3 giorni quasi 3 milioni e 600 mila visite su Youtube.