Se dal punto di vista cinematografico, grazie all'annuncio a stretto giro dei nuovi film dell'era J. J. Abrams, gli appassionati si sono ritrovati subito con molto di cui parlare, il passaggio dell'intero patrimonio di Star Wars dalle mani di George Lucas all'orbita Disney aveva lasciato però almeno una grossa incognita relativa al settore videogame, in seguito alla chiusura plateale di Lucasarts, la software house di San Francisco negli anni sempre più vicina agli specialisti in computer grafica dell'Industrial Light & Magic. Coloro che si domandavano chi si sarebbe occupato d'ora in poi dei giochi ambientati nella galassia lontana lontana di Luke & Co. ricevono adesso la risposta: sarà Electronic Arts a realizzare tutti i prossimi videogame di Star Wars.

L'accordo in esclusiva riguarda una serie di progetti importanti che verranno svelati nei mesi a venire e saranno diretti a computer e console di nuova generazione, mentre Disney si concentrerà in prima persona sull'ambito mobile e social. Negli ultimi tempi la casa di Topolino si è in effetti dimostrata piuttosto allergica al digital entertainment “tradizionale” come testimoniano i ripetuti tagli di team e risorse, da Black Rock, gli autori di Split Second, a Junction Point, quelli di Epic Mickey. D'altro canto a Electronic Arts si devono due delle maggiori opere fantascientifiche di questi anni: Dead Space e Mass Effect. Saranno proprio i medesimi studi, cioè Visceral e Bioware, insieme a Dice, la software house di Battlefield e soprattutto del motore grafico Frostbite, a sviluppare pure i nuovi videogame di Guerre stellari che potranno contare sulla spinta promessa dalla terza trilogia cinematografica, che si dovrebbe inaugurare nel 2015 con Star Wars: Episodio VII, per la regia di J. J. Abrams.

Benché i giochi potranno prendere in prestito elementi dai film, i titoli per computer e console – sottolinea il presidente di Ea Labels, Frank Gibeau – seguiranno comunque sentieri inediti e offriranno storie ed esperienze assolutamente originali. Non è chiaro se l'ingresso in partita di Electronic Arts favorirà inoltre il recupero in extremis dei progetti sospesi o cancellati. Su uno, lo sparatutto multiplayer Battlefront III, aveva lavorato praticamente fino alle fasi finali l'inglese Free Radical, poi assorbita dalla Crytek dei vari Crysis. Un suo erede sembrava poter essere Star Wars: First Assault, caduto tuttavia nel limbo dopo l'acquisizione da parte di Disney in compagnia del tech demo Star Wars 1313, che aveva lasciato il pubblico dello scorso E3 a bocca aperta. Tra i sogni forse irrealizzabili rimarrebbero anche un'altra space sim alla X-Wing o Tie Fighter accanto naturalmente a un terzo capitolo per Knights of the Old Republic, il gioco di ruolo singleplayer antesignano di Mass Effect che i vecchi vertici di Lucasarts avevano invece preferito trasformare, proprio con l'aiuto di Bioware e di Electronic Arts, in un ambizioso mmo, l'attuale Star Wars: The Old Republic, passato recentemente dal modello ad abbonamento a quello free to play, ma mai riuscito a far veramente breccia nel cuore dei fan.