Non manca ormai molto all'inizio della terza stagione di Falling Skies. Criticata da molti, amata da qualcuno e sopportata dai più, dobbiamo comunque essere contenti che una serie di fantascienza raggiunga il terzo anno di vita. Per tenere viva l'attenzione degli spettatori i produttori promettono nuovi personaggi, molta azione e molte tragedie in vista per gli uomini e le donne della Second Mass.

Sono trascorsi sette mesi e adesso Charleston è la capitale dei Nuovi Stati Uniti. Tom Mason (Noah Wylie) è stato eletto al posto di Arthur Manchester e ha assunto una linea di condotta più aggressiva contro gli invasori della Terra e ha stretto un'alleanza con un gruppo di skitter ribelli (distinguibili dal fatto che si tingono la faccia di rosso e di giallo), usando suo figlio Ben come mediatore.

Anche gli alieni, la specie chiamata Espheni, hanno un nuovo leader, più spietato del precedente. E non dimentichiamo che c'è anche una terza specie, dai propositi ancora avvolti dal mistero (strano come alcune aspetti ricordino una serie di comics della Marvel degli anni '90 chiamata Strikeforce Morituri).

Charleston rimane però in un equilibrio precario con chi vuole ricominciare una vita malgrado tutto (Tom e la dottoressa Glass aspettano un figlio) e anche con un misterioso traditore che passa informazioni ai nemici. E non dimentichiamo Pope, che si è stabilito in periferia e cerca di rimanere il più possibile indipendente.

Tutto questo e altro ancora a partire dal 9 giugno con un doppio episodio e a seguire gli altri in modo da attraversare l'estate fino alla conclusione del 4 agosto. Disponibili già i titoli degli episodi, titoli abbastanza di routine che non svelano nulla se non un andamento tutto sommato lineare. Niente di particolare fino al numero nove (Viaggio a Xibalba) che sarà diretto da Jonathan Frakes (Riker di Star Trek Next Generation) e al dieci Brazil. Un riferimento a Terry Gilliam?

Ma la vera domanda è se Falling Skies avrà ancora abbastanza forza per approdare a una quarta stagione.