- Il cavallo? Allora è meglio che passi la chiamata a qualcun altro.
- Non pensarci nemmeno -, rispose Hal Doren, - L’anomalia potrebbe mettere fuori uso la strumentazione elettronica di qualsiasi veicolo, a meno che qualcuno non abbia uno di quei vecchi caterpillar a gasolio e lo sappia pilotare, e poi se ci sono zone impervie, si fa prima a cavallo che con qualsiasi veicolo.
- Va bene, ti mando le coordinate GPS.
Hal Doren studiò le coordinate sullo schermo del telefono satellitare: erano circa tre ore senza sforzare troppo Enos, e se il terreno non era troppo impervio.
Si avviò. Oltrepassata la zona delle coltivazioni, la vegetazione diventava una sterpaglia intricata di piante che si facevano man mano più aggrovigliate e spinose.
Quando la temperatura su Venere era scesa al punto che il pianeta potesse essere terraformato, era stato seminato un gran numero di piante e di alghe di tutte le specie per riempire quanto più in fretta possibile tutte le nicchie ecologiche disponibili e incrementare al massimo la produzione di ossigeno e l’assorbimento dell’anidride carbonica, ma poi ci si era occupati soprattutto delle aree destinate alla coltivazione o dove c’erano risorse minerarie o idrocarburi o minerali radioattivi che potessero essere estratti e utilizzati, e tutto il resto era stato lasciato inselvatichire.
La Terra e Venere, sostenevano i planetologi, in origine erano stati due pianeti praticamente gemelli, con una massa e un’attrazione gravitazionale molto simili e una composizione chimica non troppo differente, almeno fino a quando quella terrestre non era stata profondamente modificata dall'emergere della vita e dei processi metabolici degli esseri viventi. Quel che faceva la differenza tra l’uno e l’altro era la distanza dal Sole e quindi la temperatura, che sulla superficie di Venere era stata di qualche centinaio di gradi, sufficiente per distruggere le molecole complesse e qualsiasi forma di vita. Quando la temperatura si era bruscamente abbassata, piante e microrganismi anaerobi, gli stessi che avevano alterato radicalmente l’atmosfera terrestre, vi erano stati trapiantati per fare lo stesso: mangiare migliaia di tonnellate di anidride carbonica, e generarne altrettante di ossigeno come scarto metabolico.
Hal Doren si guardò intorno: nessuna delle piante che lo circondavano era di origine non terrestre eppure, forse a causa di piccole differenze di gravità, luminosità, composizione del suolo, crescevano in forme che i loro avi terrestri non avevano mai avuto.
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