Il viaggio all'interno degli archivi televisivi alla ricerca di idee da riproporre (invece di tentare l'ardua strada del nuovo) continua senza sosta: non solo la NBC ha dato la luce verde al bravissimo Bryan Fuller (Pushing Daisies) per girare il pilot di una nuova versione dei Munsters (qualcuno li ricorda?), ma Bryan Singer ha in mente di creare la sua personale visione di Battlestar Galactica, ignorando la versione di Ron Moore.

Solo che in questi giorni è emerso un altro progetto che starebbe molto a cuore al regista di I soliti sospetti (nonché un paio di piccoli film su persone mutanti) ed è un'idea che va a toccare un caposaldo degli anni Settanta: L'uomo da sei milioni di dollari. Vi siete ripresi dallo shock? State già caricando il moschetto per partire all'attacco?

Per chiunque Lee Majors è l'unico e solo colonnello Steve Austin, ricostruito con parti bioniche dopo un tragico incidente nella serie di culto andata in onda dal 1974 al 1978 sulla ABC, seguita da ben tre film tv in cui Austin si riuniva con Jaime Sommers (Lindsay Wagner) e dove veniva anche introdotta una nuova donna bionica, una giovane attrice di nome Sandra Bullock. Alla fine i due eroi bionici si sposavano (nel 1994, cioè vent'anni dopo, un findanzamento davvero lungo) e vivevano felici e contenti.

Almeno fino al novembre 2011, quando cominciano a girare nuove voci. A riportarle è Airlock Alpha: secondo il sito il regista Bryan Singer, oltre a voler creare la sua personale versione dei fatti su Battlestar Galactica ripartendo da zero, avrebbe un piano ancora più ambizioso: ricostruire l'uomo da sei milioni di dollari, al cinema.

Ovviamente i tempi cambiano e sei milioni di dollari non sono sufficienti per una tecnologia robotica così sofisticata, per cui il film si dovrebbe intitolare L'uomo da sei miliardi di dollari. Singer ha in mente un volto ben preciso per Steve Austin: Leonardo di Caprio, a cui morire in Titanic (scusate lo spoiler) ha evidentemente portato fortuna. Naturalmente non c'è ancora niente di scritto, ma Di Caprio è già al corrente dell'idea di Singer, tutto sta a vedere come e se si concretizzerà il progetto.

Per il regista il piano è di approfondire la storia di Austin, andando alle radici: di fatto la serie era basata sul romanzo Cyborg di Martin Caidin datato 1972, che ebbe anche tre seguiti: Operation Nuke, High Crystal e Cyborg IV. Il tono dei romanzi originali era più cupo di quello scelto per il telefilm ed è esattamente quello a cui si vuole ispirare Singer.

Il progetto ha già l'appoggio dei potenti fratelli Weinstein, che hanno vinto l'asta per i diritti del concept della serie e rientra nei progetti in corso dell'occupatissimo Singer.

A voi piacerebbe vedere L'uomo da sei miliardi di dollari con la faccia di Di Caprio?