Il rapporto tra uomo e natura è sempre stato al cuore del cinema di John Boorman, il regista di Un tranquillo weekend di paura (1972) e di Excalibur (1981). Ed è ancora questo archetipico scontro di civiltà a costituire uno dei fili conduttori del suo film di fantascienza, Zardoz, che torna adesso in dvd in un'edizione esclusiva distribuita da Koch Media insieme a una monografia curata da Filmaker's magazine sulla pellicola. Uscito nel 1974, Zardoz racconta la ribellione di Zed (Sean Connery) in un futuro lontano, nel quale l'umanità è regredita a uno stato primordiale e viene tenuta in pugno dai violenti Sterminatori che ubbidiscono ciecamente al verbo di una gigantesca e misteriosa testa volante. Il titolo del film, che è anche il nome di questo enigmatico dio, è un gioco di parole che si rifà al Mago di Oz (The Wonderful Wizard of Oz), di cui Zed cercherà di andare oltre gli inganni, in una favola fantastica, un mito in chiave post-apocalittica che da una parte descrive la tensione dell'uomo verso la conoscenza, dall'altra celebra il trionfo dell'istinto sulle derive più aberranti della razionalità.

Sean Connery nei panni di Zed
Sean Connery nei panni di Zed

È Zed a squarciare il velo di Maya che divide gli uomini in schiavi e in Bruti. Questi ultimi si considerano una razza superiore con la missione di soggiogare gli inferiori, mentre non si accorgono di essere a loro volta strumenti nelle mani degli immortali, dall'esistenza adagiata in una condizione di noia sterile, oppressiva e sprezzante nei confronti di tutti coloro che non appartengono alla casta degli Eletti. Seminando dubbi, ricercando verità, abbattendo gli idoli, Zed porterà avanti la sua rivoluzione restituendo un senso alla vita, da condurre non in un empireo di astratta perfezione, ma al fianco dell'amata Consuella (Charlotte Rampling), nell'accettazione della forza dei sentimenti e dei limiti della condizione umana. Girato a basso budget, senza l'ausilio di strabilianti effetti speciali, Zardoz è intessuto di rimandi cinematografici e letterari, che il libretto accluso nella confezione aiuta a esplorare, sottolineando la necessità, a quasi quarant'anni dal debutto sul grande schermo, di un ripensamento critico che non sia limitato al richiamo ideologico e alle pur evidenti analogie, che tanto colpirono il pubblico dell'epoca, fresco della visione dei due capolavori della fantascienza datati 1968: Il pianeta delle scimmie di Franklin J. Shaffner e 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. Zardoz quindi come film da riscoprire, non solo come gesto nostalgico, ma perché, suggerisce il critico Luigi Sardiello, direttore di Filmaker's magazine, forse oggi ancora meglio che allora esempio di una fantascienza tanto povera di soldi quanto ricca di idee e di stimoli.

Il dvd di Zardoz è disponibile da questa settimana in libreria e nei negozi home-video a €14,99, oltreché distribuito insieme alla rivista a tutti gli abbonati. Tra i contenuti extra: una galleria di immagini, il trailer cinematografico originale e il commento audio del regista John Boorman, che ha anche scritto e prodotto il film.

Sinossi del dvd. In un futuro lontano, una potente colonia di esseri immortali domina la comunità con l’aiuto di violenti Sterminatori. Il titolo della pellicola, Zardoz, deriva dal celebre libro di favole di Frank L. Baum del 1900, The Wonderful WiZARD of OZ (Il meraviglioso mago di Oz), e la storia - ambientata nell’anno 2293 - è un misto di fantascienza filosofica e cerebrale. Sean Connery interpreta Zed, capo della tribù degli Sterminatori che si ribella per seminare la conoscenza della mortalità, i dubbi sulla vita e distruggere l’illusione.