Il CinemaCon di Las Vegas è passato velocemente da un evento per i proprietari di sale cinematografiche a una vetrina per i prossimi progetti cinematografici e televisivi, con la presenza tanto del cast quanto dei registi coinvolti.

Ma nessuno dei progetti presentati ha fatto tanto rumore quanto quello annunciato dalla Warner Bros nella serata di ieri.

Anticipato dalle note di Così parlò Zarathustra nel buio assoluto, sullo schermo il pubblico ha visto prima apparire un'inquadratura dello spazio, mentre un oggetto si avvicinava partendo da molto lontano.

Quando finalmente arrivava in primo piano si scopriva il famoso monolito di 2001 Odissea nello spazio, accompagnato da un suono potente e terrificante, seguito da una scritta: il 2001 era solo l'inizio.

Ed ecco comparire sul palco due nomi destinati a dare una nuova direzione non solo al capolavoro di Stanley Kubrick, ma ai romanzi del venerato Arthur C. Clarke.

Neill Blomkamp

Ci ha pensato Kevin Torosake, CEO della major, a presentare il regista di District 9, il quale ha svelato un progetto cominciato già l'anno scorso, quando era evidente che il suo piano per un sequel di Alien non avrebbe preso forma.

Il regista sudafricano ci ha tenuto a sottolineare l'amore profondo nei confronti delle opere dei due geni e di come tutto il team creativo ci si sia avvicinato con assoluto rispetto per le fonti originali.

Il piano è ambizioso: aggiornare 2001 ai nostri tempi: l'anno è il 2070 e il ritrovamento del monolito avverrà su Marte, dove è stata creata una colonia umana permanente. Anche qui partirà il segnale, ma con una direzione imprevista, Alpha Centauri. E non solo, il monolite comunica anche i dati necessari per creare un wormhole per raggiungerlo.

Eppure anche questo sarà solo l'inizio, perché dal sistema stellare arrivano multiple risposte.

Neill Blomkamp ha dichiarato di avere messo a punto l'intera struttura narrativa della saga cinematografica e di avere già scritto la sceneggiatura del primo capitolo, del quale sarà anche regista, anche se deve ancora decidere se tornare per i capitoli seguenti.

JJ Abrams

La seconda sorpresa è stata l'arrivo di Abrams in qualità di produttore televisivo.

La Bad Robot si occuperà di realizzare ben due spin-off televisivi: un prequel ambientato su Marte all'epoca della realizzazione della colonia, e qualcosa di più di un sequel, un vero e proprio flashforward ambientato tremila anni nel futuro, per raccontare gli eventi seguenti il primo contatto con entità che nelle parole di Abrams:

Non sono alieni né creature che noi umani avremmo mai potuto immaginare.

Purtroppo, aggiunge, nel futuro c'è solo guerra nello spazio e il piano è di raccontare attraverso i film e la serie prequel come si sia arrivati a una guerra universale.

Il titolo del primo film è già stato svelato: 2070 Awakenings, mentre la data di uscita prevista nelle sale è il lontano 31 marzo 2020, esattamente tre anni dopo l'annuncio avvenuto ieri sera. Per le serie dovremo aspettare un po' meno: il prequel arriverà sulla HBO già nel aprile 2018 e racconterà i primi due anni dell'insediamento umano, mentre la serie sequel è ancora nelle prima fasi di realizzazione e non ci sono date confermate.

2001 Odissea nello spazio diventerà 2070 Awakenings: voi che ne pensate, la saga concepita da Arthur C. Clarke si presta a un restyling moderno?