Non si tratta di propugnare l’idea, dal sapore superato, di un’italianità autarchica, che guarda sé stessa stando fuori dal resto del mondo. L’apartheid è stato un fenomeno sudafricano che però è entrato nell’immaginario del pianeta intero, grazie alle immagini e alla tenacia di gente come Nelson Mandela. Si tratta di capire se anche noi, nel nostro spazio, abbiamo fenomeni, positivi e/o negativi, che possiamo veicolare nell’immaginario cinematografico. E unire questo alla visione di una fantascienza pulita, recuperata nel suo significato di “speculazione di idee scientifiche”. Difficilmente un film di fantascienza italiano diventerà famoso nel mondo; ma potrebbe almeno attirare l’attenzione del grande pubblico, e far capire che anche fantascienza è cinema vero.