È nelle sale italiane il sequel di Iron Man, film prodotto dalla Marvel Studios e diretto ancora da Jon Faveau. Per questo nuovo capitolo dell'uomo di Ferro, il regista ha affermato di non aver dovuto affrontare le difficoltà del primo episodio dove c’era la necessità di presentare i personaggi e ambientazione a scapito dell’azione. Nel nuovo capitolo quindi, sono approfonditi alcuni aspetti della personalità egocentrica del protagonista Tony Stark, senza tuttavia nulla togliere al ritmo dell’azione che è tambureggiante anche grazie a un intreccio ricco di subplot e di personaggi comprimari di grande spessore.

Molte le novità dell’episodio, a cominciare dal cast che si è arricchito di star di grande livello: accanto ai confermati protagonisti Robert Downey Jr. (Iron Man) e Gwyneth Paltrow (Segretaria), figurano attori del calibro di Sam Rockwell, Scarlett Johansson e Samuel L. Jackson, mentre Jon Faveau si è ritagliato un piccolo cameo. La parte del cattivo, invece, è stata affidata – con grande efficacia, almeno da quanto emerge dalla visione dei trailer – a un cupo Mickey Rourke, che interpreta il ruolo del pericoloso terrorista russo Ivan Vanko.  Altra minaccia che incombe su Tony Stark è Justin Hammer, un magnate delle armi concorrente impersonato dal già citato Sam Rockwell, reduce dalla convincente interpretazione del protagonista di Moon (D. Jonson, 2009).  Scarlett Johansson si cimenta, infine, nel ruolo della nuova assistente di Tony Stark, Natasha Romanoff, tratteggiando i caratteri di un’ambigua femme fatale destinata a incidere sugli equilibri della sfera affettiva dell’eroe metallico, e non solo… 

Anche l’armatura di Iron Man è stata rivisitata: in mezzo al petto campeggia ancora l’immancabile dispositivo energetico circolare, si possono tuttavia notare alcuni cambiamenti della silhouette, come l’eliminazione delle spalline e delle pinne aerodinamiche poste sopra gli avambracci. In altri termini, il costume è stato snellito, ma non sono state fatte modifiche appariscenti, evitando di snaturarne il look originario del fumetto.

La trama del nuovo episodio, scritta dallo sceneggiatore Justin Theroux, è incentrata sulle nuove responsabilità piombate addosso a Tony Stark dopo che alla fine del primo episodio ha rivelato (imprudentemente?) la sua doppia identità e quindi il suo legame  indissolubile con la figura di Iron Man. Benché i generali dell'esercito americano e l’opinione pubblica premino perché Tony Stark e la sua armatura d’acciaio si mettano al servizio dell’esercito, lui rifiuta di utilizzare la sua formidabile invenzione per fini militari. Anche i demoni del passato del padre, con trascorsi tutt’altro che cristallini alla guida delle Stark Industries, incombono sulla coscienza del nostro eroe, spingendolo in questa direzione. Il colonnello del corpo speciale dello S.H.I.E.L.D., Nick Fury, interpretato da Samuel L. Jackson, riesce tuttavia a coinvolgerlo in una missione alla caccia di una banda di terroristi. In tale occasione Tony Stark si scontra con la poco raccomandabile figura di “Whiplash” (Mickey Rourke), un personaggio che ha riprodotto un suo dispositivo energetico circolare del tutto simile a quello di Iron Man e che si avvale di due fasci energetici ad altissima tensione, che brandisce come fruste contro il suo avversario. Le minacce non finiscono qui: al multimiliardario inglese Justin Hammer, concorrente di Tony Stark, si affianca il “Warmachine”, un nuovo guerriero d’acciaio costruito dal colonnello James 'Rhodey' Rhodes, che ha rubato gli schemi progettuali di Iron Man dai laboratori delle Stark Industries …