Il film

Dopo tre anni di lavorazione, nel 1981 uscì il film d'animazione ispirato alle storie della rivista, articolato in 7 episodi più un prologo/epilogo, ciascuno dei quali prodotto da una diversa casa di animazione. L’interò progetto previde il considerevole budget di 9.300.000 dollari.  A coordinare il progetto, il mestierante del cinema d'animazione Gerald Potterton, che era stato animatore in Yellow Submarine.

Lo scopo di Leonard Mogel e Ivan Reitman, che ne furono i produttori era proprio quello di portare al cinema lo stesso spirito della rivista su carta, presentando quindi storie fantascientifiche e fantasy caratterizzate da un ampio uso di sesso e violenza. Pur tuttavia, la versione cinematografica attenuò i contenuti rispetto alla versione cartacea: per esempio nella riproduzione del fumetto Den, non si vedono i genitali maschili come nella sua controparte stampata. Questo non impedì alla censura di proibire la visione del film ai minori di 14 anni. 

Il film era in ogni caso assolutamente dirompente rispetto al panorama del cinema d'animazione dell'epoca, che presentava i film Disney del loro periodo peggiore e qualche interessante produzione di Ralph Barsky, come lo sfortunato adattamento de Il signore degli Anelli. Tra gli attori che diedero le voci al film originale troviamo John Candy, Harold Ramis, Eugene Levy e lo stesso Reitman. La pellicola non tradisce la sua origine fumettistica underground, anche se i singoli episodi del film sono costruiti con sceneggiature che cercano, pur nei limiti della lunghezza degli episodi, di non lasciare punti in sospeso. Lo stesso prologo/epilogo che fa da collante narrativo agli episodi è un tentativo di non spiazzare lo spettatore medio dei cartoni, forse non preparato alla discontinuità stilistica. Tale discontinuità è uno dei pregi del film, che riproduce fedelmente l'esperienza di lettura di una rivista antologica.

Il prologo del film vede il ritorno a casa di un astronauta, che porta sulla Terra una sfera verde. Nel primo episodio, una volta a casa viene da questa ucciso, polverizzato davanti agli occhi di sua figlia. La sfera è il Loc-Nar, un'entità malefica che prova un sadico piacere a raccontare le sue malefatte, perpetrate in ogni luogo ed ogni tempo. La sfera narra diversi episodi, diversi l'uno dall'altro per stile e autore, ma accomunati dal successo che le storie originali avevano precedentemente ottenuto sulla rivista. Assistiamo quindi alle avventure di un tassista in una invivibile New York del XXI° secolo; alle peripezie di un giovane studente dinoccolato trasformatosi in un prestante eroe mitologico; l'impossibile salvezza di un imputato ad un processo che lo vede già condannato; la fine tragica di un pilota di bombardiere americano infestato da zombi; le disavventure di una procace segretaria governativa prelevata da un equipaggio di alieni debosciati; la battaglia di un'eroina in un mondo lontanissimo contro lo stesso Loc-nar, episodio direttamente collegato con la cornice del film e la bambina protagonista.

Questo l'elenco degli episodi, con i relativi autori, rispettivamente di testo e disegni:

1.    Intro (Dan O'Bannon, Thomas Warkentin)

2.    Grimaldi (Harold Whitaker)

3.    Harry Canyon (Dan Goldberg, Len Blum)

4.    Den (Richard Corben)

5.    Captain Sternn (Berni Wrightson)

6.    B17 (Dan O' Bannon, Barrie Nelson)

7.    So Beautiful & so dangerous (Angus McKie e Neal Adams)

8.    Taarna  (Dan Goldberg e Len Blum)

Il film non fu un grande successo di botteghino, ma per quanto sia rimasto di culto, è stato seminale sia per il cinema successivo che per il mondo della musica. Il personaggio del mite tassista, cui si cela un uomo d'azione, è stato probabilmente ripreso da Luc Besson per Il quinto elemento. L'episodio Zombi story B-17, fu scritto negli anni Settanta da Dan O'Bannon, e ricorda in nuce il soggetto che lo stesso autore scrisse per il film Alien.

Ricordiamo inoltre che Ivan Reitman produsse e diresse poi il film di successo come Ghostbuster, nel quale tra i protagonisti c'era Harold Ramis, che diresse poi il piccolo capolavoro fantastico Ricomincio da Capo.

In Italia il film non ebbe migliore fortuna. Bistrattato dalla distribuzione, uscito nell'inverno 1982, fu ritirato dopo due sole settimane di proiezione per ritornare poco tempo dopo "a grande richiesta" in una sala della capitale per poi circolare in quelle del circuito d'essai.

La colonna sonora

L'edizione video VHS apparve più di dieci anni dopo, in seguito a controversie legali sui diritti della colonna sonora. Questa prevedeva una partitura orchestrale scritta e diretta da Elmer Bernstein, mai pubblicata su disco, e una ottima compilation di brani rock, pop e ovviamente Heavy Metal, di alcuni dei migliori artisti del genere, tra i quali Sammy Hagar, che sarebbe poi diventato il front-man dei Van Halen, i Black Sabbath, i Devo e i Blue Öyster Cult, una band i cui testi delle canzoni, scritti da Sandy Perlman erano dei veri e propri racconti di fantascienza.  Questo  l'elenco dei brani:

1. Heavy Metal (Sammy Hagar) (3:50)

2. Heartbeat (Riggs) (4:20)

3. Working in the Coal Mine (Devo) (2:48)

4. Veteran of the Psychic Wars (Blue Öyster Cult) (4:48)

5. "Reach Out (Cheap Trick) (3:35)

6. Heavy Metal (Takin' a Ride) (Don Felder) (5:00)

7. True Companion (Donald Fagen) (5:02)

8. Crazy (A Suitable Case for Treatment) (Nazareth) (3:24)

9. Radar Rider (Riggs) (2:40)

10. Open Arms (Journey) (3:20)

11. Queen Bee (Grand Funk Railroad) (3:11)

12. I Must Be Dreamin' (Cheap Trick) (5:37)

13. The Mob Rules (Black Sabbath) (2:43)

14. All of You (Don Felder) (4:18)

15. Prefabricated (Trust) (2:59)

16. Blue Lamp (Stevie Nicks) (3:48)

I brani Through Being Cool dei Devo e E5150 dei Black Sabbath, pur presenti nel film non sono compresi nel disco della colonna sonora del film.