Per un errore del padre all'anagrafe scozzese, si chiama Iain Banks. Lui però quella M. fra nome e cognome non se l'è voluta lasciare alle spalle. E quando è diventato famoso, dopo aver pubblicato tre romanzi, l'ha tirata di nuovo fuori per il suo primo lavoro di fantascienza (Pensa a Fleba, 1987).
Oggi Iain Menzies Banks (questi i suoi due nomi, nelle intenzioni paterne) è uno dei più affermati scrittori di genere. E anche non di genere, visto che non ha mai abbandonato il mainstream. L'ultima fatica risale all'anno scorso. S'intitola The Steep Approach to Garbadale ed è una saga familiare in cui non mancano forti spunti polemici contro gli Stati Uniti e le sue colpe in politica estera. Non è stato al momento tradotto in Italia.
Per la verità non è stato tradotto nemmeno l'ultimo romanzo di fantascienza, Matter (2008), il quale riprende il Ciclo della Cultura (a otto anni di distanza da Volgi lo sguardo al vento). La 'Cultura' è un universo utopico in cui l'uomo ha sconfitto la morte e la scarsità delle risorse. Una società stabile, all'interno della quale si muovono però personaggi che si occupano (non sempre in maniera trasparente) dei rapporti con altre civiltà (se ne parla diffusamente http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/10464/banks-ritorna-all-universo-della-cultura/).
In ogni caso, per chi volesse conoscere meglio Iain M. Banks (e Iain Banks), sono stati recentemente aperti sia un nuovo sito (www.iain-banks.net) sia un nuovo forum dei fan (www.iainbanksforum.net).
Se poi qualcuno volesse accostarsi all'autore evitando di imbarcarsi nel pur impegnativo Ciclo della Cultura (8 i romanzi in totale), l'editrice Nord ha pubblicato quest'anno Criptosfera, opera singola, la cui trama contiene in nuce i grandi temi dell'autore.
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