Intorno alla metà degli anni Cinquanta vennero compiute numerose crociere aeree sul
Nella primavera del 1961, ultimate le prove al banco dei turbogetti collegati al reattore di alimentazione e confermata l’efficacia degli schermi anti-radiazioni sviluppati, tutto era pronto per procedere all’assemblaggio del prototipo destinato al volo inaugurale. Nel maggio dello stesso anno il presidente Kennedy, da poco insediatosi alla Casa Bianca, decretava la cancellazione definitiva di tutte le attività.
I missili intercontinentali si erano dimostrati economici, di semplice costruzione e praticamente inarrestabili da qualsiasi dispositivo di difesa; l’era dei bombardieri strategici volgeva inesorabilmente al tramonto. Se dieci anni prima fossero stati disponibili il turboreattore nucleare e i moderni sistemi di controllo avionico, l’aereo atomico sarebbe senza dubbio divenuto una realtà e oggi alcuni esemplari volerebbero nei cieli, anche se questo tipo di propulsione sarebbe limitato ad applicazioni militari come avvenuto in campo navale. Il momento magico era passato e alla Corazzata dei Cieli non restava che rientrare mestamente nell’hangar dei sogni in compagnia degli Zeppelin e dei grandi idrovolanti oceanici, giganti ormai dimenticati per sempre.
Resta una domanda a cui dare risposta: che cosa era avvenuto dell’aereo nucleare sovietico al centro del clamoroso scoop? Semplicemente non era mai esistito. La conferma arrivò alcuni anni dopo da fonti ufficiali dell’Unione Sovietica che informavano come foto e disegni si riferissero a un bombardiere convenzionale a medio raggio che non aveva mai superato la fase di collaudo. Anche i sovietici avevano condotto ricerche analoghe a quelle descritte, ma queste erano state interrotte con l’avvento dei missili.
Chi avesse organizzato una tale bufala e a quali fini, lo lasciamo invece come gioco di dietrologia alla fantasia dei Lettori.
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