È stata pubblicata la seconda edizione, riveduta ed ampliata, del libro Il mito dell’11 Settembre e l’Opzione Dottor Stranamore” di Roberto Quaglia. 500 pagine, 200.000 parole, centinaia di fotografie, prezzo di copertina 19 euro.
Roberto Quaglia è stato il primo in Italia a parlare di grande inganno riguardo all’11 settembre già fin dalla primavera del 2003, proprio sulle pagine di Delos, con un lungo articolo che poi fu pubblicato anche nel volume Tutto quello che sai è falso, che divenne un bestseller. Ha raccolto un'enorme quantità di materiale che lo ha portato a pubblicare un grosso volume, nel 2006, del quale ora esce la seconda edizione, ancora più ricca e a un prezzo più accessibile.
Le novità, nella seconda edizione del 2007, sono importanti e numerosissime. Ecco un paio di esempi: tutti i dettagli sulla demolizione controllata delle Torri Gemelle, dimostrata dallo scienziato americano Steven Jones; l’aereo caduto in Pennsylvania era in realtà atterrato a Cleveland ed evacuato; tonnellate d’oro sparite dalle fondamenta del World Trade Center – il furto del secolo di cui nessuno parla; le vittime inesistenti: una parte dei passeggeri degli aerei dell’11 settembre non esisteva affatto; la grande truffa dell’influenza aviaria - l’epidemia creata in laboratorio allo scopo di ridurre la popolazione planetaria.
Moltissime nuove informazioni inedite sono finalmente a disposizione del pubblico italiano, nello stile fluente e ricco di mordace umorismo nero di Roberto Quaglia.
Negli ultimi anni la ricerca sui misteri dell’11 settembre ha subito una drammatica accelerata, mentre la percentuale di pubblico che non crede più alla versione ufficiale è un’inarrestabile marea che cresce e mina in modo difficilmente reversibile la credibilità dei mass media tradizionali, i quali sull’argomento hanno colpevolmente taciuto per anni, e che da quando hanno dovuto iniziare ad occuparsene hanno per lo più confuso le acque e sparso disinformazione.
Ulteriori informazioni possonio essere reperite anche sul sito www.mito11settembre.it.
Valerio Evangelisti, autore della prefazione, conclude: Quale che sia stata la vera storia
dell’11 settembre, alla fine del libro e delle sue argomentazioni stringenti, si esce con una convinzione: nessuno, quella storia, ce l’ha mai raccontata per intero. Per tentare di ricostruirla, il libro di Quaglia si rivela indispensabile.
Roberto Quaglia è noto al pubblico italiano soprattutto per il saggio breve Tutto quello che avresti voluto sapere sull’11 settembre (e su tutto il resto) e non hai mai osato chiedere, contributo di apertura del bestseller Tutto quello che sai è falso. Scrittore eclettico e originale, ha pubblicato all’estero numerose opere di fantascienza. Ha collaborato per anni al portale Fantascienza.com come saggista con la rubrica Pensiero stocastico. Informazioni più dettagliate sono disponibili in rete all’indirizzo www.robertoquaglia.com.
Per chi fosse interessato, Roberto Quaglia sarà presente all’incontro con Webster G. Tarpley a Milano, venerdì 16 novembre, a Bologna, sabato 17 novembre e (probabilmente) Roma, domenica 18 novembre.
Il mito dell'11 settembre e l'opzione Dottor Stranamore di Roberto Quaglia (2a edizione, 2007) PonSinMor, 2007, pagg. 504, Euro 19.
88 commenti
Aggiungi un commentoBe', Blondet non è certo uno particolarmente cortese né sottile, ogni tanto vedo la roba che scrive e il più delle volte lo manderei al macero senza troppe storie.
Il punto è che l'articolo in questione si sofferma sul tipo di discorso che fa Quaglia - e che forse era più evidente nell'articolo pubblicato su Delos che non nel libro - che non riguarda tanto l'accertamento della verità nascosta, quanto una visione dall'esterno di tutto quanto il fenomeno 11 settembre visto come spettacolarizzazione, o addirittura come spettacolo esso stesso.
S*
Ah!!!! ma su questo punto non si può che essere d'accordo (almeno credo), ma francamente quella era la parte dell'articolo che mi interessava meno, perchè mi sembrano constatazioni scontate e ovvie, queste elucubrazioni si potrebbero fare (è sono state fatte) anche per l'omicidio Kennedy piuttosto che per il caso Moro.
saludos
Credo che ormai la ricerca dei cosiddetti teorici dell'autoattentato sia andata avanti abbastanza spedita, mentre i difensori della versione ufficiale sono rimasti a discutere di pod e stupidaggini varie, oppure si sono messi loro a fare le domande ai teorici dell'autoattentato, mentre sarebbero loro che, come spiegato in questo sito "Bufalattivissimo" di splinder dovrebbero ancora davvero rispondere non solo delle falle della versione ufficiale, ma anche delle falle delle loro indagini... e dei loro "falli"
Ciao Katja,
il sito di Paolo Attivissimo è un sito serio e le risposte che dà sono tutte documentate e precise. I complottisti finché fanno domande va bene, ma poi dovrebbero anche accettare le risposte che vengono date. Quando invece le risposte le danno loro, in genere accumulano tante scemenze da far accaponare la pelle. I teorici dell'autoattentato hanno accumulato un milione di teorie quasi tutte in contrastro tra loro e spesso con se stesse. Se questo vuol dire andare spediti, meglio restare fermi, grazie.
S*
Credo che dipenda tutto da come affrontiamo personalmente il tema, chi ha pregiudizi o comunque degli schemi costituiti (anti o pro americano ect.) prenderà le varie asserzione per buone in un senso o nell'altro, magari senza analizzare (sempre che ne abbia la possiblità) nel merito le varie affermazioni, per cui alla fine si rimarrà sempre nell'ambito della soggettività, l'obiettività rimarrà sempre una chimera.
zaludozzz
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