Violento, disperato, estremamente dark, Sweeney Todd è un film complesso, reso ancora più difficile dalla colonna sonora presa dal musical originale di Stephen Sondheim.

Una storia di vendetta e di violenza, in cui un barbiere condannato ingiustamente e che si è visto sottrarre tutto da un giudice corrotto della Londra vittoriana, attende anni per provare ad ucciderlo.

Una tragedia greca in piena regola in cui si passa dalla ricerca del redde rationem alla preparazione di banchetti a base di pasticci di carne umana, estratta dai cadaveri degli inconsapevoli clienti del 'demoniaco barbiere di Fleet Street'.

Una trama di corruzione e violenza in cui Burton, in maniera geniale, costruisce una storia d'amore disfunzionale tra un uomo votato al bagno di sangue e una locandiera pronta ad uccidere pur di averlo tutto per sé.

Insolito e volutamente sopra le righe, il film è circonfuso della nebbia della Londra di due secoli fa che avvolge un inferno fatto di piccoli soprusi e grandi violenze.

Nonostante lo humour di Tim Burton mitighi i momenti più cruenti e giochi ironicamente ed in maniera enfatica con i cliches dei racconti di Dickens (come quando un bambino viene condannato all'impiccagione...) Sweeney Todd resta un film particolarmente difficile per la sua mancanza di ottimismo e, soprattutto, per il suo essere sprofondato in un gioco di odio cieco, dove nulla sembra giovare ai protagonisti, ognuno perso nel proprio mondo a covare sogni di vendetta o di amore disfunzionale.

Un lento scivolare nell'odio più feroce con tanto di colpi di rasoio in primo piano, con l'elemento splatter che prende il sopravvento sul racconto della psicologia dei personaggi.

In alcuni momenti il film rasenta il capolavoro con, su tutti, la sequenza del sogno d'amore e dell'impossibile matrimonio tra Sweeney Todd e la Mrs. Lovett interpretata da una straordinaria Helena Bonham Carter, che sembra una fuga luminosa verso una fantasia borghese in grado di rassenare l'incubo urbano.

Il regista, però, mette volutamente da parte il tono onirico e brillante della sua narrazione (in cui il suo cinema trova sempre momenti notevolissimi) concentrandosi sul tema della vendetta senza possibilità di appello.

Un musical horror coraggioso e originale il cui unico limite sembra essere, paradossalmente, la fedeltà ad una trama che avrebbe meritato il colpo di genio per diventare indimenticabile. Alla fine, infatti, alcuni personaggi chiave restano un po'sospesi e non sono veramente spinti oltre ogni limite come, a quel punto, sarebbe lecito attendersi.

Facendo un paragone irriverente, è un po' come nel Don Giovanni di Mozart secondo l'idea che ne aveva Gustav Malher come direttore d'orchestra. Il musicista, infatti, non eseguiva mai il finale che seguiva dopo il precipitare di Don Giovanni all'inferno considerando l'opera un dramma e non una commedia drammatica. Lo stesso è Sweeney Todd che nel finale iperdrammatico e nell'orgia di sangue e violenza, non sembra trovare la consacrazione dell'idea alla base dell'intera pellicola.

Un personaggio chiave come la figlia, ad esempio, resta un testimone inconsapevole di quello che accade. Un'ulteriore scena dal tono brillante 'alla Tim Burton', invece, avrebbe ricondotto questo film al giusto equilibrio tra commedia e dramma, così come è la vita, ma - soprattutto - avrebbe portato la pellicola a discostarsi dalla prevedibilità di un finale pessimista e senza via di scampo. Ovviamente, è bene chiarirlo, qui nessuno suggerisce l'happy ending. Soltanto che l'equilibrio che caratterizza un film denso di temi per più di metà, viene progressivamente sbilanciato a favore di una soluzione splatter sicuramente brillante, ma, sinceramente, un po' deja vu proprio perché caratteristica di ben altre tragedie che continuano ad essere rappresentate (giustamente) da millenni.

Da un genio conclamato come Tim Burton, invece, sarebbe stato lecito attendersi qualcosa di più dal punto di vista dell'invenzione narrativa e non solo da quello della messinscena gotica e dark di cui, sappiamo, è Maestro assoluto.

Un film estremamente interessante, ma complesso di cui bisogna ammirare talento e coraggio anche in virtù delle interpretazioni eleganti e riuscite di tutto il cast su cui svettano Johnny Depp e Helena Bonham Carter in grado di portare sullo schermo una coppia al tempo stesso patetica, inquietante ed esilarante.