Costruito e arredato il nuovo club su Amberaldus, il 4 giugno c’è stata la nuova inaugurazione, con un altro doppio evento: la presentazione del romanzo Infect@ di Dario Tonani e l’apertura di una mostra di copertine di Urania realizzate dall’illustratore Franco

Eliver tra Franco Brambilla e Dario Tonani
Eliver tra Franco Brambilla e Dario Tonani
Brambilla, tra cui ovviamente anche copertina di Infect@.http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/9503/

Nè l’uno nè l’altro erano mai entrati in SL, ma grazie anche all’aiuto di Doralys - amica del TenForward entrata per l’inaugurazione del club e ormai quasi veterana – sia Dario che Franco hanno fatto la loro parte nell’evento senza intoppi, presentando il proprio lavoro e rispondendo alle tante domande degli intervenuti, circa una ventina.

Qualche piccolo intoppo invece ce lo ha dato, ancora una volta, la SIM. Quasi vittima di una sorta di maledizione digitale, Amberaldus – sempre tranquilla, performante e poco frequentata – quella sera era preda di un fastidiosissimo lag, una sorta di fenomeno di dilatazione temporale che dava la sensazione come di camminare a rallentatore, immersi nella melassa. In questo caso c’era ben poco da fare, a parte aspettare che i Linden riavviassero il server che reggeva la SIM. Cosa che è avvenuta prontamente... il giorno dopo.

Organizzare eventi su Second Life, stavo imparando, significava fare i conti con una lunga serie di circostanze imprevedibili e qualcuna più prevedibile ma non meno fastidiosa. Tra la chiusura periodica della Server Grid – quel gran numero di computer collegati tra loro su cui gira tutta Second Life – per gli interventi di manutenzione programmata, i riavvii a cascata di tutte le isole e della Mainland, i vari singhiozzi delle singole land, il lag strisciante e le SIM piene, c’era veramente da stare molto attenti.

Immaginate che imbarazzo se avessi organizzato un evento e gli ospiti, al loro arrivo, si fossero trovati la porta chiusa in faccia.

Beh, ci è successo anche quello, in occasione dell’evento successivo, il 24 luglio: la presentazione del romanzo di Giovanni “X” De Matteo, fresco vincitore del Premio Urania. Ne siamo usciti a testa alta, con una manovra decisamente rocambolesca.

http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/9684/

Un momento dell'incontro con Giovanni "X" de Matteo
Un momento dell'incontro con Giovanni "X" de Matteo
Erano giorni che preparavo il club all’evento, con un nuovo allestimento a tema Connettivista: le copertine di Next, la biografia dell’autore, il racconto da scaricare, perfino il file audio con la lettura recitata del loro Manifesto. Un lavoraccio, ma era venuto molto bene.

L’autore, l’ultima volta che l’avevo visto, era più o meno pronto al suo momento di gloria digitale: l’avevo allenato per una mezz’ora e vestito di tutto punto per la presentazione. Sempre niubbo era, certo, ma in modo non troppo evidente. Poi l’avevo lasciato in compagnia di Leo, un tizio curioso, sporco e vestito di stracci, interessato all’argomento del Connettivismo. Non avevo pensato alle possibili conseguenze di certe dubbie frequentazioni.

La sera della presentazione, dunque, mi sono trovata in ordine: l’ospite vestito da bandito messicano (con tanto di cappellaccio, stivaloni, baffi e occhiali da sole), e la SIM inaspettatamente piena per colpa di un evento concomitante da un vicino. Per l’ospite poco male - dopotutto sarebbe stata la sua immagine pubblica a risentirne, non la mia - ma gli ospiti iniziavano a venire rimbalzati via e questo era grave.