Canal Jimmy ha concluso la trasmissione delle quattro stagioni di Farscape, la serie di fantascienza con protagonisti (tra gli altri) Ben Browder e Claudia Black, attualmente impegnati nel cast di Stargate SG-1. Per diversi anni gli appassionati italiani hanno aspettato che questa serie venisse proposta per poter vedere con i propri occhi se era davvero "la serie che Lucas avrebbe voluto girare" come dicevano gli urli pubblicitari statunitensi.

Effettivamente l'intera storia è estremamente immaginifica e nei primi episodi la presenza di troppi "pupazzi" poteva rendere non facile la fidelizzazione dello spettatore. Ma la trama e soprattutto la libertà creativa che si sono concessi autori, registi, sceneggiatori e attori, ha pagato creando un affresco fantascientifico appassionante.

Negli USA dopo le quattro stagioni regolari (coprodotte anche da Sci Fi Channel) venne poi girata una miniserie conclusiva (beh, abbastanza conclusiva) dal titolo: The Peacekeepers Wars.

Questa miniserie per ora non è stata ancora trasmessa in Italia, e, in verità, non si sa ancora nulla sul suo destino, infatti i diritti sono attualmente detenuti solo dalla casa produttrice dei DVD, e né Jimmy né Fox per ora danno alcuna speranza di acquisto e trasmissione.

A questo punto ci siamo rivolti al Farscape Italian Club nella persona del suo Dominar, Giovanni Casano per alcune domande.

Che reazione avete avuto alla trasmissione della serie in Italia? Il vostro sito ha avuto più contatti?

Dal momento che il FarScape Italian Club ha fattivamente collaborato all'edizione italiana di Farscape, sia televisiva che in dvd, ci aspettavamo in effetti che qualche utente in più seguisse la scia lasciata dal nostro nome nei credits e ci raggiungesse sul web. Parlando di cifre, il nostro sito registrava, il giorno prima della prima trasmissione di "Premiere" il 13 febbraio 2006, 15.897 presenze dalla data di attivazione (aprile 2004), per un totale annuo di 2.346. Al momento attuale, la cifra totale è esattamente raddoppiata (30.617), e le visite annue sono a 17.066. In pratica, negli ultimi sei mesi, abbiamo avuto più visite che nei due anni precedenti, cosa del tutto logica dal momento che, quando il FarScape Italian Club è stato fondato, la serie era assolutamente sconosciuta in Italia e l'unico mezzo vincente per avvicinare nuovi "adepti" erano i nostri sottotitoli amatoriali, realizzati per le edizioni dei DVD inglesi.

L'esplosione nei contatti si riscontra anche nel forum, nel quale siamo passati da 1.373 messaggi totali a 4.530, sempre in aumento.

Il programma del vostro club nei prossimi mesi?

Terminato il primo round di trasmissioni su Jimmy, che ha richiesto un notevole sforzo da parte del club sia prima della messa in onda (tramite un capillare lavoro di collaborazione alle traduzioni) che durante (con un aggiornamento del sito costante, che assecondasse la velocità della trasmissione giornaliera ed "accompagnasse" i nuovi entusiasti alla scoperta di Farscape tramite l'analisi degli episodi sul forum), ci si dedicherà con più costanza alle iniziative del club - che quest'anno hanno compiuto l'inizialmente insperato "miracolo" di contattare e invitare per Jimmy e per la Deepcon Anthony Simcoe, uno degli attori protagonisti di tutte le stagioni di Farscape - e alla gestione dei Soci, nonchè a continuare a tessere l'importantissima rete di contatti che, partendo dal legame stretto nel 2004 con Virginia Hey (ovvero la sacerdotessa azzurra Zahn), ospite il prossimo anno della Deepcon 2007, prima Socia Onoraria del Club, e passando dai Signal Room (gruppo rock australiano di cui fanno parte Anthony Simcoe - Ka D'Argo - e Wayne Pygram - Scorpius/Harvey) ci ha permesso di interloquire con le persone giuste, nel modo giusto. Al tempo stesso, il Club proseguirà la sua collaborazione con la Passworld per l'edizione italiana dei cofanetti dvd di Farscape, il secondo volume dei quali è previsto in uscita per il 22 settembre 2006.

Cosa pensate di fare per "spingere" a trasmettere la miniserie conclusiva?

La miniserie The Peacekeeper Wars, oltre ad essere una fantastica ed epica cavalcata negli eventi successivi al season finale della quarta serie, Bad Timing, è anche in certo senso un film a se stante, che conclude e chiude molti archi narrativi ma lascia aperte molte porte per un auspicabile e quanto mai desiderato futuro di Farscape. La miniserie, nata grazie all'intervento di fan organizzati e battaglieri, riuniti sotto l'egida dello storico movimento Savefarscape, è stata realizzata circa un anno e mezzo dopo la cancellazione improvvisa dello show, e purtroppo questo iato ha fatto sì che fosse considerata, a tutti gli effetti, qualcosa "a parte" rispetto alla serie. Tutto ciò ha permesso che The Peacekeeper Wars venisse venduta da Hallmark Enterteinment in un pacchetto differente, e nel format "già doppiato". Per questo motivo, la mini ha personaggi con voci italiane completamente differenti da quelle che abbiamo imparato a conoscere. Da fan, siamo tuttavia convinti che una realtà dedita alla fantascienza e attenta quanto Jimmy ai contenuti proposti non possa prescindere dalla trasmissione di The Peacekeeper Wars, e, dal momento che i diritti della miniserie sono già stati acquisiti per i dvd in uscita dalla Passworld, che ha già collaborato con Jimmy per quanto riguarda la serie, concentreremo su questa strada ogni nostro tentativo di spingere all'acquisizione e trasmissione televisiva di questo magnifico coronamento della serie.

Domanda finale: perchè vi piace Farscape?

In una splendida intervista che compare anche negli extra del dvd italiano, Lani Tupu (che nel telefilm interpreta il complesso ruolo del capitano Bialar Crais), alla domanda "What makes Farscape, Farscape?" rispondeva "Discovery, wonder, romance and humor". Non ci sono altre serie di fantascienza che racchiudano in sè tutti e quattro questi elementi, alla maniera di Farscape. E certamente, fra le quattro definizioni citate, "wonder","senso di meraviglia", è la più azzeccata e la meno comune.

John Crichton, che risucchiato da un tunnel spaziale si ritrova solo in un universo sconosciuto, dove nulla è come egli lo conosce e nulla funziona come gli è stato insegnato in decenni di ben coltivata sci fi, è davvero il nostro alter ego in una situazione estrema, che basa la sua salvezza e il suo modo di agire su priorità che non sono mai predeterminate, ma sono in divenire dinamico. Come nella vita reale, in Farscape nulla è mai bianco o nero, ma semmai fatto di mille sfumature di colore, e per questo motivo la psicologia dell'equipaggio, su cui assai più di ogni altra serie di fantascienza Farscape è fondata, è in continua evoluzione, in direzioni spesso anche inaspettate. In questo universo senza certezze, il nostro protagonista segue la sua via basando le sue azioni sull'amore per una donna, e sull'incrollabile fiducia in una "famiglia" tanto insolita quanto solida: quella del gruppo di prigionieri in fuga che attraverso il tempo e gli eventi sapranno insegnargli a diventare un uomo migliore.

Aggiungiamo a tutto questo lo splendido lavoro dei marionettisti Henson, che hanno saputo creare personaggi della grandezza di Rygel o di Pilota utilizzando un pupazzo e dei servomotori, e la genialità degli autori degli script, grazie ai quali ogni riga evoca mille pensieri lontani, dalla pop culture di cui John Crichton si nutre alla figuratività di certe espressioni, alla caratteristica tutta particolare di un linguaggio scanzonato e alieno, e otteniamo un mix di genialità e di sentimento, di creatività e di familiarità che sono sicuramente il cuore e l'anima di Farscape.

E noi aspettiamo di vedere la miniserie e magari... altre avventure. Intanto, le quattro stagioni della serie regolare torneranno in replica su Jimmy a partire da novembre.