Da sotto, da lontano, cominciava a sentire muoversi un calore dentro di lui che conosceva. Lo ricacciò indietro istintivamente. Focalizzò i pensieri su Homn. Per quanto umiliato poteva ancora giocarsi qualche asso.- Ma questo è solo il contorno, immagino. Non ti sarai preso tanto disturbo solo per un esperimento su di me. Cosa c'è sotto? Qual è il vero scopo del Progetto T.I.’A.?- Finalmente una domanda interessante. E' una storia lunga ma affermerei che questo è il momento migliore per raccontartela. Così dopo potremo passare alle cose importanti.

Tu non sai quando sia nato esattamente l'Ordine Labirinto, vero? No, non puoi saperlo perché non ci sono documenti scritti di nessun tipo sull'argomento. Però esiste una tradizione orale. Da sempre i Grandi Sacerdoti si tramandano verbalmente la storia del nostro Ordine. Credo ti stupirà sapere che l'Ordine Labirinto ha avuto origine proprio durante un viaggio come questo.

- Quello che ha portato i nostri avi dal pianeta d'origine a Al Arret, immagino.

- Ottima deduzione. Solo che quello fu un viaggio infinitamente più lungo. La tecnologia di allora era molto avanzata in alcuni campi, come l' ingegneria genetica e la biochimica, ad esempio, ma altrettanto carente in altri. Non si conosceva ancora lo stato di "vita sospesa", né tanto meno i motori a spinta ferma, in più non c'era un punto d'arrivo. Nessuno sapeva quanto sarebbe durato quel viaggio. Partirono tre astronavi, per un totale di un milione e mezzo di persone. Tutte le nazioni parteciparono al finanziamento di questo viaggio, uno sforzo immenso per garantire almeno una possibilità di sopravvivenza alla specie umana.

- Ma perché, da cosa stavamo scappando?

Homn abbasso un poco la testa e parlò quasi tra sé e sé. - Da noi stessi, solo da noi stessi. - Poi riprendendo animo continuò. - E' un'altra storia, anch'essa molto lunga. Magari un giorno te la racconterò. In ogni modo, tornando a quel viaggio, ci vollero cinque generazioni prima di arrivare a trovare un'altro pianeta abitabile. Già la seconda generazione dava segni di cedimento psicologico. La mescolanza coatta di varie religioni incominciava a logorare le convinzioni delle persone. Era pressoché impossibile non rimanere influenzati da un simile calderone di culture diverse. Solo che invece di fondersi in una sola nuova religione, come era prevedibile che succedesse, esse si annullarono a vicenda. La gente aveva cominciato a diffidare di tutto ciò che riguardava la vita dopo la morte. Quel continuo essere in viaggio li aveva resi cechi al futuro e all'idea di poter vivere un qualsiasi tipo di vita diversa, sia materiale sia spirituale. Il presente aveva la priorità su tutto. Era meglio non pensare a niente piuttosto che prendere in considerazione l'eventualità di non trovare mai un pianeta su cui sbarcare. Fu a metà della quarta generazione che accadde una cosa che cambiò le sorti di quelle persone.

La sezione per la ricerca trovò finalmente un pianeta adatto su cui sbarcare. Solo i quattro Supervisori n’erano a conoscenza e si guardarono bene dal diffondere tale notizia. O meglio, la notizia fu diffusa ma sotto forma di profezia.

- Stai sostenendo che i quattro Supervisori hanno fondato su questa menzogna l' Ordine Labirinto?

- Fu un'idea geniale. Misero in giro la voce che un uomo in una delle sezioni più mal ridotte della Nave Guida aveva avuto una visione. Un messaggero, un'entità di sola luce aveva attraversato l'universo per portare loro la speranza. Presto avrebbero trovato un nuovo pianeta su cui abitare. Questa era la volontà di Kosmo. Ovviamente la cosa, di per sé banale e poco credibile, ebbe un effetto notevole sulla popolazione di viaggiatori. Era pur sempre una speranza cui aggrapparsi. E poi chi era questo Kosmo? Nessuna religione lo aveva mai neppure menzionato. Mentre l'interesse intorno a questa faccenda cresceva, i quattro Supervisori gettavano le basi della nuova religione. Crearono l'Ordine Labirinto. Questo diede nuova linfa alle menti ormai spossate di quella gente e quando sessant’anni dopo la fondazione dell'Ordine fu data la notizia dell'avvistamento di un pianeta abitabile puoi immaginare cosa divenne per il popolo quella nuova religione.

- Tutto questo è disgustoso

Ledeo\Madres era nauseato da quella storia. Una società nata dal seme della menzogna. Sentiva il suo spirito ribellarsi a quell'idea, avrebbe voluto sputare in faccia al primo sacerdote tutta la sua rabbia. Ma non era ancora il momento. C'erano altre cose che voleva sapere.

- Cosa c’entra tutto questo con il Progetto T.I.’A.?

- Purtroppo, con il passare del tempo, gli uomini si sono divisi nuovamente. Per quanto l'Ordine Labirinto continuasse ad accrescere il proprio potere politico in realtà allo stesso tempo perdeva fedeltà morale da parte dei suoi adepti. Fino ad arrivare alle conseguenze che ci hanno portato su questa nave. Purtroppo la forza di quella prima profezia si era esaurita già da tempo e non è mai stato possibile ricreare un evento con la stessa forza. Questa volta invece le cose andranno diversamente. Ho trovato che cosa può tenere unita per sempre l'umanità sotto l'ala dell'Ordine Labirinto. Io darò loro Dio. Darò loro te, Ledeo.

Silenzio. L'ultima affermazione del Primo sacerdote sembrava riecheggiare tra le pareti della plancia. Per quanto pensasse in fretta Ledeo\Madres non riusciva a trovare un senso compiuto a quello che aveva sentito. La follia di quel discorso, il disgusto verso l'uomo che lo aveva proferito con tanto orgoglio, erano dati difficilmente collocabili. In qualunque caso lasciavano aperte un numero infinito di possibilità d’interpretazione. Lui sarebbe stato Dio. Un'idea assurda, eppure seducente. Una parte di lui era indubbiamente attratta da quella prospettiva. Sentiva che l'unico paragone calzante per il livello di conoscenza raggiunto era proprio quello con un Dio. Cercò di seguire quei pensieri, assecondandoli fino ad arrivare alla loro fonte. Capì subito che le cose erano messe peggio di quanto pensasse. La parte di lui che spingeva per assecondare il piano di Homn era quella incarnata da Madres. La sua coscienza. La parte di lui che aveva il compito di distinguere il bene dal male, di valutare tutte le soluzioni possibili per scegliere la più coerente, dava ragione all’altro. Accettava per buono il delirio di un pazzo. Ledeo sapeva che questo era un grosso problema. Doveva prendere tempo.

- Come puoi sperare che tutti i coloni siano d’accordo con questa farsa? Non crederai di darla a bere a scienziati e artisti. Non trasportiamo un branco di zotici ignoranti.