- E' folle!

- Non credo. - disse una voce nota.

Milton si voltò. E rimase di sasso.

- Siri!?! Ma tu... tu sei morta!

La donna sorrise. - E con ciò?

- Come sarebbe? Non puoi essere qui! Non ha senso!

In cielo saettò un lampo. Milton sbiancò.

- Cioè... certo... - balbettò - ...chi vieta a personaggi morti di tornare... se serve alla trama...? Accomodati pure...

- Sei tu l'agente che viene dal Colosseo? - intervenne il cybrido.

- E tu sei l'entità ricostruita chiamata "Er Piotta"?

- Come hai fatto a accorgertene? - protestò l'altro - Non mi sono tolto gli occhiali!

Il sorriso di Siri si allargò. - Non crederai veramente che ti si possa prendere per un essere umano...

- Che intendevi, prima? - chiese Milton - Hai scoperto qualcosa che a noi è sfuggito?

La donna annuì, indicando i pellegrini. - Qui tutti hanno avuto ciò che volevano. Solo... ciò che volevano non è ciò che sembrava. Olofrasia estrema virata in moltitudine. Impressionismo. Keats.

- Non ci ho capito un cazzo.

La donna sospirò. - Non offrire mai una poesia a chi non è un poeta. Guarda...

Fece cenno a un gruppo di pellegrini ancora intento a cantare e a ballare. Erano quasi tutti di colore, e sprizzavano gioia a dispetto dell'evidente stanchezza.

- Khabil! Ehi, Khabil, vieni qui un momento.

Uno dei pellegrini, un colosso dalla pelle color carbone, si avvicinò gioviale.

- Vuoi ripetere ai miei amici quel che hai detto a me?

Il tizio annuì. - Io e i fratelli veniamo dalla Costa d'Avorio. E con noi ci sono ragazzi dalla Bolivia, dalla Nigeria, dal Marocco, dall'Albania, dal Vietnam, dalle Fiji... E' fantastico.

Milton considerò scettico il carnaio infuocato che li circondava. - Cosa ci sarebbe di fantastico, scusa?

Il nero sorrise con tranquilla saggezza. - Andiamo in giro liberamente. Siamo amici di tutti. Non c'è nessuno che ci insegua con le spranghe e che ci gridi dietro "vi rispediamo a casa vostra a calci in culo". Ti assicuro che è la prima volta... Ed è grande.

Milton non riuscì a ribattere, colpito. Ma Siri aveva già chiamato un altro pellegrino. Questa volta era una ragazzina, un visetto tondo punteggiato di efelidi, poca stoffa avvolta approssimativamente intorno a un corpo vivace ustionato dal sole.

- Tu e le tue amiche avete visto il Santo Padre, Teresa? - chiese Siri.

- Chi? - balbettò lei, con aria vagamente fumata.

- Il Santo Padre. - ripeté la donna, scandendo le parole - Hai presente quel tipo vestito di bianco...?

La ragazzina si illuminò di comprensione. - Ah... No, troppo lontano. Ma non importa.

- Come, non importa? Non siete venute qui per vederlo?

La ragazzina rise. - Scherzi? Se era per quello potevo restare a casa. Sta tutto il giorno in televisione!

- Allora cosa fate qui?

L'altra strizzò l'occhio. - Si vede che non sei cresciuta in un paesino siciliano... Le ragazze della nostra età devono fare salti mortali per uscire di casa la sera, figuriamoci un viaggio. Questa cosa del Giubileo è una figata... Un pellegrinaggio religioso... Geniale: quei sauri dei nostri genitori si sono bevuti tutto... - si voltò indietro - Ehi, ragazzi, aspettatemi, passate questa canna! - e scomparve.

Milton fece per commentare, ma Siri lo zittì. - Non ancora. Guarda.

Due ragazzotti con i capelli verdi e occhiaie fino al mento svicolavano con agilità da felini da un cerchio di sacchi a pelo a un altro. Uno portava un tatuaggio "Mucho Papa" sul braccio, l'altro aveva cerchi pendenti su ogni appendice del corpo. Siri li bloccò con decisione. Loro sorrisero placidamente.

- Come avete dormito stanotte, ragazzi? Tutto bene?

I due rotearono gli occhi. - Dormire? Scherzi? Con tutte le pollastre assatanate che c'erano in giro?

Uno dei due compari batté il dorso della mano sul petto dell'altro. - Di', tu quante te ne sei fatte?

L'amico provò a contare sulle dita, si tolse le scarpe, ripartì per due volte, rinunciò.

- Credo di essermi scopato anche qualche paracarro, verso l'alba.

- Dovremmo farli più spesso, questi pellegrinaggi. - approvò l'altro.

- Scusate, ma il Santo Padre non predica la castità prematrimoniale? - intervenne Siri.

- Chi? - fecero i due all'unisono.

- Come, chi? Il tizio sul palco!

- Ah, il palco... - il ragazzotto si carezzò i capelli verdi - Nossignora, ero troppo lontano, non ho sentito il concerto... Vuol dire che mi comprerò il disco.

- Non si può scaricare in MP3? - propose l'altro.

- Lasciate perdere. - Siri li lasciò andare con aria compiaciuta. Si rivolse di nuovo ai suoi compagni. - Vedete quei tizi con gli zaini mimetici, laggiù?

Milton seguì il suo sguardo. - Altri portatori di reliquie?

- Non esattamente. Sono napoletani che vendono gadget taroccati. Ho appena parlato con uno di loro: tra portachiavi del Papa, CD-Rom del Giubileo e Bibbia formato bancomat, ha detto di aver guadagnato tanto da comprarsi mezza Ischia...

- Vuoi dire che...

- Se non ti basta, prova a calcolare la somma spesa in pizzette e gelati da quest'oceano di ragazzi... - Siri annuì gravemente - Ti assicuro che in queste giornate tutti hanno trovato ciò che volevano.

- Be' ma... e il Wojtylhike?

- Secondo me gli abbiamo sempre dato troppa importanza. E non solo noi.

Milton meditò a lungo. Sembrava contrariato. - Troppo semplicistico, Siri. Che cazzo, ce la siamo menata per due romanzi per così poco? Possibile che sia solo questa la soluzione del mistero di San Peteryon?

- Per il momento. D'altra parte, se il nostro Dan cambiasse idea, potrebbe sempre dare un'altra spiegazione nel prossimo volume del ciclo... Ci sono già dozzine di editori pronti con l'anticipo.

Milton ebbe un attacco di nausea. - Piuttosto lo faccio a pezzi con lo Sventratore. - disse, incurante dei lampi che si accendevano minacciosi nel cielo.

- Ah, ma lui è pronto anche a questa evenienza. - assicurò Siri - Ha disposto di essere seppellito accanto a John Keats, sotto una lapide che reciti: "Qui giace un uomo il cui nome fu scritto su molti assegni."

I tre agenti si fissarono.

- E' un grande. - conclusero all'unisono.

FINE

(nota dal curatore: anche se la storia dovesse sembrarvi conclusa, vi antipiamo che il ciclo di SanPeteryon prevede un seguito nel ciclo Ermejo composto dai romanzi Ermejo e Il rigurgito di Ermejo.)