In televisione, da tempo immemore, morire è un fastidio momentaneo. Con le ovvie eccezioni di titoli come Game of Thrones e The Walking Dead, è ormai certo che quando un personaggio fa una brutta fine, in realtà si sta solo prendendo una lunga vacanza.

E forse proprio questo era uno degli intenti di James Cameron quando pochi giorni fa aveva raccontato che stava prendendo spunto dal suo passato televisivo con Dark Angel per costruire la struttura di Avatar 2, 3, 4 (e poi chissà), soprattutto considerando la notizia esplosiva confermata l'anno scorso per cui il cattivo-che-più-morto-non-si-può, il colonnello Quaritch/Stephen Lang è di ritorno nella saga e non solo in un capitolo, ma in tutto l'arco narrativo.

Prima ancora, la leggendaria Ellen Ripley, meglio nota come Sigourney Weaver, si era detta certa di un suo ritorno in quel di Pandora, anche se il suo personaggio sembrava non essere sopravvissuto al finale del primo capitolo. Come già detto ampiamente da Cameron, nella fantascienza tutto può succedere e così lui stesso ha confermato il ritorno dell'attrice nel mondo di Avatar: "Io e Sigourney abbiamo una lunga storia artistica che ci unisce, fin da quando abbiamo realizzato Aliens. Siamo buoni amici che hanno lavorato bene insieme, per cui mi sembra giusto che lei torni nei sequel di Avatar".

Con una fondamentale differenza: "Grace Augustine, il suo personaggio, da quanto hanno visto i fan è deceduta nel primo film, per cui interpreterà un personaggio ben diverso e per molti versi più difficile nei prossimi capitoli. Non vediamo l'ora di lanciarci in questa sfida e scrivere il nuovo capitolo della nostra lunga collaborazione".

In un'altra intervista, la stessa Weaver ha commentato: "Non posso parlarne, ma sarà una bella sfida. La mia parte sarà leggermente diversa in ogni episodio, in un certo senso mi trasformerò". Speriamo che almeno il fratello gemello defunto di Jake Sully/Sam Worthington rimanga tale.