Alessandro sbiancò. Tradito dai miei stessi domestici, mormorò incredulo, nascondendo a stento una risata isterica.

Non appena le guardie si avvicinarono a lui per ammanettarlo, la lampada, che fino a quel momento aveva illuminato la stanza, esplose. Passato lo sconcerto iniziale causato da tale incidente, Hyeronimus si avvicinò al bancone da lavoro e studiò i resti dell'esperimento di Alessandro.

- Ancora non capisco perché voi... scienziati, vi definite così, vero?, vi ostiniate a voler produrre marchingegni che non funzionano, basati su superstizioni vecchie di secoli, dannosi per l'ordine pubblico e disdicevoli per la morale comune.

Alessandro non rispose; sarebbe stato inutile.

Nell'istante in cui il boia accese la pira sotto di lui, Alessandro si chiese come sarebbe stato il mondo se l'uomo avesse basato la propria evoluzione sui principi chiave della scienza, anziché su quelli della stregoneria. Se al posto delle leggi di simpatia, nei libri di scuola fossero stati insegnati i principi della meccanica, e se al posto della sfera astrale, l'uomo avesse approfondito lo studio dell'elettromagnetismo e della termologia, la società sarebbe stata diversa? Non bastò il fumo acre della sterpaglia che iniziava ad ardere sotto i suoi piedi, né il calore insostenibile che ben presto assediò i suoi sensi, a distoglierlo da tale pensiero. Morì con il dubbio nella testa.