In questi campi però trova sicuramente terreno più fertile, avendo a che fare con utenti già in attesa di scoprire fatti inquietanti e misteriosi, più desiderosi di accogliere un mistero insolubile che non le sue possibili spiegazioni. Chi non resta affascinato di fronte a fatti strani e inspiegabili? Un po' tutti, ammettiamolo. Alcuni poi si appassionano tanto da finire per rifiutare anche la discussione: Arthur Conan Doyle, appassionato di spiritismo, era tanto convinto da arrivare a cercare di persuadere lo scettico per eccellenza, Houdini, non solo dell'esistenza della vita dopo la morte e della possibilità di comunicare con i fantasmi, ma che nelle sue famose fughe da celle e casseforti lo stesso Houdini veniva aiutato dalle anime dei defunti. Houdini, che sapeva benissimo che i suoi numeri straordinari li doveva solo alla propria furbizia e alla propria abilità e come esperto di trucchi aveva contribuito in molti casi a smascherare famosi medium, cercava di evitare di contraddire il padre di Sherlock Holmes, sapendo che un confronto su questi temi avrebbe potuto, come in effetti poi avvenne, mettere in crisi la loro amicizia.

Ma di fatto anche lo spettatore meno credulone è in balia del mezzo di informazione. Perché dovrebbe dubitare quando gli viene detto che non è possibile piegare le spighe di grano senza spezzarle? Quanti sono in grado, o hanno voglia, di verificare se quanto viene affermato corrisponde alla verità? A essere obiettivi, dobbiamo ammettere che ci fidiamo nello stesso modo quando Piero Angela parla di dinosauri o di galassie su un altro canale o Enrico Mentana racconta i delitti di Cogne.

La civiltà dell'informazione ci mette tutti in grado di sapere quanto basta su tutto, per farci la nostra opinione. Quasi sempre l'informazione è carente, sbilanciata, a volte del tutto sbagliata. Se vi è mai capitato di sentir parlare alla televisione di argomenti che conoscete bene, quasi sicuramente sarete inorriditi. Se avessimo un centesimo per ogni volta che abbiamo sentito nominare "le orecchie a punta del dottor Spock"Š

Ma se è vero che quando si tocca il nostro campo siamo in grado di valutare, è anche vero che nessuno è esperto in ogni campo. Anzi, nella maggior parte dei casi sentiremo parlare di argomenti di cui non sappiamo nulla, e saremo pronti ad accettare come spugne assetate di informazioni ogni dettaglio.

Ho esposto un problema, ma non offro soluzioni. Di vere e proprie non ce ne sono. Resta preoccupante la direzione che sta prendendo il rapporto fra l'informazione e la società: se la prima dovrebbe essere al servizio della seconda, sembra configurarsi il pericolo di un drammatico ribaltamento. Solo se l'era dell'informazione vedrà l'avvento di un'era dello scetticismo questi pericoli potranno essere scongiurati.

Per l'individuo vale comunque qualche consiglio di massima, per imbastire un minimo di resistenza: tenere sempre vivo il proprio scetticismo e il proprio spirito critico, cercare quando si può di verificare le informazioni anche soltanto confrontandole con chi offre versioni diverse, e cambiare più spesso possibile le proprie fonti. Vale per chi guarda sempre lo stesso TG o legge sempre lo stesso quotidiano (magari addirittura di partito) così come per chi si interessa di ufologia, di fantarcheologia e altre pseudoscienze. In questo caso qualche visita al sito del CICAP (www.cicap.org), l'organizzazione italiana che si occupa della verifica delle affermazioni paranormali, può essere consigliabile.