L'Impero dei Lupi è un film sorprendente. Inizia come un horror, poi, progressivamente, si scopre trattarsi di qualcos'altro molto più complesso e raffinato. Un thriller in cui i lupi del titolo non hanno niente anche vedere con quelli mannari del famoso 'Patto' di qualche anno fa, bensì un gruppo di terroristi turchi noti sotto il nome di 'lupi grigi' (quelli di Alì Agcà e dell'attentato al papa Giovanni Paolo II) che - per qualche misterioso motivo - hanno invaso Parigi in cerca di qualcosa.

Scritto da Jean Christophe Grangé, lo stesso autore di I fiumi di porpora, L'Impero dei Lupi  è decisamente migliore rispetto al libro da cui è tratto, diventando, forse, meno spettacolare, ma anche più coerente. }

Tutto inizia quando troviamo Anna e suo marito alle prese con dei test medici. Dopo "l'incidente" la donna non è più quella di una volta e inizia a soffrire di una serie di allucinazioni, vedendo il volto del marito e dei suoi colleghi agenti di polizia diventare qualcos'altro. Anna soffre di paranoia, e crede di essere circondata da lupi mannari. Nel frattempo un coraggioso poliziotto indaga sull'atroce omicidio di tre donne turche il cui volto è stato completamente sfigurato. Per andare fino in fondo alle sue indagini avrà bisogno dell'aiuto di un poliziotto rinnegato vicino alla locale mafia turca. Un'indagine ad alta tensione, mentre Anna continua la sua investigazione privata su se stessa. Per farlo ricorre ad una psicologa che l'aiuta a tornare indietro quando era un'altrra donna, un'altra persona? Esiste un legame tra Anna e gli omicidi? E soprattutto: cosa c'entrano i lupi grigi con quelli che sembrano crimini comuni legati all'immigrazione clandestina?

Divertente, sorprendente e - soprattutto - intenso nella sua dinamica disamina del mondo dell'immigrazione clandestina, L'Impero dei Lupi è estremamente interessante e piacevole. Nonostante un finale in cui la spettacolarità prende un po' il sopravvento sulla credibilità dell'azione la pellicola colpisce lo spettatore per il suo essere qualcosa di abbastanza nuovo nel panorama del cinema europeo.

Commentato da un'ottima colonna sonora su cui svetta la title track cantata da Skin, il film è un'intrigante contaminazione di generi differenti. Da un lato c'è il poliziesco classico ai confini con il noir che segue le gesta del giovane poliziotto determinato a fermare l'assassino di alcune giovani immigrate. Dall'altro una donna disperata, che non riconosce più la sua vita come tale. Horror, thriller, film d'azione, giallo L'Impero dei Lupi sorprende lo spettatore anche in virtù delle interpretazioni dei suoi protagonisti. Oltre il solito Jean Reno, vanno menzionate la straordinaria attrice di origine spagnola Arly Jover nel ruolo della protagonista (una donna che - ad un certo punto - si trasforma completamente...) e Laura Morante in due ruoli anche qui decisamente insoliti, sorprendenti e - finalmente - anche da donne forti. Nonostante qualche piccolo difetto, alcune lievi imprecisioni ed ingenuità, L'Impero dei Lupi è davvero un'ottima sorpresa. Per quanto commerciale e legato al cinema di genere, questa è una pellicola di grande intrattenimento, visivamente esaltante (la regia è estremamente serrata e molto veloce) con una serie di colpi di scena che tengono il pubblico con il fiato sospeso.

Un segnale di speranza per la ripresa di un cinema europeo meno d'autore e sicuramente di maggiore intrattenimento per il grande pubblico. Soprattutto per gli appassionati di un cinema noir contaminato con nuove suggestioni mutuate dalla nostra modernità e da alcune sue inquietudini come quelle legate all'immigrazione e al terrorismo.