Tricorder

di Luigi Rosa

Stati Uniti:

audience in ripresa

Webmaster e ufficiale superiore dello "Star Trek Italian Club", nonché autore del famosissimo "WinTrekHelp" e della nuova versione ipertestuale Hypertrek... chi meglio di Luigi Rosa potrebbe tenerci informati sul mondo trek?

Iniziamo l'anno nuovo con una buona notizia dagli Stati Uniti: Rick Berman (creatore di Deep Space Nine e di Voyager) ha recentemente annunciato che gli indici di ascolto delle due serie di Star Trek in programmazione (Deep Space Nine in syndication e Voyager sullo United Paramount Network) sono in crescita e, per la prima volta dopo The Next Generation, sono maggiori di quelli dell'anno precedente. Un risultato senza dubbio incoraggiante e, soprattutto, una conferma che l'entusiasmo attorno al fenomeno Star Trek è ben lungi dall'esaurirsi. Il momento del rilascio di questo tipo di notizie è quantomai opportuno, in quanto è proprio in questo periodo che gli attori firmano i contratti per la stagione successiva della serie e gli autori stanno lavorando ora alla stesura dei season finale delle due serie. La Paramount stessa sta lanciando (in prima persona o attraverso licenziatari) molte iniziative ispirate a Star Trek: dopo cinque anni di lavori e 70 milioni di dollari di spese, a Las Vegas è partito Star Trek: The Experience, una grande evento ospitato al hotel Hilton della capitale del gioco d'azzardo in cui i visitatori possono camminare all'interno di scenari che ricordano le ambientazioni di Star Trek e possono, naturalmente, scommettere i loro dollari (sorry, il latinum non è quotato dal cambio della locale banca).

In ambito europeo, questa estate verrà varato a Dusseldorf, Germania. lo Star Trek World Tour, che porterà in giro per il mondo (Italia compresa) la ricostruzione dell'Enterprise (non si specifica quale, probabilmente la D, di The Next Generation). Anche in questo caso, le cifre in gioco sono elevate, in quanto si parla di 13 miliardi di lire di costi necessari per completare l'opera prima del varo, circa un terzo del costo di Star Trek: The Experience, ma comunque una somma notevole se si pensa che è stata investita in un paese europeo e non di lingua inglese. Questa considerazione potrebbe far pensare che il fenomeno Star Trek a livello popolare è riuscito veramente a scavalcare contemporaneamente due barriere: quella dell'Oceano Atlantico (già indebolita da eventi come Star Trek: The Exhibition e la sorella Star Trek in Italy) e quella della lingua.

Anche sul fronte televisivo, il 1998 si apre con una novità: negli Stati Uniti la Serie Classica viene ritirata dal syndication (la formula che ha fatto risorgere Star Trek dalle proprie ceneri nei primi anni '70 facendolo diventare un fenomeno di massa) e viene affidata in esclusiva allo Sci-Fi Network, che ritrasmetterà gli episodi senza tagli e li condirà con la presenza di William "Kirk" Shatner e Leonard "Spock" Nimoy che, di volta in volta, avranno come ospiti le persone (attori e non) che hanno lavorato per la serie. Nel Regno Unito, mentre si attende la pubblicazione delle nuove stagioni di Deep Space Nine e di Voyager in videocassetta, Sky One trasmetterà la quinta stagione di Deep Space Nine a partire da febbraio. In Italia i telespettatori che non possiedono un ricevitore digitale, che sono quindi rimasti ultimamente a bocca asciutta, potranno molto probabilmente rivedere alcuni episodi di The Next Generation su Italia Uno; è infatti in cantiere un progetto di ritrasmettere gli episodi di Picard & Co. Quattro alla volta in forma di "maratone" a tema. Non sono purtroppo disponibili ulteriori notizie ufficiali, ma conto di avere buone novelle per il prossimo numero.

Da ultima, una nota curiosa: il 20 dicembre scorso Stefan Hallin (un dirigente svedese di una società di informatica) si è aggiudicato ad un'asta di materiale hollywoodiano la giacca dell'uniforme indossata da Kirk in Star Trek II per la modica cifra di 11.000 dollari.