Spicca tra le uscite editoriali estere dei mesi scorsi il ritorno alla fantascienza della grande scrittrice canadese Margaret Atwood (La donna che rubava i mariti). Il suo nuovo romanzo si intitola Oryx and Crake (Ed. Bloomsbury, in Italia L'ultimo degli uomini, Ponte alle Grazie 2003) e si apre su un albero dove riposa Jimmy, "l'Uomo delle Nevi", a lutto per la scomparsa della sua adorata Oryx e del suo amico d'infanzia Crake ed in cerca del poco cibo a disposizione in una terra di nessuno infestata da insetti e strane bestie e dove prima vivevano persone. Un tempo membro di un'elite di scienziati adesso egli vive in solitudine e dai suoi frammentati ricordi si ricostruisce la storia di come le redini del progresso siano sfuggite di mano e di quanto velocemente la società civile che conosciamo è andata in frantumi. E' l'undicesimo romanzo della Atwood, straordinaria autrice che torna finalmente alla fantascienza a distanza di quasi venti anni dall'acclamatissimo Il racconto dell'ancella (Mondadori) vincitore del Premio Arthur C. Clarke nel 1986. Imperdibile.

In Jovian di Donald Moffitt (Ed. iBooks) Giove è utilizzato come riserva d'idrogeno dell'intero sistema solare, con gran profitto di chi gestisce i satelliti sifoni ma assai poco rispetto per le sottostanti città gioviane che fluttuano nella densa atmosfera gassosa del pianeta. La popolazione di tali città è sfruttata come forza lavoro per le mansioni più sporche e pericolose. Jarls, un giovane lavoratore che ha accettato un contratto capestro su Venere, fugge da tale forma di schiavitù e, passando dalla Terra, diventa elemento chiave per un programma di colpo di stato interplanetario atto a ridurre lo strapotere delle compagnie schiaviste... Moffitt, molti dei cui precedenti lavori sono disponibili (in inglese) via elettronica sulla rete, si muove su territori simil-clarkiani, ma con meno scienza e più avventura. Jovian è il suo primo romanzo in 15 anni.

E' invece al suo primo romanzo pubblicato Max Barry, il cui Jennifer Government (Ed. Abacus) si muove pure nell'area della lotta allo strapotere delle mega corporazioni. Al centro della vicenda l'agente governativo del titolo ed un gruppo di hackers che cerca di attaccare una potente multinazionale... Fantascienza no global con un buon approccio satirico all'argomento, forse non bilanciato da un altrettanto consistente dose di tensione narrativa. Tuttavia stimolante e curioso.

A metà strada la fantascienza ed il fantasy gotico si colloca The Poison Master dell'inglese Liz Williams (ED. Pan). Sul pianeta Hathes gli Avvelenatori secoli fa avevano sopraffatto i loro padroni alieni ed uno di loro pensa di fare altrettanto su un altro mondo. Alivet Dee, alchimista professionista, è portata dal Maestro di Veleni Arieth sul suo pianeta e le è dato l'incarico di creare un veleno capace di uccidere i Signori della Notte. Sul pianeta di Alivet l'alchimia è usata per indurre stati di coscienza alterati mentre su Hathes sono usati per la creazioni di nuovi sofisticati veleni. Stregoni, pratiche medievali ed un flashback interconnesso con la vicenda principale nel quale John Dee (avo di Alivet) è in contatto con esseri che considera essere angeli... Per gli amanti del lato oscuro della fantascienza.

Balzo nel lontano futuro invece in Sister Alice di Robert Reed (Ed. Orbit), dove l'umanità ha finalmente conquistato la pace e vive sparpagliata su moltissimi mondi opportunamente terraformati, tenuta sottocchio da semidei clonati dall'aspetto identico alla gente comune. La situazione è messa a soqquadro quando i più antichi e potenti dei Brothers and Sisters creano un intero nuovo universo, distruggendo nel processo l'intero settore centrale della Via Lattea, adesso densamente popolato... Con prosa fluida e personaggi ben delineati Reed si muove nell'ambito della hard SF con una certa abilità ed inventiva.

Cities (Ed. Gollancz) è un'eccellente antologia che raccoglie quattro romanzi brevi che hanno come comune denominatore l'ambiente urbano. Paul di Filippo in A year in the linear city getta uno sguardo sulla vita di un'enorme megalopoli apparentemente infinita nella quale l'Aldilà sembra essere totalmente chiaro e comprensibile ai viventi. L'astro nascente China Mieville in The Tain propone invece una Londra devastata da creature provenienti da un altra dimensione. In VAO di Geoff Ryman degli anziani che vivono in una casa di riposo si procurano qualche guadagno facendo gli hackers. Infine Michael Moorcock in Firing the cathedral riporta in scena il suo personaggio del dandy assassino Jerry Cornelius, da lui creato - con un certo scalpore - negli anni '60.

Segnalazione fantasy per chiudere con The war of the flowers di Tad Williams (Ed. Orbit). Un musicista che vive a San Francisco entra in possesso di un bizzarro manoscritto scritto dal bisnonno nel quale si racconta la storia di un viaggio in una città dove fiaba e magia la fanno da padrone, scoprendo ben presto che non si tratta affatto di una storia inventata... Dall'autore di Il trono del drago (Mondadori) un romanzo massiccio e fantasioso, con dentro di tutto e abbondanza di draghi, fate, troll ed ovviamente la Grande Minaccia che rischia di far scomparire l'umanità.