Star Wars: Andor, la nuova serie TV della Disney appartenente all'universo creato da George Lucas, trae le sue origini dal film Rogue One: A Star Wars Story. Il protagonista è, infatti, uno dei due personaggi principali della pellicola, quel ribelle Cassian Andor che ha un ruolo decisivo per la lotta dell'Alleanza Ribelle.

Nel film diretto da Gareth Edwards, e che vede come protagonista anche l'attrice Felicity Jones nel ruolo di Jyn Erso, un improbabile gruppo di eroi intraprende una missione per sottrarre i piani della più potente arma di distruzione di massa mai ideata dall’Impero, la Morte Nera. Questo evento, fondamentale per la storia di Star Wars, spingerà delle persone ordinarie a unirsi per realizzare imprese straordinarie, diventando parte di qualcosa di più grande. Il risultato finale è una storia di speranza e determinazione sullo sfondo di uno scenario grandioso, ma caratterizzata dall’intimità di un piccolo film. È una storia che mostra gli sforzi delle persone comuni, che provengono dagli ambienti più diversi e che scelgono di compiere insieme azioni straordinarie volte al bene comune.

L’idea del film è nata proprio da George Lucas. Quando ha incontrato Kathleen Kennedy, presidente di Lucasfilm e produttrice di Star Wars, Lucas ha reso noto il progetto di proseguire la saga di Star Wars, realizzando gli episodi VII, VIII e IX. Il filmmaker inoltre ha rivelato un’altra sua aspirazione. George non era solo interessato all’idea di produrre ulteriori film della saga, ma anche di presentare una nuova serie cinematografica concepita all’interno dell’universo di Star Wars.

Quando è stata scelta la storia più adatta a inaugurare la nuova serie cinematografica, la Kennedy non ha dovuto cercare troppo lontano. Infatti, una delle persone che aveva segretamente concepito una propria idea da sviluppare all’interno dell’universo di Star Wars, era John Knoll, il capo creativo e supervisore agli effetti visivi della ILM. Avendo lavorato presso la società per quasi 30 anni, anche come supervisore effetti visivi di vari episodi della saga di Star Wars (La Minaccia Fantasma, L’Attacco dei Cloni e La Vendetta dei Sith), Knoll non ha eguali in termini di esperienza e passione per questi film.

Tuttavia, la sua immaginazione si è accesa grazie al prologo di Una Nuova Speranza: chi erano le spie ribelli e come sono riuscite a sottrarre i piani segreti per costruire la micidiale arma dell’Impero? Spinto da queste semplici domande, Knoll ha iniziato a formulare una storia ispirata a questi eventi. E poi è arrivata l’occasione di presentare la sua idea.

Knoll ha spiegato la sua idea: dopo l’Episodio III i Jedi, che erano state vittime di una persecuzione, si sono nascosti e questo fatto accade prima del ritorno di Obi-Wan e della sparizione di Yoda. I cittadini comuni sono entrati in azione mostrando il proprio eroismo.

I “cittadini comuni” in questo caso sono Jyn Erso e una banda di ribelli improbabili, uniti da circostanze straordinarie, che si trovano a dover affrontare l’arduo compito di scovare chi ha concepito la Morte Nera per sottrargli il progetto.

Il risultato finale è una storia di speranza e determinazione sullo sfondo di uno scenario grandioso, ma caratterizzata dall’intimità di un piccolo film. È una storia che mostra gli sforzi delle persone comuni, che provengono dagli ambienti più diversi e che scelgono di compiere insieme azioni straordinarie volte al bene comune.

Ora quell'idea alla base di Rogue One, torna con la serie TV di Andor e a leggere le recensioni dei primi episodi sembra proprio che l'obiettivo di offrire qualcosa che sia Star Wars, ma che allo stesso tempo sia qualcosa di originale come lo fu allora Rogue One, sia stato centrato in pieno.