Nel 2011 Hugh Jackman si ritrovava in compagnia di due futuri astri della Marvel, Evangeline Lilly (Ant-Man and the Wasp, 2018, all'epoca famosa per Lost) e Anthony Mackie (The Falcon and the Winter Soldier) in Real Steel, un film a base di combattimenti tra robot basato su un racconto del leggendario scrittore Richard Matheson (Io sono leggenda). Il film, diretto da Shawn Levy (Free Guy, 2021, produttore di Stranger Things) e prodotto dalla Dreamworks di Steven Spielberg avrebbe incassato quasi trecento milioni nel mondo contro un budget di centodieci e all'epoca sia il regista che il protagonista avevano accennato alla possibilità di un sequel. Ora i pugni d'acciaio stanno per tornare in scena.

In origine

All'inizio esiste il racconto di Richard Matheson da noi intitolato Acciaio (Duel e altri racconti, Fanucci, 2005) datato 1956, che ebbe anche una trasposizione televisiva nella quinta stagione di Ai confini della realtà nel 1963. Ma la versione cinematografica è un libero adattamento della storia originale e racconta la storia ambientata in un 2020 che all'epoca era il futuro in cui il pugilato tra umani era stato sostituito da quello con robot. Charlie Kenton (Hugh Jackman) è un ex pugile che perde il suo robot in uno scontro con un toro durante un rodeo. Poco dopo scopre che la sua ex ragazza è morta, lasciandogli un figlio, Max (Dakota Goyo) con cui non aveva mai avuto alcun contatto.

Motivo per cui quando la sorella della defunta ragazza, Debra (Hope Davis) e il ricco marito Marvin (James Rebhorn, scomparso nel 2014) vogliono l'affidamento esclusivo, per Kenton è l'occasione di chiedere loro centomila dollari in cambio, metà all'inizio e metà quando i due torneranno dalle vacanze. Il primo scontro con il nuovo robot, Noisy Boy, finisce con la sua distruzione, finché in una discarica il figlio di Kenton non trova Atom, un robot sparring partner in grado di resistere a danni molto severi. Dopo alcuni aggiornamenti, è l'inizio di una carriera gloriosa, ma lo scontro finale con il super campione Zeus si rivelerà molto più arduo del previsto. Uno degli aspetti più interessanti del film è che la Legacy Effects di Jason Matthews aveva creato ben ventisei robot animatronic non solo presenti davvero in scena ma controllati in remoto per compiere i movimenti visti nel film, a parte ovviamente le scene che potevano solo essere realizzate in computer grafica.

Oggi

Shawn Levy tornerà come produttore esecutivo della serie per Disney+, con lui anche Robert Zemeckis, che dopo Manifest (la cui quarta e ultima stagione verrà prodotta da Netflix) sta trovando una sua strada nella fantascienza televisiva. Essendo il progetto ancora nelle fasi iniziali di realizzazione non è ancora stato scelto uno showrunner né è chiaro se la storia proseguirà dal finale del film (vedendo il ritorno di un non proprio economico Hugh Jackman) o se si tratterà dell'ormai inevitabile reboot. In una intervista del luglio scorso, Shawn Levy aveva dichiarato a Comicbook che stava pensando a un sequel con Ryan Reynolds come protagonista, ma appare chiaro che il progetto ha prese strade diverse.

È troppo presto per avere date ufficiali, vi terremo al corrente sul ritorno dei robot da combattimento e vi chiediamo: pensate che Real Steel si presti a diventare una serie in streaming?