Rod Steiger era nato a West Hempton, nel New Jersey, nel 1925. All'età di 16 anni si era arruolato nella marina, dove rimase per 5 anni, dopodiché aveva cominciato a recitare pur avendo un impiego statale, praticamente per hobby. Successivamente frequentò scuole di recitazione tra cui il famoso Actor's Studio, diventando uno dei più ferventi sostenitori del discusso Metodo Stanislawsky. Nel 1954 arrivò la fama a livello internazionale grazie al film Fronte del porto, al fianco di Marlon Brando, seguita da una carriera che gli permise di spaziare in ruoli molto diversificati, dimostrando tutto il suo talento. Citiamo Oklahoma (1955), Il colosso d'argilla (1956), Al Capone (1959), L'uomo del banco dei pegni (1965), F.I.S.T. (1979). Vinse un Premio Oscar per la sua interpretazione di un poliziotto razzista nel film La calda notte dell'Ispettore Tibbs (1967) e lavorò con registi italiani come Francesco Rosi nel film di denuncia Le mani sulla città (1963), Segio Leone nel western Giù la testa (1972) e Carlo Lizzani nel dramma storico Mussolini ultimo atto (1974). Nella sua lunga carriera non disdegnò il cinema fantastico: nel 1969 apparve nel film diretto da Jack Smight L'Uomo illustrato, tre storie tratte da relativi racconti di Ray Bradbury. Nel 1979 fu Padre Delaney, parroco della cittadina dove vanno ad abitare i coniugi Lutz nel famoso Amityville Horror, storia di una casa infestata diretta da Stuart Rosenberg e tratta da una vicenda che, si diceva, era realmente accaduta. Si scoprì in seguito che tutto era stato inventato ma nel frattempo il film aveva avuto un grande successo e originato vari seguiti, uno dei quali diretto dall'italiano Damiano Damiani. Nel 1996 fu il guerrafondaio Generale Decker nel geniale Mars Attacks! di Tim Burton. Nella sua vita Steiger aveva passato momenti difficili, soffrendo di depressione e di problemi cardiaci per i quali fu anche sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Il suo ultimo film ad essere uscito nei cinema italiani è stato il thriller demoniaco Giorni contati (1999), con Arnold Schwarzenegger, nel quale era tornato a vestire panni ecclesiastici nel ruolo di Padre Kovak.