Forse Paul McAuley non è un nome molto conosciuto, ma in Italia l'Editrice Nord aveva pubblicato due dei tre romanzi (il primo e il terzo) della sua saga chiamata Four Hundred Billions Stars (1988-1992), la trilogia completa intitolata The Confluence (1997-1999) e il romanzo da noi intitolato Marte più (Red Dust, 1993). Il resto della sua bibliografia è però del tutto assente e ancor di più lo è il suo penultimo romanzo, Austral, datato 2017.

I premi

Pur essendo inedito da noi Austral ha vinto i premi Philip K. Dick Memorial, Arthur C. Clarke, John W. Campbell, il Sidewise, il Theodore Sturgeon e il British Fantasy per il miglior romanzo breve. Non solo William Gibson ne aveva tessuto le lodi in una intervista con il New York Times. Quindi di cosa parla Austral?

La trama

L'anno è il 2098 e quello che tutti temevano si è avverato, i ghiacciai dell'Antartide si sono sciolti, creando una nuova terra ricca di risorse e una nuova generazione di coloni che si sono insediati alla ricerca di una nuova vita. Ovviamente la nuova terra promessa diventa immediatamente preda delle multinazionali che vogliono sfruttarla al massimo, ma la storia parte da un punto molto diverso: Austral Ferrado è una ragazza che di lavoro fa la guardia carceraria (uno dei tanti lavori da lei inseguiti negli anni), la quale viene coinvolta da uno dei prigioneri, Bishop, in un elaborato piano di fuga che coinvolge un politico in visita, il quale è anche lo zio della protagonista con il quale ha da tempo perso i contatti. Austral però scopre che il piano prevede il rapimento della figlia del politico, Kamilah, ovvero sua cugina. E qui emerge un altro dettaglio della protagonista: Austral è una cosiddetta husky, in origine persone geneticamente modificate per sopravvivere alle temperature ancora estreme del lontano sud e poi non solo ripudiate ma disprezzate quando dall'originale piano dei cosiddetti ecopoeti si era passati  all'industrializzazione. Oh e vi abbiamo detto che Austral è incinta di Bishop a sua insaputa? Non pensiate però che voglia salvare Kamilah per buon cuore: il suo diventa un maldestro rapimento nella speranza di ottenere un riscatto e poter fuggire in Nuova Zelanda. Ma prima dovrà vedersela con  i pericoli della nuova Antartide, i suoi abitanti che la vedono come una reietta da evitare e Bishop con la sua banda di criminali che la stanno inseguendo. Ma Austral non si fermerà davanti a nulla per guadagnare la sua libertà.

Le dichiarazioni

Elise McCredie e Erik Skjoldbjaerg
Elise McCredie e Erik Skjoldbjaerg

La serie verrà prodotta per il canale inglese ITV da due case di produzione, la Big Talk Productions e la Circle of Confusion. Luke Alkin, produttore esecutivo della prima ha dichiarato che Austral è una storia dei nostri tempi, parla di pregiudizi, cambiamenti climatici, abusi di potere in una coinvolgente e coraggiosa visione del futuro. A sua volta Russ Buchholz vice presidente esecutivo e capo degli affari creativi per la seconda, ha aggiunto che sotto l'ombrello della ITV hanno potuto creare un team di sceneggiatori internazionali per portare il brillante romanzo di McAuley in televisione:

Austral coinvolgerà il pubblico mondiale mentre seguiamo il suo viaggio adrenalinico, scoprendo questa potente storia di sopravvivenza, legami di famiglia e il costo della libertà. 

Al comando come showrunner è stata chiamata l'australiana Elise McCredie, già al comando della miniserie Stateless di Netflix con Yvonne Strahovski, mentre la regia sarà del norvegese  Erik Skjoldbjærg sceneggiatore di Insomnia (2002) di Christopher Nolan e proprio la Norvegia sarà la location che farà da controfigura per l'Antartide. Non ci sono al momento notizie sull'inizio della fuga di Austral, vi terremo al corrente sugli sviluppi.