Dal 2 marzo Delos Digital inaugura una nuova collana, che ho il piacere di coordinare. Si tratta di Atlantis, una serie che nasce con l’intento esplicito di pubblicare narrativa utopica, ottimista, speculativa — in sostanza, storie distanti dal genere distopico che negli ultimi anni è dilagato fino a soppiantare la science fiction nella percezione di una parte del pubblico.

Dieci autori italiani raccontano il futuro con sguardo nuovamente ottimista. «Non importa quanto questo nostro mondo vi sembra brutto, il futuro è ancora peggiore» ci dicono le distopie, giustificando implicitamente lo stato di cose presente. Ma questo respinge i lettori interessati alla speculazione sociale, al progresso etico, morale e sociale, un’importante fascia di pubblico al quale si rivolge Atlantis.

I libri possono salvarci la vita? Può darsi. Di certo, possono rendercela migliore, più sopportabile e più interessante.

Ogni letteratura nazionale possiede una sotterranea corrente utopica che non ha mai davvero anticipato il futuro, ma indubbiamente ha seminato nel pensiero le radici di un avvenire migliore.

Atlantis — da Atlantide, la prima utopia della civiltà umana, il continente sommerso, una terra ricca che ospitava edifici imponenti e bellissimi, generava beni e prodotti in abbondanza per sostentare la numerosa popolazione, ed era retta da governi sobri e virtuosi. Atlantide, duemila anni prima dell’isola di Roger Bacon, uno specchio nel passato per mostrarci la direzione del futuro.

Atlantis pubblicherà in eBook, a cadenza mensile, dieci storie di anticipazione, redenzione, riscatto, sostenibilità, senso del meraviglioso, solidarietà, arte, tecnologia, solarpunk, scienza, energia, democrazia, utopia anche ambigua…

A inaugurare la collana sarà Davide Del Popolo Riolo, vincitore del Premio Urania 2019, con Cinque stagioni su Eureka. Su altri mondi, tra stelle lontane, l’umanità potrà considerarsi guarita dall’ingiustizia e dalla sopraffazione che hanno caratterizzato tutta la sua storia sulla Terra? Oppure come ogni volta non imparerà nulla dal passato? Politica, rappresentanza, democrazia partecipativa nel futuro in questo suggestivo romanzo breve.

Seguiranno Stefano Carducci & Alessandro Fambrini, la più famosa coppia d’autori della fantascienza italiana, con L’infinita leggerezza dei quanti, romanzo breve di fantascienza classica, un viaggio d’andata e ritorno nell’utopia: distribuzione delle risorse, energia a buon mercato, civiltà post-industriale sono i temi raccontati. Alzi la mano chi pensa che il nostro sia il migliore dei mondi possibili.

La terza uscita vedrà un romanzo breve di Romina Braggion, autrice che i lettori di Delos Digital hanno imparato a conoscere e apprezzare, redattrice del sito Solarpunk Italia: Memorie di una ragazza interrotta, una storia decisamente radicale, nella grande tradizione della fantascienza femminista. Questioni di genere, morale, cambiamenti di mentalità e di linguaggio, ma nel mondo futuro che racconta Braggion, l’epoca estremista sarebbe quella in cui viviamo adesso.

Nel corso dell’anno seguiranno altri autori, sia conoscenze consolidate per il pubblico di Delos Digital che nuove leve, tra le voci più interessanti del panorama fantastico italiano: Domenico Gallo, Irene Drago, Roberto Sturm, Serena Barbacetto, Elena Di Fazio, Silvia Treves, per raccontare tutto del futuro che ci aspetta: controllo del clima, automazione, trasporti sostenibili, ordine internazionale, disuguaglianze, migrazioni, produzione alimentare, demografia, longevità, trasformazione urbana, space economy, arte, etica e morale, comunicazione e informazione.

Sedetevi comodi e preparatevi a leggere il futuro.