Una delle più belle storie della televisione inizia con una coppia di due produttori inglesi, Sylvia e Gerry Anderson, con la AP Films, che era la loro casa di produzione e con alcune serie televisive di fantascienza trasmesse dal network televisivo Indipendent Television (ITV).

I due produttori danno vita nel 1964 a Thunderbirds, una serie TV con marionette che daranno inizio ad un genere, il Supermarionation, cioè Super Marionette Animation, una tecnologia elettronica di animazione che utilizza appunto marionette umanoidi. Nella prima stagione vengono realizzati 26 episodi (1965) e nella seconda solo 6 (1966), per un totale di 32, ma il successo è mondiale.

In Italia sarà trasmessa dalla RAI solo nel 1975.

Thunderbirds
Thunderbirds

La serie racconta le avventure, ambientate nell’allora lontano 2026, della International Rescue, che si prefigge di aiutare chi è in pericolo grazie all’utilizzo di mezzi futuribili chiamati appunto Thunderbirds.

I Thunderbirds sono cinque e rappresentano un aereo supersonico, uno ipersonico, un sottomarino, un’astronave ed una stazione spaziale orbitante.

Queste macchine si evolveranno, poi, nelle successive serie UFO e Spazio 1999 con una certa continuità tecnologica.

Un episodio tipico, proprio il primo della prima serie dal titolo Trapped in the Sky, è quello del salvataggio di un aereo supersonico che ha una bomba a bordo.

L’introduzione delle marionette elettroniche è del tutto originale e caratterizza in maniera indelebile la serie. Le marionette erano connesse a fili che avevano una duplice funzione: trasportare il segnale elettrico e muovere egli arti. Le facce infatti erano non erano proporzionate proprio perché ospitavano la circuiteria.

In realtà Thunderbirds era la quarta serie, iniziata con Supercar (1961 -62), Fireball XL5 (1962 -63). Stingray (1964 -65) e poi dopo Captain Scarlet and the Mysterons (1967 -68), il famoso Joe 90 (1968 -69), 30 episodi, e infine The Secret service (1969).

Il Thunderbird 2 in azione
Il Thunderbird 2 in azione

Successivamente furono realizzati anche due film Thunderbirds are go (1966) e Thunderbird 6 (1968) e poi ancora dei film di compilazione utilizzando le puntate televisive.

I coniugi Anderson realizzano alla fine degli anni '60 anche un film di fantascienza, Doppia immagine nello spazio (1969), con attori in carne e ossa.

Ma il successo per il duo arriva diversi anni dopo con la serie TV interpretata da attori umani UFO, prodotta tra il 1969 e il 1970 e trasmessa in una sola stagione (26 episodi) in UK dal 1970 al 73 e in Italia dal 1971 al 73. In seguito vennero montati cinque dei film direttamente dagli episodi: UFO-Allarme rosso…attacco alla Terra! (1973), UFO-Distruggete Base Luna (1974), UFO-Annientate SHADO.stop. Uccidete Straker (1974), UFO-Prendeteli vivi (1974), UFO-Contatto Radar-Stanno atterrando (1974) e Invasion: Ufo (1980).

La trama è semplice.

La Terra del futuro è visitata da presenze aliene che vogliono trasferirsi sulla terra da un pianeta ormai alla fine del suo ciclo vitale. Così, già dal 1970, viene costituita una organizzazione, la Shado, Supreme Headquarters Alien Defence Organisation, che ha il compito di proteggere la Terra. Essa è dissimulata da casa di produzione cinematografica.

Gli alieni provengono dal sistema solare di Alpha Centauri che dista solo 4.3 anni luce dal nostro pianeta. Hanno bisogno di organi dei terrestri per sopravvivere e hanno una pelle di colore verde.

La presentazione dei dvd di UFO alla Deepcon: a destra Michael Billington (Paul Foster), seduto Ed Bishop (Ed Straker)
La presentazione dei dvd di UFO alla Deepcon: a destra Michael Billington (Paul Foster), seduto Ed Bishop (Ed Straker)

A capo di Shado c’è il comandante Ed Straker (Ed Bishop) che si ricorda per la frangetta biondo platino. Il colonnello Paul Foster (Michael Billington) è il suo amico e collaboratore principale.

Gli Ufo sono delle strane piccole trottole che emettono un caratteristico ronzio metallico prodotto con uno dei primi sintetizzatori elettronici.

Quello che ci interessa notare è che la tecnologia utilizzata per le macchine di difesa terrestri sono ereditate direttamente dai Thunderbirds. Ad esempio gli intercettori che stanno su Base Luna (e dotati di un missile nucleare).

Un altro esempio sono gli SkyDiver sottomarini e l’intercettore aereo SkyOne.

Un discorso a parte va fatto per Base Luna in relazione alla sua connessione alla serie successiva.

Base Luna è infatti il primo avamposto contro gli alieni e ivi stazionano i tre intercettori dotati di testate nucleari che vengono allertati da satellite in orbita intorno alla Terra. Le donne di Base Luna sono diventate famose per i caschetti viola dei loro capelli ed una evidente avvenenza.

Mentre in Europa e nel mondo la serie ebbe grande successo negli Usa non fu così, probabilmente per la concorrenza di Star Trek che incontrava più facilmente i gusti elementari dell’americano medio.

Sylvia e Gerry Anderson
Sylvia e Gerry Anderson

Così Sylvia e Gerry proposero una nuova serie che si sarebbe dovuta chiamare UFO 1999 incentrata su una Base Luna più grande che una esplosione avrebbe espulso nello spazio.

E qui veniamo al fondamentale raccordo con Spazio 1999, che effettivamente i due riusciranno a produrre qualche anno dopo, nel 1974, anche con la partecipazione italiana della Rai.

Dunque la terza serie di successo fu Spazio 1999 che fu una sorta di spin off di UFO.

Spazio 1999 fu prodotta in due serie che hanno caratteristiche ben distinte. La prima consta di 24 episodi trasmessi nel Regno Unito dal 1975 al 1976 e nel 1976 in Italia. La seconda serie consta di 24 episodi trasmessi nel Regno Unito dal 1976 al 1977, in Italia nel 1979.

Le due serie sono completamente diverse. Nella seconda, per motivi di budget e di pubblico americano si introduce il personaggio della mutante Maya (Chaterine Schell) che stravolge completamente lo spirito originale ed eluse i fan.

Nella prima seria la Luna viene espulsa dalla sua orbita a seguito di esplosioni atomiche sulla faccia nascosta.

I protagonisti sono il comandante John Koenig (Martin Landau), la dottoressa Helena Russell (Barbara Bain), Alan Carter (Nick Tate), Sandra Benes (Zienia Merton), il professor Victor Bergman (Barry Morse), il vicecomandante Paul Morrow (Prentis Hancock).

La base lunare Alpha vaga così nello spazio che diviene il set dell’incontro con alieni e misteriosi mondi.

questo è il passato...
questo è il passato...

I temi di fondo della prima serie sono profondi e filosofici, mentre nella seconda c’è un netto scadimento del livello con grandi concessioni ad una concezione di mercato.

Interessante notare come la base lunare Alpha sia l’evoluzione di Base Luna di Ufo, come le Aquile siano l’evoluzione degli intercettori della serie precedente.

Ad esempio, in Sole Nero, si parla di spazio – tempo, Relatività e di Dio. Come in un altro famoso episodio, Un altro Tempo un altro luogo, in cui gli abitanti di Alpha trovano sé stesso su una Terra futura.

Spesso è scandagliato il tema della paura psicologica, come in Mondo proibito, o il tema della democrazia in Mondo di ghiaccio.

Dunque tre serie differenti degli stessi produttori unite però dallo stesso tema e cioè quello della innovazione tecnologica, insieme ad una colonna sonora in cui spesso ritorna il motivo principale.

Se Thunderbirds appare quasi prototipale con le sue marionette elettroniche, nonostante il buon successo di pubblico, le altre due UFO e Spazio 1999 sono più affini, tanto che la seconda si doveva chiamare UFO 1999. Poi c’è tutto il filone tecnologico che si dipana attraverso le macchine volanti e gli intercettori e –soprattutto – la creazione di Base Luna trasmutata poi in Alpha.