Dall’acqua siamo venuti e all’acqua ritorneremo, i nostri polmoni chiederanno sempre aria ma i nostri cuori batteranno come le onde.

Kassandra Montag è nata e cresciuta in una piccola cittadina del Nebraska rurale. Ha trascorso gran parte della sua infanzia a esplorare i boschi dietro casa assieme al fratello e alla sorella minore. Il resto del tempo lo impiegava a nascondersi per evitare le faccende domestiche e leggere i suoi libri preferiti o a dipingere con il padre. In seguito, un poeta locale e professore di inglese in pensione le ha fatto da mentore nei suoi primi tentativi di scrittura, insegnandole non soltanto a scrivere, ma anche a prestare attenzione al mondo che la circondava. La natura e l’arte, di conseguenza, hanno segnato profondamente la sua gioventù e l’hanno accompagnata anche nella maturità. Terre sommerse ne è la perfetta sintesi.

In un'intervista, l'autrice ha affermato che l’idea del romanzo è sorta dall'incontro di tre elementi: un sogno, un’immagine e un’annotazione nel suo diario. «Il sogno era quello di un’onda d’acqua che invadeva la prateria fino agli oceani, un’inondazione che attraversava l’intero continente. Dopo aver fatto questo sogno, ho visto l’immagine di una madre su una barca, in un mondo futuro sommerso, che navigava con una figlia, ma separata dall’altra. Anni prima di sognare quella distesa d'acqua, avevo impressa un’altra immagine che continuava a ripresentarsi alla mia mente e che ho riportato nel mio diario: “Un gruppo di persone si radunano intorno a un fuoco, lottano per sopravvivere e cercano un rifugio sicuro”. Queste due storie, di una madre separata dalla figlia in un’inondazione e di un gruppo di persone che cercano di sopravvivere, hanno cominciato a intrecciarsi, offrendomi nuove prospettive».

Da questo retroscena si è sviluppato Terre sommerse (After the Flood), un romanzo postapocalittico e distopico ambientato in un mondo invaso dalle acque e devastato dai cambiamenti climatici, nel quale una madre s’imbarca in un viaggio lungo e pericoloso per ritrovare la propria figlia perduta. Un’avvincente odissea che evoca alla memoria importanti antecedenti letterari come Stazione undici di Emily St. John Mandel, Zona uno di Colson Whitehead e La strada di Cormac McCarthy.

Il libro, come spiega la scrittrice in un’altra intervista, è percorso da un'ampia varietà di influenze: i racconti sul popolo dei Bajau (popolazioni marittime del sud-est asiatico originarie delle Filippine), le saghe vichinghe, i primi racconti western americani, i documentari naturalistici, gli articoli scientifici, soprattutto del New Scientist, le guide sulle tecniche di sopravvivenza, i romanzi postapocalittici e distopici come La strada e Il racconto dell’ancella e la sua esperienza personale della maternità. Tutto questo ha plasmato il suo desiderio di scrivere un racconto che fosse avventuroso e intimo al tempo stesso.

La casa di produzione americana Chernin Enterteinment (Il pianeta delle scimmie, Red Sparrow, Tolkien, Underwater) ha recentemente opzionato il romanzo per una serie tv con Margot Robbie (Dreamland, Bombshell, Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) e adattato da Linda Woolverton (La bella e la bestia, Il re leone, Maleficent, Alice attraverso lo specchio).

Il libro

L'ultima volta che Myra ha sentito la voce della sua primogenita, Row stava gridando. Le urla come una lama, mentre la bambina scalciando cercava di divincolarsi dalla stretta del padre che la trascinava su una barca. Poi, solo una scia d'acqua dove prima c'era la sua famiglia. Sono passati otto anni da allora e il mondo è completamente cambiato. Gli oceani si sono innalzati e hanno trasformato l'America in un arcipelago, i suoi abitanti rifugiati sui pochi lembi di terra rimasti, circondati da una distesa d’acqua. Bande di pirati infestano il mare in cerca di cibo e donne da usare per la riproduzione. C’è chi si allea per cercare di creare una nuova società e chi invece naviga in solitudine su imbarcazioni di risulta, cercando solo di sopravvivere. Indipendenti e fiere, Myra e la sua figlia minore Pearl veleggiano sulla loro piccola barca, vivendo di pesca e baratto, dopo che la loro casa in Nebraska è stata sommersa, poco prima della nascita di Pearl. Myra non ha mai smesso di cercare la fi glia perduta. Dentro il suo cuore e nella sua anima sa che Row è ancora viva. E farà di tutto per trovarla. Finché un giorno, combattendo contro un pirata che sta cercando di rapire Pearl, Myra ritrova fra le sue mani un ciondolo appartenuto a Row, prova che la ragazza è sopravvissuta ma è in pericolo. Abbandonando la sua usuale cautela Myra decide di partire con Pearl verso nord. È un viaggio pericoloso, ma Myra non può fare altro, deve salvare la figlia perduta anche a costo di mettere a rischio la propria vita e quella di Pearl… Terre sommerse è stato il caso editoriale internazionale alla Fiera di Londra, venduto in quasi venti paesi e un grande successo del passaparola, di cui sono già stati acquistati i diritti cinematografici.

Uno sguardo, carico di forza evocativa e immaginazione, su quello che potrebbe essere il nostro futuro. Un romanzo pieno di amore e disperazione, ambientato in un nuovo mondo forse molto vicino.

L’autrice

Kassandra Montag, autrice e giornalista, ha vinto numerosi premi di poesia. I suoi scritti sono apparsi su prestigiose riviste letterarie tra cui Midwestern Gothic e Mystery Weekly Magazine. Si è laureata in Letteratura inglese e scrittura creativa alla Creighton University. Vive a Omaha, in Nebraska. Terre sommerse, (Harper Collins, 2020) è il primo romanzo pubblicato in Italia.

Kassandra Montag, Terre sommerse, Traduzione di Ilaria Katerinov, HarperCollins Italia, pagg. 435, Euro 19 (versione cartacea), Euro 6,99 (versione digitale su Amazon.it e sugli altri store online)