I pirati protagonisti dei romanzi d’appendice e dei film in costume, pennellati sullo sfondo di luoghi lussureggianti e lussuriosi, alla ricerca di tesori sepolti in mezzo a lagune cristalline o di procaci “cameriere” tra pinte di rum in dissoluti porti di frontiera, sono lo strumento narrativo perfetto per adescare lo spirito d’avventura e il desiderio di libertà.
Non c’è misfatto che tenga: tra i pirati è sempre presente, immancabile, quello guascone ma coraggioso, quello disonesto ma leale, il “rude galantuomo” capace insomma di riscattare l’intera categoria compensando col “candore” della sua sostanza l’opinabilità della sua forma.
Grande pregio della fantasia è proprio il riuscire a ricavare suggestioni perfino da realtà che tutto possono essere fuorché seducenti.
Il numero 9 di Terre di confine è dedicato alla figura del pirata e al modo con cui gli autori di ogni epoca hanno saputo raccontarla dando volto e corpo al nostro desiderio di evasione; senza tuttavia dimenticare ciò che la pirateria storica realmente è stata.
Nella vita “vera”, infatti, i pirati, coloro che esercitano l’arte della navigazione al fine di depredare per trarne profitto, sono spinti per indole − o a volte, purtroppo, per necessità di sussistenza − a una pratica che di attraente non ha davvero nulla.
Nel corposo sommario articoli sui pirati nella fantascienza - da Burroughs a Waterworld - nel fantasy, in manga e anime. Da Capitan Harlock a Peter Pan, una corsa sui sette mari certamente affascinante.
Terre di confine si può scaricare in versione pdf dal sito www.terrediconfine.eu.
3 commenti
Aggiungi un commentoOh! Era ora di dare un po' di risalto a una delle più intelligenti riviste specializzate. Bravi, e attenti agli errori ortografici: i pirati in genere, viaggiano sui mari e non sulle mani...
Ero incerto tra "sette mari" e "sette nani"
È la terza news che pubblichiamo su Terre di Confine, certo se loro ci mandassero una comunicazione quando esce un numero le segnalazioni sarebbero più regolari.
S*
Direi che il problema è che noi siamo un po' lenti...
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