Non c'è alcun dubbio: la fantascienza incide profondamente sull'immaginario collettivo. Pertanto anche le forme espressive che non ne sono una diretta emanazione finiscono spesso per esserne influenzate. E' il caso dei video musicali, i rutilanti cortometraggi che da oltre un ventennio accompagnano la diffusione planetaria della musica pop. Il principale veicolo di questi filmati, in qualche caso vere opere d'arte, è l'emittente statunitense Mtv, nata nel 1979 ed oggi distribuita in quasi tutto il mondo. Proprio in questi giorni il network propone alcuni videoclip di ambientazione fantascientifica. Il più recente è This is The Day dei Cranberries. L'atmosfera è palesemente ispirata a 2001: A Space Odissey, il film che ha rivoluzionato la SF cinematografica: nel filmato il gruppo irlandese, guidato dalla frontwoman Dolores O'Riordan, viaggia a bordo di un veicolo particolarissimo, un monolito rosso molto simile a quello nero onnipresente nel capolavoro di Stanley Kubrick. Anche My Culture, l'ultica fatica di Robbie Williams assieme a Giant Leap & Mr. Jazz, attinge all'iconografia della Science Fiction. Nel video, alcuni palazzi si trasformano in gigantesche astronavi ai quali l'umanità affida il futuro dei bambini. Indiscutibilmente, però, il videoclip più riuscito è Freeek di George Michael che accompagna una canzone il cui testo riguarda la libertà sessuale, uno dei temi ricorrenti nella produzione del cantante di origine greco-cipriota. Realizzato con grande larghezza di mezzi, si ispira ad alcuni dei migliori film di fantascienza degli ultimi anni. Qui le citazioni si sprecano: Contact, A.I., Blade Runner, Il Quinto Elemento, Specie Mortale, Robocop. L'uso massiccio della computer grafica, il ritmo serrato con il quale si susseguono le spettacolari sequenze ed il sapiente montaggio ne fanno, nel suo genere, un piccolo capolavoro. Tutto ciò smentisce clamorosamente chi pronostica il progressivo esaurirsi dell'interesse nei confronti della SF. Se così fosse, non si spiegerebbe il ricorrere delle suggestioni fantascientifiche nelle più moderne forme espressive, quelle che - tanto per capirci - raggiungono il pubblico più giovane. Come, ad esempio, la pubblicità. Ma questa è un'altra storia.