Una storia d'amore? Un film di fantascienza? Entrambe le cose, oppure tutt'altro? Le domande sono d'obbligo davanti ad un pellicola come Passengers, diretta da Morten Tyldum e con Jennifer Lawrence, Chris Pratt, Michael Sheen, Laurence Fishburne e Andy Garcia come interpreti.

La storia d'amore è quella che nasce tra Aurora, interpretata dalla Lawrence, e Jim, che ha il volto di Chris Pratt due sconosciuti che durante un viaggio lungo 120 anni verso un altro pianeta, si svegliano 90 anni prima del previsto, a causa di un malfunzionamento al sistema delle loro capsule di ibernazione. Jim e Aurora sono costretti a ricercare il mistero del guasto, mentre la navicella è sull’orlo della distruzione, mettendo in pericolo la vita dei passeggeri nel corso della più grande migrazione di massa della storia umana.

Ma non c'è solo questo. Passengers è anche la riflessione su un tema caro alla fantascienza: la possibilità di colonizzare nuovi mondi. Le 5000 persone che sono a bordo della Avalon, l'enorme astronave che sta conducendo tutti i passeggeri verso il pianeta Homestead II, hanno deciso volontariamente di lasciarsi la loro vita sulla Terra per iniziarne una nuova su un mondo tutto da costruire.

Il personaggio di Pratt, Jim, ad esempio, decide di abbandonare la sua vita sulla Terra per ragioni molto pratiche. È un ragazzo d’altri tempi, ha spiegato Pratt, un impiegato tipo. È considerato un lavoratore attraente, perché da ingegnere meccanico, potrebbe contribuire ad iniziare una nuova civiltà in un nuovo pianeta. Se qualcosa si rompe, è in grado di aggiustarla.

Quando Jim e Aurora si svegliano 90 anni prima di raggiungere la destinazione, le sue abilità sono vitali. Per mestiere – ha continuato l'attore americano – risolve le problematiche, così in questo caso cerca di capire come tornare a dormire o contattare qualcuno per chiedere aiuto. Ma poi, scopre che la nave spaziale corre grossi pericoli.

Sulla personalità di Jim, Jennifer Lawrence, che interpreta la sua compagna di viaggio che si risveglia, Aurora ha le idee chiare: Jim si comporta come se non avesse mai avuto una ragazza, non sa come approcciare le donne; questo lo rende affascinante e dolce, ma non è come Chris, che invece è sposato e divertente. È stato interessante vedere Chris Pratt interpretare una persona insicura, romantica e timida.

In contrasto con l'impiegato medio Jim, Aurora fa parte di una classe sociale diversa. È una scrittrice di New York con un grande incarico: decide di intraprendere il viaggio lungo 120 anni diretto alla colonia Homestead II, per poi rifarsi 120 anni di viaggio per tornare a casa. Così facendo, sarebbe la prima persona nella storia umana a fare un viaggio di andata e ritorno. È una decisione dura da prendere ha affermato la Lawrence. Si tratta di un viaggio che dura 120 anni: al ritorno, tutte le persone conosciute saranno morte. Deve iniziare una nuova vita in un nuovo pianeta sconosciuto. Non riesco a immaginare di dover dire addio a tutte le persone che conosco e a cui voglio bene; capisco la sua brama di voler spingersi oltre, ma non credo che potrei mai prendere una decisione definitiva di questo tipo.

Aurora, dunque, ha in mente un piano preciso del suo viaggio e della sua vita e: Quando Aurora si sveglia, penso che la sua prima sensazione sia quella di provare un'empatia incredibile per Jim ha spiegato la Lawrence. Si ritrova ad affrontare questo problema sopraggiunto, soltanto da un paio di giorni mentre lui, come un animale in trappola, lo vive da più di un anno. Le reazioni dell’uomo di fronte alla presenza di un altro essere umano, la fa sentire male per lui.

Una co-protagonista del film è la Avalon, l'immensa astronave che trasporta i coloni e che ha tutta l'apparenza di una nave da crociera. La nave è davvero lussuosa, quasi come una nave da crociera, ha confermato la Lawrence. Ci sono una piattaforma di osservazione, un cinema, uno splendido salone e delle camere meravigliose – bene, intendo per il mio personaggio. Era tutto diverso, bello e interessante: un ambiente davvero unico per un film.

Anche Pratt è rimasto colpito dalla Avalon: I set erano enormi ha spiegato l'attore. Abbiamo dovuto abbattere un muro nei teatri di posa. Da lontano sembrava una vera e propria nave. I set di Guy Hendrix Dyas hanno reso la grande portata del film: epica, come questa storia. Avevamo a disposizione una fortissima squadra addetta agli effetti speciali, che ha ricostruito ovunque degli incredibili oggetti di scena, macchine e schermi. È stato davvero speciale.

Ma malgrado il lusso della nave e l'ambiente circostante, Aurora e Jim presto si rendono conto che qualcosa è andato terribilmente storto, e questa la parte action del film.

L’astronave sta andando in rovina, ha spiegato Pratt. I robot cominciano a non funzionare più, le luci si accendono e si spengono. Infine, i nostri personaggi scoprono che c'è un motivo a questa avaria, e improvvisamente ci troviamo in una situazione disperata, pensando ad una soluzione per salvare non solo le nostre vite, ma anche quelle di tutti gli altri passeggeri a bordo della nave.

Uno dei problemi a bordo della nave è la perdita della forza di gravità. Improvvisamente, Jim e Aurora si ritrovano senza peso. Sono rimasto ha raccontato il protagonista maschile del film appeso a dei cavi, falsando l’idea che la gravità non ti stia tirando giù le mani e i piedi. Per fare questo, bisogna rimanere sospesi per la cintura. È stato uno dei migliori esercizi per gli addominali che abbia mai fatto! È stato davvero difficile, e Morten (il regista, NdR) è stato molto meticoloso: doveva essere impeccabile. Non è andato avanti fino a quando non ha raggiunto la perfezione nelle riprese.

Aurora è in una piscina durante l’assenza di gravità. È stata probabilmente la cosa più difficile che abbia mai girato, ha dichiarato la star di Hunger Games. Ho passato tanto tempo in una piscina, con l’acqua che mi entrava nel naso. Ma è stato incredibile – quando ho visto l'esempio in CG di come sarebbe apparsa la scena, ero davvero elettrizzata. Non ho mai visto niente di simile in un film.

Un compagno di Jim e Aurora è Arthur, il barista di bordo: un androide con la parte superiore umana, che si muove con efficienza, grazia ed abilità, e risponde alle preoccupazioni e alle ansie dei passeggeri con una parola gentile e con calore… forse un po' ingenuamente. Arthur è un elemento importante per il loro stato mentale, perché è ciò che più si avvicina ad un essere umano, a parte loro stessi, ha detto Jennifer Lawrence.

Alla domanda iniziale, ovvero se Passengers è solo una storia d'amore travestita da fantascienza o c'è dell'altro, lasciamo la risposta alle parole di Chris Pratt: Passengers è un film epico, nel senso che racchiude davvero tutto. È avventura, romanzo, un thriller, è spaventoso, ed è emotivamente risonante. Presenta anche grandi momenti di umorismo e spettacolo