— Semplice: poche persone sanno per chi lavoro veramente. La Sezione 95 mi ha fatto avere delle credenziali verificabili e li ho convinti di essere un militare. I militari sono implicati, quindi è plausibile. Come ho ottenuto i campioni è affar mio, non devo riferirglielo.

I due uomini recuperarono le carte. Quello in camice chiuse la valigetta e la prese in consegna, quindi si congedarono, uscendo dalla fabbrica.

— Stanno andando! — esclamò Synet — Se non ci sbrighiamo, li perderemo.

Quando si voltò verso Cristam, lei si era già volatilizzata. L'investigatore adocchiò un cavo d'acciaio e vi si appese calandosi giù con prudenza. Quando fu sicuro di non essere udito dagli altri uomini, corse nel retro della fabbrica e s'infilò di fretta nella finestra dalla quale era entrato prima. Recuperò la macchina e sgommò per intercettare l'individuo con la valigetta. Stava per immettersi in una via, quando una Eniss in abito da sera spuntò dal nulla e gli si parò di fronte. Lui frenò bruscamente, Cristam zompò sul cofano e gli stampò le palme delle mani sul vetro. La fece salire al volo e ripartì a razzo.

— Vedo che hai avuto il tempo di rivestirti! — commentò, sardonico.

— Non lo perdere, — tagliò corto lei — voglio scoprire la sua identità.

Synet ridacchiò: — Per questo posso aiutarti io, l'ho riconosciuto: è il dottor Ian Optec, un importante genetista delle industrie Farner. Ci basterà stargli dietro per scoprire chi altro è implicato.

Optec li trascinò per mezzora lungo l'anello perimetrale della città, nel frattempo Synet aggiornò Cristam sulle sue scoperte e lei ricambiò, quasi riluttante, ma alla fine gli spiegò le intenzioni della Sezione 95 e quale sarebbe stata la sua missione.

Il genetista lasciò l'auto fuori da un complesso di laboratori ed entrò in un edificio, portando con sé la valigetta. La Eniss aprì lo sportello, ma l'investigatore la fermò subito.

— Aspetta, che fai? Se vai ora si accorgeranno di certo della tua intrusione, questa non è una vecchia fabbrica e non sei preparata: c'è la sorveglianza e non conosci la dislocazione delle telecamere e dei sensori. Se anche non ti riconoscessero, il fatto che una Eniss penetri in questo momento, li farebbe certamente sospettare di te.